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Dire NO alla disperazione

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    Conny1810
    Post: 1.683
    Amministratore
    15/05/2012 22:04
    .
    Dire NO alla disperazione


    "Uomo, perchè ti senti così triste e impotente di fronte a quanto accade nel mondo e nella tua vita. Perchè perdi ogni speranza! Invece di crederti il padrone assoluto di te stesso, perchè non metti da parte l'orgoglio e alzi lo sguardo al Cielo dove sono Io, che attendo di venirti in aiuto, sempre se tu lo desideri, se tu provi a fidarti di Me".





    Queste parole sembrano venute da Dio per invitarci a non perdere mai la speranza, anche se le vicissitudini della vita sono le più avverse.

    Che tristezza deve esserci nel cuore di Dio quando vede che gli uomini vivono nello scoraggiamento che porta alla disperazione.
    Sicuramente il momento che viviamo non è dei più facili, la crisi economica mette a dura prova le persone che responsabilmente si rendono conto che qualcosa sta sfuggendo di mano, che le ipotesi di soluzione ai vari problemi, non stanno avendo il risultato sperato.

    Ma non è questo il momento per arrendersi alla disperazione, è vero che le cose non vanno del tutto bene e che il futuro è incerto, ma non dobbiamo mai dimenticare che non siamo soli nelle prove della vita e che c'è qualcuno che non vede l'ora di darci una mano.

    Il problema vero è che, purtroppo, non si vuole ricorrere a Dio, perchè l'uomo nel suo delirio di onnipotenza si è fatto convinto di essere lui il padrone della sua vita e l'unico in grado di trovare la soluzione ad ogni problema.

    Qual è il risultato di questo atteggiamento? Il risultato è sotto gli occhi di tutti: cattiveria, invidia, egoismo, disperazione e quant'altro dilagano ovunque. Non manca giorno in cui non ci sentiamo bombardati da notizie atte a far perdere la speranza e che inducono i più deboli a togliersi la vita.

    Io vorrei rivolgermi propio a queste persone, e vorrei dire loro che non devono perdere mai la speranza perchè qualsiasi sia la loro attuale situazione economica o personale, non c'è nulla di irrisolvibile per chi ha come amico Gesù.

    San Paolo ci dice che con Gesù non saremo mai schiacciati, tribolati sì ma non arriveremo mai alla disperazione e al desiderio di toglierci la vita perchè nella tribolazione vedremo sempre la provvidenza di Dio che dirige ogni cosa.

    Torniamo alla preghiera e vedremo uno spiraglio di luce in ogni situazione avversa, l'aiuto non mancherà, e resteremo sorpresi nel vedere come Dio interviene in nostro favore.

    E' il male che vuole far perdere la speranza, il suo compito è quello di ingigantire il problema in modo da far credere che sia irrisolvibile. Così nascono la disperazione e il desiderio di farla finita.

    Non diamo vittoria al male ma con le armi spirituali(preghiera e sacramenti) facciamogli guerra, riporteremo sicuramente la vittoria perchè Dio sarà al nostro fianco. Con la preghiera vedremo in noi uno spiraglio di luce, è la speranza che rinasce e ci guida in questa lotta, dove con il sostegno di Dio, sapremo vivere serenamente aspettando che questa prova finisca.
    [Modificato da Conny1810 16/05/2012 18:39]
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    doncsi
    Post: 1.248
    Moderatore
    17/05/2012 21:14
    Sono parole molto belle,Conny.
    Vorrei che tutte le persone disperate leggessero ciò che hai scritto!
    Perchè è vero che non si deve soffrire da soli:Dio è con noi e agisce anche attraverso coloro che ci sono vicini.
    Fuggendo dai problemi e chiudendoci in noi stessi facciamo solo il nostro male.
    Come dici tu Conny bisogna seguire l'insegnamento di San Paolo: nella Seconda Lettera ai Corinzi egli ci insegna ad affrontare i problemi con coraggio,nella certezza del conforto di Dio.
    La preghiera è importante,ci sono anche preghiere particolari per i momenti più terribili. Sto pensando anche alla missione di protezione che il Signore ha affidato a San Giuda Taddeo,il Patrono dei casi disperati. Molte di queste preghiere sono presenti anche nel forum.
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    Conny1810
    Post: 1.683
    Amministratore
    18/05/2012 19:41
    quando si vive una prova è umano scoraggiarsi e credere che non sarà mai finita ma un conto è pensarlo e un conto è esserne convinti. I pensieri negativi, quelli che tolgono speranza e ci fanno disperare, non sono mai pensieri che vengono da Dio. Casomai Dio ci sussurra di avere coraggio, di lottare e avere la certezza che prima o poi la prova avrà fine.

