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Come e perché vincere i vizi

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    00 10/02/2016 15:52
    Come vincere i vizi


    Il vizio è un'abitudine, un'azione che a furia di essere compiuta diventa un bisogno indispensabile. Oggetto di vizio può essere tutto ciò che porta in qualche modo piacere o esalta il proprio ego.

    Perché occorre vincere i propri vizi?

    In quanto comportamenti atti a portare piacere e benessere, spesso non si trova una ragione valida per doverne fare a meno. In realtà, analizzando con attenzione la propria vita, si può facilmente capire come il vizio - di qualunque genere - porta inevitabilmente alla schiavitù. Esso può iniziare come una semplice inclinazione, che con il tempo diventa un'abitudine radicata. In questo processo si smette di pensare se l'azione compiuta sia giusta o sbagliata, si smette persino di domandarsi quali conseguenze possa portare, e se esse siano negative o meno. Ecco perché spesso è difficile rendersi conto che in noi sta prendendo piede un determinato comportamento. Come un moto inevitabile, il vizio trascina la persona fino a renderla schiava, cioè non più libera di autodeterminarsi. Il vizio andrà a condizionare il modo di vivere e di pensare, il modo in cui impiegare il tempo e la concezione stessa di divertimento. Da quelli più evidenti, come la lussuria o la gola, a quelli più sottili, come l'avarizia o la superbia, i vizi tendono tutti ad aumentare man mano che ci si lascia da questi dominare, e spesso si richiamano l'un l'altro, rendendo la persona sempre più smaniosa di soddisfazioni e piaceri che diventano difficilissimi da assecondare. Il vizio, anche quando si fa il possibile per accontentarlo, rende insaziabili.
    In questo stato di schiavitù è impossibile essere felici.

    Come vincere un vizio?


    1. Consapevolezza: come già abbiamo visto, a volte il vizio si nasconde dietro le abitudini, rendendo difficile il suo smascheramento. Occorre quindi analizzare se stessi, trovare del tempo per meditare in tranquillità sulla propria esistenza. Tante persone ad esempio fanno molta fatica a trascorrere del tempo da sole e in silenzio. Pensare in silenzio è in realtà un ottimo esercizio per indagare se ci sia qualcosa che non va nella propria vita.
    La preghiera è un importante sostengo in questa fase, perché lo Spirito Santo può illuminare la mente e aiutarla a capire ciò che umanamente non riesce a cogliere.

    2. Volontà: è la volontà che consente di materializzare un'idea. Senza questa, non compiremmo alcuna azione. Una volta capito che un vizio ci sta complicando la vita, solo con un fermo atto di volontà possiamo mettere in pratica il proposito di liberarcene. Non sempre è facile rinunciare a qualcosa che sembrava dare soddisfazione, specialmente se si tratta di azioni compiute assiduamente, per cui occorre fermezza.
    Ovviamente i vizi di una persona, in varie misure, possono essere più di uno. In questo caso è bene sceglierne uno in particolare e concentrarsi su quello, piuttosto che tentare di combattere contro troppe inclinazioni. Una volta ottenute le prime vittorie si avranno forza e vigore sufficienti per dedicarsi ad altre battaglie, ma non occorre voler strafare.

    3. Chiedere aiuto a Dio: la preghiera è fondamentale per vincere la propria umanità. In merito ai vizi, spesso si ritiene che non abbia senso tentare di vincerli perché fanno parte della natura umana e sono pertanto umanamente inevitabili. Ammesso anche che ciò sia vero, l'aiuto divino è onnipotente ed è quindi più forte di qualunque cosa. Non esiste niente di impossibile a Dio, e Gesù stesso nel Vangelo dice "da soli non potete fare nulla", insegnandoci non solo che il suo aiuto arriva prontamente, ma soprattutto che è indispensabile. Gesù è quindi ansioso di aiutare chiunque chieda il Suo sostegno. Con costanza e pazienza, pregando con fiducia, non c'è motivo di dubitare del risultato.
    Ci sono molte preghiere e devozioni a disposizione dei fedeli, ma in particolare il Rosario, per le speciali promesse di Maria a chi lo recita, è la preghiera che i Santi consigliano come una delle più potenti.
    I sacramenti sono l'altro strumento necessario per trovare forza spirituale. La confessione aiuta a riconciliarsi con Dio. A volte si è restii a confessarsi per riservatezza o vergogna dei propri peccati. Anche se può essere difficile parlare con un sacerdote delle proprie mancanze e della propria intimità, è molto importante confessarsi con sincerità e pentimento. Non solo l'ammettere le proprie colpe è un esercizio di umiltà molto gradito a Dio, ma dal punto di vista personale ci si sentirà più liberi e pronti per affrontare qualunque difficoltà. Sant'Alfonso consigliava sempre di cercare un confessore di fiducia con cui stabilire un buon rapporto e a cui rivolgersi in ogni occasione. Non quindi un confessore "di comodo", ma qualcuno che sappia dare buoni consigli e spronare al miglioramento.
    L'Eucaristia è poi l'arma che consente di avere la massima vicinanza con Gesù. Quando ci si approccia con serietà a questo sacramento, si è totalmente rinvigoriti dalla presenza di Gesù vivo.
    Infine un ulteriore aiuto viene dai libri spirituali. La lettura quotidiana, anche solo per qualche minuto, del Vangelo e dei libri dei maestri spirituali (particolarmente consigliato è L'imitazione di Cristo), consente di concentrarsi sulla fede e trovare tanti buoni consigli.

