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I santi e la medicina

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    doncsi
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    10/01/2009 23:58
    SAN LUCA EVANGELISTA



    San Luca Evangelista,uomo di cultura greco-asiatica,sicuramente si formò come medico presso una scuola della sua città d'origine,Antiochia di Siria. Ma pare si sia perfezionato nell'arte medica presso altre grandi scuole dell'epoca,quali la scuola di Atene,Pergamo o Alessandria.

    A testimonianza della sua perizia nella professione medica,vorrei citare le parole dell'Apostolo Paolo,il quale riacquistò la salute pare proprio grazie ai consigli e alle cure di Luca,durante il loro peregrinare:

    "Luca est mea salus" (San Paolo Apostolo-Lettera a Timoteo)

    Nella Lettera ai Colossesi,San Paolo si riferi' a lui usando l'espressione "il caro medico".

    Luca mori'all'età di ottantaquattro anni a Tebe,dove trascorse gli ultimi anni della sua vita dedicandosi alla scrittura del Terzo Vangelo.
    Patrono dei medici,è ricordato il 18 ottobre.

    In arte raramente Luca viene raffigurato come medico.
    Pare vi sia un'antica raffigurazione a Roma,nella cripta di San Felice e Adautto, nella via Ostiense. Inoltre, nel Museo Nazionale del Prado a Madrid,si può ammirare l'opera di un Maestro spagnolo del XV secolo,dove si vede San Luca chirurgo,mentre opera un bambino alla testa e altri pazienti attendono in fila il loro turno.

    Le spoglie di San Luca Evangelista sono conservate a Padova,presso la Basilica di Santa Giustina,in Prato della Valle.
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    Conny1810
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    12/01/2009 15:21
    L'evangelista Luca è anche l'unico tra gli evangelisti a non essere ebreo, si è convertito grazie a Paolo di Tarso che lo fece diventare suo aiutante nell'apostolato.
    Luca diventa il suo amico , il compagno di lavoro e il suo medico, lo accompagnerà finchè Paolo avrà vita e non lo abbandonerà nemmeno nella prigionia.
    L'ultima notizia certa di san Luca evangelista è propio san Paolo a darla quando nell'attesa del supplizio scrive a Timoteo lamentandosi per essere rimasto abbandonato da tutti tranne che da Luca.
    Luca scrive il suo Vangelo pur non avendo mai visto Gesù ma basandosi su testimonianze dirette anche di alcune donne tra cui la mamma di Gesù.
    Di Gesù manifesta la Sua Misericordia e la forza che usciva da Lui per sanare tutti. Gesù che era attento e per la Sua empatia pronto ad offrire il suo aiuto ai sofferenti. Un Gesù mite e onnipotente.
    Gli Atti degli Apostoli narrano il primo espandersi della chiesa di Gesù fuori dalla Palestina e nella seconda parte è prevalente l'apostolato di Paolo dall'Asia all'Europa, ne narra con attenzione ai particolari, il viaggio, le persecuzioni, le dispute, gli arresti ma anche le buone accoglienze.
    Dopo la morte di Paolo le leggende narrano che Luca sarebbe andato a predicare fuori Roma ma di certo non si sa più nulla.
    Però san Luca evangelista continua ancora oggi a predicare attraverso la Parola che si ascolta nella messa.

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    doncsi
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    21/01/2009 18:33

    I FRATELLI COSMA E DAMIANO



    I fratelli Cosma e Damiano sono i medici santi più conosciuti anche se le notizie a noi pervenute,spesso leggendarie,sono talvolta contrastanti.
    Sappiamo che erano cristiani siriaci e che venivano detti "anargiri",poichè curavano i malati senza chiedere alcun compenso,cosi' come facevano anche altri medici dell'antichità.
    A Cosma e Damiano furono attribuite tante guarigioni e,tra le molte,anche quella dell'imperatore Giustiniano.
    Il culto si diffuse velocemente soprattutto in seguito al successo di un'operazione chirurgica miracolosa: l'amputazione della gamba incancrenita di un uomo e la sua sostituzione con la gamba di un altro uomo morto da poco tempo.
    A Costantinopoli i due fratelli poterono lungamente esercitare la loro professione,anche grazie ai privilegi concessi dall'imperatore Giustiniano,e conquistare cosi' la fiducia di migliaia di malati.
    Pare che nelle sale d'attesa i pazienti chiedessero che le loro storie cliniche potessero essere incise su delle lastre di metallo e essere esposte per informare e incoraggiare coloro che soffrivano di simili patologie.
    Nel medioevo la venerazione per Cosma e Damiano si estese in Spagna,ma anche in Germania,dove i fratelli sono spesso raffigurati con la borsa del medico,direttamente consegnata loro dalla mano di Dio,oppure con un manuale di medicina,una pinza o addirittura un'ampolla per l'uroscopia.
    Al Museo Nazionale del Prado a Madrid si può ammirare un dipinto di Fernando Rincon dell'inizio del XV secolo con la scena del trapianto della gamba.
    Un'altra curiosità: nella chiesa di San Michele (Michaelskirche) a Monaco di Baviera si trova il reliquiario dei due santi,un capolavoro di oreficeria,uno scrigno che è un vero gioiello d'arte gotica.
    [Modificato da Conny1810 21/01/2009 21:24]
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    doncsi
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    29/01/2009 22:30