    Per far prevalere in noi i pensieri di ottimismo e di speranza è indispensabile la preghiera. E' la preghiera che dà forza e coraggio nelle prove, che ci fa sopportare anche le più difficili. Quando siamo nel mezzo di una tempesta e con fiducia chiediamo aiuto al Signore, Egli si china su di noi e ci fa sentire meglio, è come se quel peso che ci stava schiacciando si sollevasse improvvisamente per darci un pò di respiro.

    Non possiamo pensare di vivere senza le prove, sarebbe un' utopia ma Gesù ci ha insegnato come camminare con la nostra croce senza che questa ci distrugga quando ci ha detto:" venite a me voi che siete affaticati e oppressi e Io vi ristorerò", cioè, vi aiuterò a portarla.

    La disperazione si impadronisce di noi quando crediamo di non essere capaci di risolvere un problema e non vediamo una via d'uscita. Ma per chi si fida di Dio non è così perchè sà e ha la certezza che a Lui tutto è possibile anche quello che umanamente non trova soluzione.
    Impariamo un pò alla volta ad affidarci a Dio, ad avere la certezza che non ci abbandona nella prova e diventiamo sordi a tutte quelle notizie che ogni giorno riempiono le nostre case e ci fanno avere paura del futuro.

    Se Dio si preoccupa del fiore del campo, come può dimenticarsi di chi si rivolge a Lui e con umiltà gli chiede di aiutarlo? [SM=g6819]
  • worry
    19/05/2012 11:32
    In merito alla disperazione che pare dilagare in questo periodo di crisi, è uscito un articolo molto interessante, intitolato "NOI non molliamo" su Panorama di questa settimana. Sono stati intervistati imprenditori e imprenditrici da tutta Italia che spiegano che, per fronteggiare questo periodo, non cedono alla disperazione ma cercano di ingegnarsi per andare avanti. Per ovvi motivi di copyright non posso riportare l'intero articolo, ma vi lascio alcuni spezzoni di intervista che ho trovato molto (finalmente) positivi:


    "No, io certo non m'impicco. Si, una volta ho pensato di buttarmi da un cavalcavia, mo non lo farò mai. Ho un figlio piccolo. E lui non ha colpe"
    (Piero Zanetti, imprenditore che ha dovuto chiudere l'attività, licenziando tutti i dipendenti, per uno scoperto con le banche. Dopo aver fatto l'imbianchino e il giardiniere, lavora attualmente come operaio in una fonderia.)


    "Non dev'essere una lettera dell'Equitalia o della banca a far crollare tutto ciò che hai costruito nella tua vita."
    (Diego Moscheni, dopo aver dovuto chiudere la sua impresa, ha aiutato i 15 dipendenti a trovare un altro lavoro.)

    "Ho 50 anni, di cui 30 di duro lavoro. Ora mi trovo a ricominciare daccapo. Ma è il momento di tirar fuori il carattere, e sono convinta che ce la faremo."
    (Fernanda Bottega, aveva 5 negozi di abbigliamento, ne ha chiusi due e dimezzato i dipendenti.)

    "Spesso mi viene da piangere. Poi guardo chi lavora con me: sono giovani, preparati e ancora motivati nonostante gli stipendi arretrati. Io non posso abbandonarli."
    (Patrizia Gobat, presidente di una cooperativa per la formazione. Dopo che la banca le ha bloccato la linea di credito ha ipotecato la casa e usato i soldi per diluire l'indebitamento.)


    L'articolo poi prosegue con un altro messaggio importante, ossia che l'ondata dei suicidi e il ritorno della violenza sono in gran parte drammatizzati dai media, esposti nei TG, come al solito, per fare notizia, suscitando un ingiustificato allarmismo che non coincide con le statistiche. La media dei suicidi, ad esempio, è la stessa di sempre, eppure alla TV sembra che tutti stiano pensando a togliersi la vita.


    Anche se non si parla di fede, trovo immensamente positivo trovare finalmente qualcuno che ci da delle buone notizie e che mostra come, anche nei momenti più difficili, si possa trovare la forza e ingegnarsi per andare avanti. L'esempio di queste persone ci da la speranza che, in un modo o nell'altro, ci si possa risollevare.
    Ovviamente noi abbiamo una marcia in più [SM=g6804] perché, come ha scritto benissimo Conny, con la fede e la preghiera abbiamo la forza di superare tutto. Ciò che mi ha colpito, leggendo queste interviste, è la forza delle persone che hanno parlato. Sono imprenditori che hanno perso quasi tutto e non solo economicamente, perchè veder sfumare un'azienda magari tenuta in piedi con molta fatica e duro lavoro è una sofferenza enorme, un fallimento difficile da affrontare.
    Ma la loro forza sta proprio nella speranza, sono determinati e ottimisti molto più di un qualsiasi ricco imprenditore, che magari vive nel terrore di ricevere quella famosa lettera di Equitalia.
    Sono immagini positive che è bene imporre nella mente quali esempio di come avere la speranza dentro di sé equivale ad avere una forza potentissima.
    Il segreto è saperla trovare, questa speranza, ed è proprio Gesù a dirci come si fa.





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