01/11/2011 21:45
Molto belle, queste parole di San Francesco di Sales.

E' altrettanto vero che l'essere eccessivamente severi con se stessi, oltre che a compromettere irrimediabilmente la propria serenità interiore, a lungo andare rende intolleranti anche verso le mancanze altrui. E questo conduce inevitabilmente ad un eccesso di orgoglio.

Spesso si arriva al non voler ammettere i propri errori, incolpando magari altre persone e non riconoscendo la propria responsabilità verso determinati atteggiamenti, proprio per non dover auto-analizzare se stessi.

Credo sia molto importante, nel momento in cui ci si rende conto di aver commesso degli errori, essere capaci di valutare nel modo più obiettivo possibile le conseguenze che il peccato ha causato, e ancor maggiormente i rimedi per ricadervi il meno possibile.

L'essere troppo critici o lasciarsi sopraffare dalla rabbia o il rammarico, compromette anche la capacità di reagire, di migliorare se stessi e di porre rimedio laddove si trovi una mancanza.

In pratica, se si lascia a piede libero il senso di colpa, senza riuscire a ponderare le proprie emozioni, diventa impossibile migliorare. Ci si strugge nella contemplazione del proprio peccato e nell'autocommiserazione, che non conduce da nessuna parte.

La frase conclusiva - "Dio ci aiuterà e ce la faremo" - seppur breve è davvero pregna di significato. E' la chiave della condizione umana, che sempre deve cercare l'aiuto di Dio, e mai averne paura. [SM=g6898]




[Modificato da worry 01/11/2011 21:46]