    SAN PANTALEONE - MEDICO E MARTIRE



    Pantaleone nacque in Bitinia a Nicomedia,l'odierna Izmit a circa 60 chilometri da Istanbul,nella seconda metà del III secolo. Fu educato dalla madre Eubula,una donna cristiana,ma dopo la prematura morte di lei venne affidato a Eufrosino,medico personale dell'imperatore Massimiano e potè cosi' intraprendere gli studi di medicina, ottenendo la stima e l'ammirazione di tutti.
    Ma poi Pantaleone conobbe il monaco Ermolao e iniziò ad intrattenersi con lui su temi riguardanti l'etica cristiana e la morale.
    Egli convinse Pantaleone a seguire l'esempio di Cristo e diventare medico non soltanto del corpo,ma anche dell'anima. Iniziò cosi' a curare gli ammalati nel nome di Cristo,pregando e esercitando la professione gratuitamente. Ciò suscitò,purtroppo,l'invidia di alcuni colleghi che lo denunciarono all'imperatore.

    Si narra di veri miracoli compiuti da Pantaleone,come quando un bambino,morto per un morso di serpente,risuscitò oppure quando un cieco,grazie al suo intervento,riacquistò la vista.
    I miracoli portarono moltissime persone a convertirsi e suscitarono l'ira dell'imperatore,il quale accusò il medico di praticare la magia e lo condannò ad una morte atroce.
    Vennero effettuati molti tentativi di esecuzione della sentenza,ma Pantaleone ne usci' sempre miracolosamente indenne:le fiamme del rogo si spensero;il piombo fuso si raffreddò;le belve gli fecero le feste...
    Infine gli fu tagliata la testa,si presume nell'anno 305.

    San Pantaleone è patrono dei medici. Cosi' come i Santi Cosma e Damiano è chiamato "anargiro". Appartiene al gruppo dei quattordici soccorritori ai quali i cristiani ricorrevano in ogni sorta di difficoltà.
    Il santo ha sempre goduto di una particolare devozione in Italia,ma anche in Austria e in Germania.
    Alcune reliquie(parti del braccio) sono conservate a Venezia,nel tesoro della Basilica di San Marco.
    A Venezia vi è una chiesa a lui dedicata,la Chiesa di San Pantaleone (San Pantalon in dialetto veneziano),dove si può ammirare il famoso dipinto "San Pantaleone risana un fanciullo" del Veronese e altri due dipinti che raffigurano il santo: "San Pantaleone che risana un paralitico davanti all'imperatore Massimiano" e la "Decapitazione di San Pantaleone" di Jacopo Palma il Giovane.
    A Ravello,vicino ad Amalfi,è conservata una fiala di sangue del santo e ogni anno il 27 di luglio si assiste alla miracolosa liquefazione.
    In Germania San Pantaleone è patrono della città di Colonia.
    [Modificato da Conny1810 29/01/2009 23:12]
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    doncsi
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    11/02/2009 22:18
    SANT'ERASMO (SANT'ELMO)



    Sant'Erasmo,il cui nome è stato spesso alterato in Elmo o Telmo,è uno dei quattordici santi soccorritori ed è invocato nei casi di dolori addominali,coliche, problemi ginecologici e sappiamo che aiutava anche le partorienti.
    Stando ad alcune leggende,Erasmo sarebbe divenuto vescovo di Antiochia,in Siria,ai tempi di Diocleziano. Fu però costretto a fuggire e a rifugiarsi in Libano dove,sempre secondo la leggenda,sarebbe stato nutrito dai corvi.
    Ma una volta tornato ad Antiochia venne sottoposto ad atroci supplizi e gli furono estratti e attorcigliati gli intestini.
    Per questa ragione Sant'Erasmo divenne in seguito l'intercessore per ottenere la guarigione da tutte le malattie addominali.
    Fu l'arcangelo Michele a salvarlo quando lo condusse in Campania,nella regione in cui il Santo avrebbe poi annunciato il Vangelo alle popolazioni.
    Mori' a Formia nel 303 e le sue reliquie vennero poi traslate a Gaeta,divenuta nel frattempo sede episcopale.
    Le tracce del suo culto risalgono addirittura al VI secolo e la sua venerazione da Gaeta,città della quale divenne patrono,si diffuse in tutta Europa.
    In arte abbiamo molte raffigurazioni di Sant'Erasmo:in Finlandia,nella Chiesa di Taivassalo si può vedere un antico affresco;in Austria,a St.Florian in Uttendorf(Oberosterreich)si trova un'interessante statua lignea del Santo,opera attribuita a Martin Zurn.
    Anche in Danimarca,nel Duomo di Roskilde,presso Copenhagen, si trova un dipinto raffigurante Sant'Erasmo,che risale al XVI secolo.
    In Italia,nel Duomo di Gaeta è conservato un candelabro per il cero pasquale della fine del XIII secolo,che presenta un ciclo di 24 episodi,tutte scene del martirio.
    Nel mosaico della Cappella Palatina di Palermo,Sant'Erasmo è raffigurato invece come Vescovo.
    Ma,sicuramente più conosciuto è il bellissimo quadro di Nicolas Poussin del 1650,conservato nella Pinacoteca Vaticana.
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    doncsi
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    13/03/2009 16:45
    SAN BIAGIO - MEDICO,VESCOVO E MARTIRE