    4. Fuggire le occasioni: nonostante i buoni propositi, uno dei primi consigli che molti santi danno in merito al combattimento spirituale è quello di fuggire le occasioni di peccato. Questo non solo perché non si può mai fino in fondo conoscere la propria capacità di resistenza, ma anche perché una volta che i sensi sono eccitati, è ancora più difficile non cedere.
    Anche distogliere il pensiero è una pratica da sviluppare, e ancora una volta può essere attuato con l'aiuto della preghiera. Quando i pensieri sono occupati da un chiodo fisso, con uno sforzo di volontà si può indirizzare la mente altrove. Invocare il nome di Gesù e di Maria aiuta a sviare il pensiero e a ritrovare la serenità. Anche in questo caso può occorrere del tempo prima di riuscirci prontamente, ma se si perseverà diventerà sempre più facile.

    Conclusioni
    Vincere i vizi non solo è utile da un punto di vista umano, ma è anche una cosa graditissima a Dio e un modo per ricambiare il suo Amore. Non dobbiamo dimenticare che è così che l'amore si dimostra: cercando di compiacere l'amato.
    Chiunque può intraprendere questo cammino. Non occorrono grandi capacità o sforzi disumani. Gesù non chiede più di quanto si è capaci di dare, e per ogni piccolo sforzo fatto per suo amore, dona grazie inestimabili.



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    [Modificato da worry 11/02/2016 10:08]
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    Conny1810
    Post: 1.683
    Amministratore
    00 11/02/2016 11:00
    Noi spesso riteniamo vizio solo ciò che ha aspetto di male ma, in realtà, vizio è tutto ciò che rende schiavi.
    Noi dobbiamo avere il dominio su noi stessi, cioè dobbiamo essere capaci di dire "NO" e avere il controllo sulle nostre azioni o pensieri poiché è il pensiero che eccita la mente ad agire.
    Dobbiamo anche essere morigerati nei desideri, cioè non avere pretese troppo elevate e superiori alle nostre capacità o possibilità.

    La felicità trova terreno fertile in una vita sobria dove impegni e preghiera si alternano, così, la vita semplice, porterà anche a vincere le bramosie e le ingordigie che sono causa certa di tristezza e infelicità.
    Come ha detto bene Sofi, il vizio spesso si cela sotto apparenze innocue anche perché talvolta, la stessa società con le sue ideologie, avvalla questa convinzione.

    Ad esempio al giorno d'oggi viene ritenuto di poco conto l'adulterio, mentre, in realtà, porta con sé molteplici conseguenze che creano grande sofferenza e non solo per chi subisce ma anche per chi tradisce.
    Rendersi conto perciò, di essere schiavi di una cattiva abitudine è di fondamentale importanza perché è con la consapevolezza di ciò che rende schiava la nostra volontà, che si può decidersi a cambiare.

    Solo Gesù, attraverso la preghiera, può illuminare le zone d'ombra della nostra anima e svelarci quello che è nascosto.

    Non bisogna temere di guardare dentro di noi senza indulgenza, perché, anche se può essere sgradevole vedere quali siamo realmente, è da lì che inizia il percorso di guarigione della nostra anima. Quest'opera di lavorio su noi stessi è sempre supportata da Dio e porta fin da subito a provare una certa pace nel cuore e l'anima ne gioisce perché intuisce che è sulla strada giusta, e così, anche nella vita di tutti i giorni, si inizia ad assaporare quella serenità che tutti andiamo cercando.
  • worry
    00 29/02/2016 21:40
    La pagina inglese Catholic Link, in occasione della Quaresima, ha pubblicato questi utili consigli per contrastare i vizi capitali:


    1. Lussuria (sfrenato desiderio sessuale)
    Sii puro. Proteggi il tuo cuore. Cerca di fare qualche progetto e tieniti occupato quando pensi di annoiarti.

    2. Gola (eccedere nel cibo e nel bere)
    Sii moderato. Esercitati a non esagerare nel mangiare e nel bere.

    3. Superbia (smisurato senso di superiorità)
    Sii umile. Hai bisogno di Dio e degli altri. Prega e fa opere buone.

    4. Accidia (pigrizia, lentezza nell'agire)
    Sii diligente. Cerca di programmare la giornata, non lasciare che il tempo scorra senza fare nulla.

    5. Ira (sentimento incontrollato di odio e rabbia)
    Sii paziente. Modera le tue emozioni, prega prima di agire e reagire.

    6. Cupidigia (desiderio eccessivo di cose materiali)
    Sii generoso. Regala qualcosa in tuo possesso che ti piace ma di cui non hai bisogno a qualcuno in difficoltà.

    7. Invidia (gelosia della felicità altrui)
    Sii grato. Ringrazia Dio ogni giorno per ciò che hai e anche per ciò che non hai.



    Si tratta di piccole accortezze, potremmo dire degli esercizi pratici che aiutano non solo a superare un vizio, ma andando più alla radice, a capire quali vizi fanno maggiormente parte di noi, quali sono le cose a cui non riusciamo a rinunciare o che ci danno maggiormente fastidio. È un buon punto di partenza per cercare di migliorare se stessi.

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