    Originario dell'Armenia(Sebaste),Biagio visse tra la fine del terzo e l'inizio del quarto secolo. Le notizie a noi pervenute sono alquanto incerte,ma sappiamo che si dedicò allo studio della medicina e della professione medica,da lui esercitata con grande spirito di dedizione.
    Nella città di Sebaste Biagio fu determinato nell'alleviare il dolore fisico dei suoi numerosi pazienti,ma anche la sofferenza morale,grazie al suo senso di umanità e alla fede che lo ispirava.
    San Biagio è noto per un miracolo molto particolare:egli riusci' a salvare un fanciullo quasi soffocato da una lisca di pesce.
    Per questo motivo viene invocato come protettore di tutte le malattie della gola.
    Nel giorno della festività di San Biagio(3 febbraio)i sacerdoti officiano un rito singolare,in cui due candele benedette vengono poste in posizione incrociata dinanzi alla gola dei fedeli.
    Biagio divenne anche vescovo,ma fu vittima delle terribili persecuzioni dell'imperatore Licinio,all'inizio del IV secolo.
    Venne atrocemente torturato e mori' martire,probabilmente nell'anno 316.

    In arte,le icone di Novgorod raffiguranti il Santo sono testimonianza del culto,presente anche in Oriente sin dal VI secolo.
    Nella città di Dubrovnik-l'antica Ragusa-di cui San Biagio è patrono,possiamo ammirare tre stupendi reliquiari antropomorfi,uno dei quali a forma di gamba, in filigrana d'argento, risalente al XVII secolo.
    Un altro bellissimo reliquiario barocco è conservato nel Monastero di Mattsee,vicino a Salisburgo,in Austria.
    Sempre nell'area tedesca,altre reliquie si trovano in Germania,a Mainz,Lubecca e Treviri.

    Anche San Biagio,come Sant'Elmo e San Pantaleone, è uno dei quattordici santi soccorritori.
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    doncsi
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    18/03/2009 16:30
    I QUATTORDICI SANTI SOCCORRITORI


    I quattordici santi soccorritori o ausiliatori sono dei santi alla cui intercessione i cristiani ricorrevano generalmente per problemi di salute,sin dal Medioevo.

    Ecco l'elenco:

    ACAZIO - proteggeva nella malattia e nell'agonia.

    BARBARA - propiziava una morte serena.

    BIAGIO - proteggeva dal mal di gola.

    CRISTOFORO - proteggeva dalla peste e dagli incidenti di viaggio.

    CIRIACO - proteggeva dalla possessione del diavolo.

    DIONIGI - proteggeva dal mal di testa e dalla sifilide.

    EGIDIO - invocato contro la sterilità,l'epilessia e le eruzioni cutanee.

    ERASMO/ELMO - aiutava le partorienti.

    GIORGIO - invocato contro la peste e la lebbra.

    UBERTO - aiutava in caso di pazzia.

    CATERINA - invocata per tutte le malattie.

    MARGHERITA - proteggeva le partorienti.

    PANTALEONE - invocato nelle malattie dell'uomo e dell'animale.

    VITO - invocato contro le malattie psichiche.

    Un santuario è dedicato ai quattordici santi ed è meta di numerosi pellegrinaggi.
    E' il SANTUARIO DEI QUATTORDICI SANTI nel paesino di BAD STAFFELSTEIN(Bamberg,Germania).
    La basilica(VIERZEHNHEILIGEN BASILIKA)in stile Rococò all'interno è incantevole.

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    Conny1810
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    19/03/2009 16:32
    Il Santuario dedicato ai quattordici Santi Soccorritori è veramente molto bello Doncsi!




    E' una Chiesa che si trova nel comune di Bad Staffelstein e la sua costruzione risale al XVII secolo, lo stile è tardo barocco all'esterno e rococò all'interno. Il progetto è stato eseguito dall'architetto Johann Balthasar Neumann. Ogni anno, circa mezzo milione di persone si recano a visitarlo per la sua spiritualità e bellezza.
    La costruzione del Santuario ha origine dopo che il 17 settembre 1445, Hermann Leicht, un giovane pastorello, ebbe la visione di Gesù Bambino. L'apparizione ebbe luogo nuovamente e il ragazzino rivide Gesù Bambino circondato da candele accese. Ma fu il 29 luglio 1446 che nello stesso luogo ricomparve Gesù e stavolta era attorniato da quattordici bambini che dichiararono di essere i quattordici soccorritori e chiesero che sul posto fosse costruita una cappella in loro onore. Anche una giovane molto malata vide l'apparizione e fu guarita in modo miracoloso.
    Fu così che l'Abate del convento di Langheim su insistenza dei paesani e per soddisfare le esigenze dei pellegrini che iniziarono ad accorere sul luogo, fece costruire una cappella in onore dei Quattordici Santi detti Salvatori o soccorritori.
    La Cappella fu distrutta durante la guerra dei contadini del 1524 e ricostruita nel 1543.

    L'attuale chiesa che sostituì la cappella, dopo la chiusura del convento di Langheim avvenuta nel 1803, è stata affidata ai frati francescani che la custodiscono con cura già dal lontano 1839.
    [Modificato da Conny1810 19/03/2009 16:32]
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    doncsi
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    21/04/2009 18:41
    SANTA APOLLONIA,VERGINE E MARTIRE - PATRONA DEI DENTISTI




    Secondo la leggenda Apollonia era figlia di un re e,nella città di Alessandria d'Egitto,dove si presume ella nacque nel III secolo, si sarebbe instancabilmente prodigata per aiutare i bisognosi,seguendo l'esempio di Gesù.

    Unico fatto certo della sua vita fu la profonda fede in Cristo per la quale affrontò con grande coraggio le persecuzioni di Filippo l'Arabo di cui fu vittima.

    Apollonia fu sottoposta ad un supplizio di una crudeltà inaudita:le furono strappati tutti i denti. Ed è per questo che la Santa divenne patrona dei dentisti e viene tuttora invocata in caso di mal di denti.

    Infine,pur di non ripetere delle frasi idolatre che i suoi aguzzini le avrebbero ordinato di pronunciare,Apollonia preferi' morire sul rogo. E cosi' mori' martire nell'anno 249.

    L'attributo distintivo di Santa Apollonia è la tenaglia con un dente,talvolta sovrastato da una corona.
    In alcuni dipinti al posto della tenaglia compare la palma,simbolo del martirio.


    Ed è curioso che nelle diverse raffigurazioni del martirio la Santa non ha sempre l'aspetto di donna giovane. A partire da un dipinto di Albrecht Durer del 1521 Apollonia viene rappresentata come la "parthenos presbutis",cioè "l'anziana vergine" delle cronache risalenti all'epoca in cui visse.

    Nella Chiesa Parrocchiale di Vipiteno,in Alto Adige,si può ammirare una scultura lignea molto bella,opera dell'artista tedesco Hans Multscher e risalente al 1459.

    Un'altra pregevole raffigurazione plastica si trova invece nel Duomo della città di Innsbruck,capoluogo del Tirolo.
    [Modificato da Conny1810 21/04/2009 19:02]
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    doncsi
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    25/05/2009 17:42

    SANT'AGATA,VERGINE E MARTIRE



    Sant'Agata è invocata contro le malattie della mammella ed è patrona dell' A.N.D.O.S. (Associazione Nazionale Donne Operate al Seno).

    Nacque a Catania all'inizio del III secolo (225?),all'epoca in cui la città era un fiorente centro commerciale dell'Impero Romano e il Proconsole Quinziano esercitava con prepotenza il suo potere allo scopo di far rispettare l'editto dell'Imperatore Decio,che chiedeva ai cristiani di abiurare pubblicamente la loro fede.

    Agata proveniva da una famiglia agiata e fu educata come cristiana,in un periodo molto difficile a causa delle feroci persecuzioni contro i cristiani.
    Sin da piccola Agata senti' il richiamo del Signore e al compimento della maggiore età il Vescovo di Catania le impose il"flammeum",il velo rosso che veniva portato dalle vergini consacrate.


    Agata affrontò con grande coraggio le torture più atroci,inflitte dal crudele Proconsole Quinziano,allorchè la giovane fanciulla si oppose ai suoi tentativi di seduzione.
    La giovane cristiana,sorretta dalla sua incrollabile fede,sopportò anche il tormento più mostruoso :l'amputazione dei seni.
    Ma in seguito ad una visione di San Pietro Apostolo,le sue mammelle vennero miracolosamente risanate.

    Quando Quinziano,spinto dall'odio,ordinò che Agata venisse bruciata sui carboni ardenti,avvenne un altro prodigio,poichè una scossa di terremoto fermò l'esecuzione.
    Agata mori' si crede nell'anno 250 e la città le tributò da subito tutti gli onori.


    Le reliquie della Santa sono conservate nel Duomo di Catania e si ritiene che il velo rosso protegga la città siciliana dalle terribili conseguenze delle eruzioni dell'Etna.

    Il culto è davvero molto diffuso,non soltanto in Sicilia e nelle regioni del sud,ma anche nell'Europa centrale,in Austria e in Germania.

    Il martirio di Sant'Agata ha ispirato grandi artisti,fra i quali Tintoretto,Tiepolo,Veronese e Van Dyck.
    L'affresco più realistico del martirio si trova nella Chiesa di Castel Arquato,vicino a Parma.
    [Modificato da Conny1810 25/05/2009 19:42]
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    doncsi
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    28/05/2009 19:33
    SANTA CATERINA D'ALESSANDRIA,VERGINE E MARTIRE

    PROTETTRICE DELLE GESTANTI E DELLE PUERPERE



    Abbiamo poche notizie certe di Santa Caterina d'Alessandria,ma sappiamo che fu condannata all'amputazione dei seni,proprio come Sant'Agata.

    Caterina visse ad Alessandria d'Egitto nel IV secolo, dove professò con coraggio la sua fede cristiana.
    Figlia del re di Cipro,secondo la leggenda,Caterina si fece conoscere per la sua profonda cultura e per le sue abilità oratorie,che i più dotti filosofi dell'epoca conoscevano molto bene.
    Caterina rifiutò con fermezza ogni offerta di favolosa ricchezza fatta dall'Imperatore Massimino Daia con l'intento di corteggiarla.
    Al rifiuto della fanciulla,l'Imperatore la fece rinchiudere in carcere e la condannò al supplizio della ruota.



    Ma avvenne un prodigio:i soldati che dovevano eseguire la tortura caddero tramortiti e tutti gridarono al miracolo.
    Allora l'imperatore ordinò l'amputazione dei seni e la decapitazione.
    Mentre Caterina si avvicinava al patibolo invocando il Signore, dal suo collo sgorgò latte anzichè sangue.
    La leggenda narra che il suo corpo fu poi trasportato dagli angeli sul Monte Sinai,dove si trova il Monastero a lei dedicato.

    Santa Caterina è raffigurata con la ruota,la palma del martirio,la corona e il libro.
    Le chiese dedicate alla Santa sono davvero numerose.
    Interessante e,forse poco conosciuta, è la Chiesa di Santa Caterina della Ruota a Verona, dove si può ammirare la pala dell'altare maggiore che rappresenta la scena del martirio,opera di Sante Creara dei primi anni del 1600.

    Santa Caterina è una dei Quattordici Santi Soccorritori,precedentemente menzionati.



    [Modificato da Conny1810 06/07/2009 01:14]
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    doncsi
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    06/07/2009 00:03
    SAN SEBASTIANO MARTIRE

    PROTETTORE DEGLI APPESTATI



    San Sebastiano nacque presumibilmente a Narbona, in Linguadoca (Francia meridionale) nel III secolo, ma trascorse la sua vita a Roma, dove fu ufficiale della guardia imperiale ai tempi di Diocleziano.

    Sappiamo che ad un certo momento della sua vita si converti' al cristianesimo e da allora in poi difese la fede cristiana con grande determinazione,parlando di Cristo ai soldati e facendo molti proseliti.

    Ma l'ardore con cui il giovane Sebastiano parlava di Gesù infastidi' l'imperatore,il quale lo condannò ad essere trafitto con le frecce.
    Sebastiano usci' miracolosamente indenne dall'atroce tortura alla quale fu sottoposto e venne poi amorevolmente curato dalla pia vedova Irene.

    Ma poi fu brutalmente ucciso a colpi di bastone.

    Il culto di San Sebastiano si diffuse molto rapidamente un po' dappertutto,sicuramente anche per le numerose traslazioni di reliquie e tantissime sono le chiese a lui intitolate.
    Il Santo è conosciuto come protettore degli appestati,ma pare anche come protettore dei chirurghi.

    Certo è che egli fu il primo santo invocato durante le epidemie di peste. La pestilenza scoppiata a Roma nel 680 pare sia cessata nel momento in cui la popolazione incominciò ad invocarlo.
    Le opere d'arte che hanno come soggetto il martirio di San Sebastiano sono numerosissime.

    Fra gli artisti che si sono ispirati alla vita del Santo ricordiamo:
    Veronese (Chiesa di San Sebastiano - Venezia)
    Mantegna (Kunsthistorisches Museum - Vienna)
    Pollaiolo (National Gallery - Londra)
    Antonello da Messina (Staatl.Gemaldegalerie - Dresda)
    e poi Rubens,Guido Reni e moltissimi altri.

    Dalla Sicilia alle Alpi il 20 gennaio si festeggia San Sebastiano con processioni sempre molto seguite dai fedeli.
    Anche in Tirolo(Austria)il culto di San Sebastiano è molto diffuso.
    La festa più conosciuta è quella che ha luogo a Innsbruck, ma molto sentita è anche la processione di Telfs, dove è conservata una reliquia del Santo.
    [Modificato da Conny1810 06/07/2009 01:04]
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    doncsi
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    13/11/2009 22:12
    .
    SANT'EGIDIO ABATE




    Nacque ad Atene, ma ben presto si trasferi' in Provenza,dove visse come eremita nutrendosi, secondo una leggenda che si riallaccia alle saghe greche di caccia del latte di una cerva.

    Egidio fondò un monastero di cui egli fu primo abate: il Monastero di Saint-Gilles(l'equivalente francese di Egidio è Gilles),situato sulla via che conduceva a Santiago di Compostela e pertanto, sempre frequentato da molti pellegrini.

    Sant'Egidio è uno dei Quattordici santi soccorritori ai quali i cristiani ricorrevano per ogni sorta di difficoltà.

    La Legenda Aurea narra dei numerosi miracoli e delle guarigioni compiute dal Santo: guarigioni di diverse malattie e di morsi di serpente.


    Sant'Egidio è santo patrono degli epilettici, dei lebbrosi, degli appestati, dei disabili, delle donne che allattano e delle donne sterili e in realtà fu sempre considerato patrono di tantissime categorie di persone.

    In arte Sant'Egidio viene raffigurato come abate benedettino o come eremita,spesso con la cerva ai suoi piedi.

    E'spesso rappresentato nei luoghi di pellegrinaggio sia da solo,come in un affresco dell'XI secolo nella Cripta di San Clemente a Roma ,sia in gruppo, come nell'opera di Hieronymus Bosch a Venezia(a sinistra Antonio,al centro Gerolamo e a destra Egidio).

    In una chiesa di Banska Bystrica in Slovacchia si può ammirare un altare dedicato a Sant'Egidio con un pregevole dipinto di autore ignoto, risalente al 1510. In questo dipinto particolarmente impressionante si vede un malato con il braccio destro gonfio a causa di un ristagno di linfa(linfedema) e Sant'Egidio raffigurato nell'atto di guarire l'anziano malato(Miracolo di Nimes).

    Sant'Egidio mori' presumibilmente nell'anno 720.
    E' patrono della Stiria e della Carinzia,
    in Austria e delle città di Graz,
    Norimberga, Tolosa
    ed Edimburgo.


    [Modificato da Conny1810 21/12/2009 18:37]
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    doncsi
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    30/11/2009 22:32
    .
    SANT'ODILIA - PROTETTRICE DEI CIECHI




    Odilia (o Ottilia)nacque intorno al 660 in Alsazia e, poichè cieca dalla nascita, venne ripudiata dal padre Adalrico, duca d'Alsazia.

    La piccola fu dapprima accolta da un mugnaio e in seguito condotta al monastero di Balma, dove ebbe la possibilità di istruirsi e accostarsi al Battesimo.

    Fu proprio in occasione del Battesimo che Odilia miracolosamente riacquistò la vista.

    A partire da quel momento Odilia dedicò la sua vita alla preghiera e volle riconciliarsi con il padre.
    Sappiamo che fondò un ospedale e con l'aiuto del padre fondò anche il Monastero di Hohenbourg, dove ella visse in completa povertà fino alla morte.

    Dopo la sua morte, avvenuta il 13 dicembre dell'anno 720, una sorgente d'acqua venne alla luce, un'acqua che si rivelò miracolosa, poichè guariva le malattie della vista, dell'udito e le emicranie.


    Moltissimi devoti iniziarono a raccogliere quell'acqua miracolosa e il monastero, che prese in seguito il nome di Odilienberg,divenne meta di numerosissimi pellegrinaggi.
    Dall'Alsazia il culto si diffuse poi in tutta Europa.

    Sant'Odilia protegge tutti coloro che soffrono di malattie agli occhi e viene festeggiata insieme a Santa Lucia il 13 dicembre.

    In arte Odilia è stata spesso rappresentata con un libro sopra il quale sono posati due occhi(la guarigione dalla cecità), come nella statua gotica di Nonnberg a Salisburgo.

    La sua guarigione in seguito al Battesimo è rappresentata anche in una pala d'altare di Johann Rottmayr, sempre a Salisburgo,nella Chiesa di Sant'Erardo.
    [Modificato da Conny1810 21/12/2009 18:44]
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    20/12/2009 23:24
    SANTI PROTETTORI DELLA VISTA



    Oltre a Sant'Odilia vorrei ricordare altri santi protettori della vista:

    -Santa Lucia(ca.286-304),la cui festa è il 13 dicembre

    -Santa Brigida d'Irlanda(453-525),la cui festa è l'1 febbraio

    -Santa Emma di Gurk(Carinzia,ca.995-1045),la cui festa è il 27 giugno

    -Beata Matilde di Diessen(1125-1160),la cui festa è il 31 maggio

    -Santa Chiara d'Assisi(1194-1253),la cui festa è l'11 agosto
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    doncsi
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    08/01/2010 19:11
    SAN VITO (VEIT),MARTIRE




    Vito nacque in Sicilia,presumibilmente a Mazara del Vallo e,in quanto cristiano, dovette subire il martirio sotto Diocleziano.
    Questo è l'unico fatto certo della sua vita,tuttavia la Legenda Aurea ci fornisce alcuni importanti dettagli che ricorrono nell'iconografia.
    Il giovane cristiano Vito si sarebbe opposto al padre Hylas,rifiutandosi di adorare gli idoli pagani.
    Per questo motivo si sarebbe rifugiato in Lucania insieme al maestro Modesto e alla nutrice Crescenzia.
    Ma poi fu catturato e condotto a Roma per essere giudicato da Diocleziano.
    A Roma Vito compi'molti miracoli e guari' anche uno dei figli dell'imperatore.
    Secondo la Legenda Aurea egli dovette ancora subire molti tormenti per poi finire in una pentola di olio bollente dalla quale fu salvato grazie all'intervento di un angelo.
    L'angelo,sempre al fianco di Vito,Crescenzia e Modesto,li condusse quindi presso un fiume,dove essi poco dopo resero l'anima a Dio.
    Le aquile avrebbero custodito i corpi dei martiri fino a quando non furono trovati da una nobildonna e sepolti intorno all'anno 287.

    San Vito è uno dei quattordici santi soccorritori ed è invocato nei casi di epilessia,isteria,crampi e anche nelle malattie degli occhi e delle orecchie.
    Il culto di San Vito è molto diffuso in Europa centrale poichè le reliquie del Santo sono custodite a Praga,nel Duomo di San Vito.
    La sua popolarità lo rese patrono di molte categorie,fra le quali i farmacisti.

    Nelle raffigurazioni compare quasi sempre l'attributo della pentola,in particolare nelle sculture.
    Un busto-reliquario sorretto da angeli, risalente al 1495 circa, si trova nel Duomo di Praga e un'interessante tavola,risalente al 1487 e destinata all'altar maggiore della Chiesa di San Vito a Norimberga,è ora conservata presso il Germanisches Nationalmuseum della stessa città.
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    01/03/2010 22:50
    SAN LIBORIO





    Liborio fu il secondo vescovo di Le Mans,città situata nella regione della Loira.
    Visse nel IV secolo e fu contemporaneo di San Martino di Tours.
    Mori' intorno all'anno 397.

    Liborio è il santo protettore di coloro che soffrono di calcoli renali: si possono infatti contare numerosissime guarigioni miracolose avvenute a Paderborn,come testimoniano le tavole votive che si trovano nel Duomo della città tedesca.
    Interessante è la preghiera in latino da rivolgere a San Liborio (Oratio contra calculum) per alleviare i forti dolori causati dai calcoli.

    Si narra che nell'anno 835 il vescovo di Le Mans,su richiesta del vescovo di Paderborn,accettò di trasferire le reliquie del Santo nella città della Westfalia. In quella circostanza avvennero altre guarigioni che indussero le due diocesi,quella francese di Le Mans e quella tedesca di Paderborn, a stringere un patto di eterna "fraternità".

    Nel 1647 alcune reliquie di San Liborio raggiunsero l'Umbria e da li' il culto si diffuse a Roma e successivamente in Spagna.

    In arte San Liborio viene spesso raffigurato con un pavone,in ricordo del leggendario uccello che accompagnò la traslazione delle reliquie in Germania.
    Ha spesso come attributo delle piccole pietre che rappresentano i calcoli renali.

    Nella chiesa parrocchiale di Maria Hilf a Innsbruck - Hotting si trova un altare dedicato a San Liborio con una pala che lo raffigura al capezzale di un malato insieme a due putti che reggono la sua preghiera,la "Oratio contra calculum".
    [Modificato da Conny1810 07/04/2010 20:45]
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    06/04/2010 16:46
    SANTA ILDEGARDA DI BINGEN




    Nacque a Bermersheim, vicino a Magonza, nel 1098.
    Fondò il Monastero Benedettino di Rupertsberg presso Bingen,dove fu Badessa e si dedicò agli studi teologici, ma anche alle scienze naturali e alla medicina, occupandosi delle piante medicinali cresciute nei suoi orti.

    La sua vocazione, in un'epoca in cui molte fanciulle erano costrette a prendere i voti, fu reale. Sin da piccola ebbe grandiose visioni,dono divino alimentato dalla sua fede, che ella illustrò nella sua opera più nota,il "Liber Scivias".



    Ildegarda scrisse anche due libri che costituivano gran parte del sapere botanico dell'epoca:"Physica" e "Causae et Curae" in cui descrisse le proprietà di ben 213 erbe medicinali,contribuendo al miglioramento della qualità della vita.
    I suoi libri sono tuttora molto apprezzati e ricchi di stimoli.

    Ildegarda si distinse inoltre per la sua attività diplomatica e per il coraggio con cui intervenne presso l'Imperatore e presso il Papa al fine di giungere ad una pace duratura.

    Quando Ildegarda mori' nel 1179 fu acclamata santa a furor di popolo, ma il processo di canonizzazione non è stato completato.
    Le guarigioni, avvenute anche dopo la sua morte, furono numerose:un bambino cieco che riacquistò la vista, una suora gravemente malata che guari', un'altra persona colpita da tumore alla gola che guari' ed altri casi simili.



    In arte abbiamo delle antiche raffigurazioni della santa sui codici contenenti le sue opere(codice di Wiesbaden dello Scivias risalente al 1165)e poi delle opere di arte moderna risalenti al XX secolo dovute al rinnovato interesse per la figura di Ildegarda(pitture murali nelle chiese di Eibingen,di Bingen e di Mannheim-Kafertal).

    Le reliquie della santa riposano nella chiesa del Monastero di Eibingen.

    Papa Giovanni Paolo II, in una lettera per l'ottocentesimo anniversario della sua morte, chiamò Ildegarda la "profetessa della Germania", la donna che "non esitò a uscire dal convento per incontrare, intrepida interlocutrice, vescovi, autorità civili e lo stesso Imperatore".



    [Modificato da Conny1810 07/04/2010 20:39]
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    28/04/2010 15:39
    SAN ROCCO - PATRONO DEGLI APPESTATI





    Rocco nacque a Montpellier,da una ricca famiglia francese,si suppone intorno all'anno 1295.
    Dopo aver iniziato gli studi di medicina,appena ventenne,scelse di donare tutti i suoi beni ai poveri e di dedicarsi unicamente alle opere di bene,seguendo l'esempio di Gesù.

    Volle innanzitutto recarsi in pellegrinaggio a Roma,città colpita dalla peste.
    Sul suo cammino Rocco incontrò molti malati,fu loro vicino,li curò e ne salvò molti,operando delle guarigioni miracolose.
    Sulla via del ritorno,a Piacenza,venne però colpito egli stesso dal terribile morbo.
    Secondo antiche notizie biografiche,Rocco sarebbe stato miracolosamente guarito da un angelo che ogni giorno gli medicava le piaghe,mentre il suo cane gli procurava del pane.
    Guarito dalla peste,Rocco riprese il suo cammino verso Montpellier,ma una volta giunto nella sua città natale,non fu riconosciuto e,accusato di spionaggio,mori' in prigione all'età di trentadue anni.

    Le reliquie del santo,forse in seguito ad un furto,furono portate a Venezia,dove sono tuttora custodite nella Chiesa di San Rocco.

    In arte San Rocco è rappresentato come pellegrino o come patrono degli appestati.
    Magnifico è il ciclo della sua vita,opera di Tintoretto, che si può ammirare all'interno della Scuola Grande di San Rocco,un tempo confraternita dedita alla cura degli ammalati.
    Spesso San Rocco è raffigurato insieme a San Sebastiano,come nella pala degli appestati(bottega di Martinus Schaffner,XV secolo)oppure nella pala di Tiziano(Sacrestia Chiesa della Salute a Venezia),dove accanto a Rocco e Sebastiano compaiono Cosma e Damiano,santi patroni dei medici,e San Marco.
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    01/05/2010 12:39
    SAN ROCCO
    ARCICONFRATERNITA SCUOLA GRANDE DI SAN ROCCO



    Le SCUOLE a Venezia erano confraternite che,sotto il patrocinio di un Santo Protettore,si proponevano scopi di devozione e di penitenza.
    Nel 1400 le Scuole furono suddivise in Grandi,come San Rocco,Santa Maria della Carità,San Marco,San Teodoro,San Giovanni Evangelista,la Misericordia e Minori,per un totale di circa quattrocento.

    L'Arciconfraternita Scuola Grande di San Rocco è l'unica confraternita che fu risparmiata dagli editti napoleonici. Conta circa 350 confratelli capitolari,che si riuniscono una volta all'anno.

    San Rocco fu proclamato compatrono della città di Venezia dopo la fine della pestilenza del 1576.
    La Chiesa di San Rocco fu ogni anno meta di pellegrinaggio il giorno della sua festa e anche oggi, il 16 agosto, si festeggia a Venezia ,mentre un baldacchino,detto "Tendon del Dose" viene eretto in campo San Rocco,fra la Chiesa e la Scuola.

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