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I santi e la medicina

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    21/06/2010 15:58
    SANTA TOSCANA - PROTETTRICE CONTRO LE FEBBRI





    Santa Toscana nacque a Zevio (Verona) intorno al 1290,da una nobile famiglia.
    Trascorse la sua giovinezza compiendo opere di carità e conducendo una vita di preghiera. Sposò il patrizio veronese Alberto Degli Occhi di Cane,ma rimase presto vedova,nel 1318.
    Rimasta sola,Toscana si ritirò dal mondo e dopo qualche anno divenne Suora Conversa nell'Ordine Gerosolimitano di Malta.
    Si stabili' presso la Chiesa del Santo Sepolcro a Verona (ora Santa Toscana) e si prodigò nell'assistere i malati ricoverati nell'attiguo ospedale.
    Toscana mori' a circa cinquant'anni nel 1343 e venne seppellita,per sua volontà,sotto la pubblica strada nelle vicinanze della chiesa e dell'ospedale dove ella aveva per anni curato e assistito i pellegrini,i malati,i sofferenti.

    I miracoli furono subito numerosi tanto che i veronesi si recavano in continuazione a pregare sulla sua tomba.
    Le autorità ecclesiastiche decisero pertanto di portare il corpo di Toscana all' interno della Chiesa del Santo Sepolcro ed ella divenne subito santa a furor di popolo.
    Santa Toscana fu poi collocata nell'arca di marmo,che ancora oggi accoglie le sue spoglie.

    Il culto si diffuse in fretta in tutta la diocesi e da quel momento Santa Toscana fu venerata con grande pietà e devozione e invocata in caso di febbri persistenti.

    In molte chiese della provincia di Verona troviamo raffigurazioni della Santa e altari a lei dedicati.
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    20/09/2010 16:20
    SAN LUIGI GONZAGA - Patrono dei malati di peste/AIDS
    (1568 - 1591)




    Luigi Gonzaga,figlio primogenito del marchese di Castiglione delle Stiviere (Mantova),fu un giovane coraggioso e molto determinato nell'opporsi al volere del padre che intendeva introdurlo alla vita di corte,una vita fatta di lussi,mondanità e potere.

    Luigi rinunciò ai suoi privilegi e,seguendo la sua vocazione,entrò nella Compagnia di Gesù.

    A Roma si dedicò agli studi di teologia,ma soprattutto si prodigò nell'assistere i malati ricoverati nel piccolo ospedale della Consolazione.
    La premura nei confronti dei sofferenti fu tale da farlo giungere a sacrificare la sua stessa vita pur di portare il maggior aiuto possibile.

    Durante una epidemia di peste Luigi venne contagiato dal terribile morbo e mori' a soli ventitre anni,nel giugno 1591.

    Luigi Gonzaga fu canonizzato nel 1726 e fu nominato Patrono dei malati di peste e Patrono degli studenti.
    In tempi recenti fu nominato da Papa Giovanni Paolo II Patrono dei malati di AIDS.

    Le raffigurazioni del Santo lo mostrano quasi sempre in atto di prestare assistenza ai malati.
    Il Kunsthistorisches Museum di Vienna conserva un ritratto di San Luigi risalente al XVI secolo e a Venezia,Palazzo Ducale si può ammirare un dipinto del Tintoretto che lo raffigura da morto.

    La Tomba di San Luigi si trova a Roma,nella Chiesa di Sant'Ignazio.
    La casa di Castiglione delle Stiviere è oggi Santuario dove i pellegrini di ogni parte del mondo trovano accoglienza e i giovani si sentono chiamati ad una riflessione sui veri valori della vita.
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    23/11/2010 21:46
    SAN GIOVANNI DI DIO (JUAN CIUDAD),Patrono dei malati e degli infermieri

    (1495 - 1550)




    San Giovanni di Dio nacque nel marzo 1495 a Montemor-o-Novo in Portogallo,all'epoca villaggio del Vescovato di Evora.
    All'età di otto anni fu portato in Spagna all'insaputa dei genitori e fu accolto come un figlio nella casa di un proprietario terriero che era considerato un brav'uomo.
    Giovanni fece il pastore nella campagna di Oropesa e,divenuto giovane adulto,scelse di far parte dell'esercito di Carlo V,combattendo con entusiasmo contro i Turchi che avanzavano in Europa.
    In quell'occasione Giovanni capi' di non essere portato per una vita troppo irrequieta e decise cosi'di fermarsi e rientrare in Spagna.
    In realtà egli sentiva sempre più pressante la chiamata di Gesù.
    I sermoni di Giovanni d'Avila, che predicava in Andalusia, ebbero un ruolo importante nella sua formazione religiosa e determinante fu sicuramente il pellegrinaggio alla Madonna di Guadalupe.
    Fu un viaggio particolarmente duro per la fame e il freddo patiti,ma Giovanni ritornò con la gioia nel cuore e il desiderio di cambiare vita dedicandosi soltanto ad aiutare i poveri e gli ammalati.
    Da quel momento la sua dedizione agli infermi fu totale:egli sapeva infondere coraggio e dare conforto a tutti e aveva una attenzione particolare per i malati di mente,spesso dimenticati,ai quali forniva sempre un prezioso aiuto morale affrontando gli aspetti psicologici che all'epoca venivano generalmente trascurati.
    L'Arcivescovo di Granada lo sostenne nella sua opera di carità e gli cambiò il nome in Giovanni di Dio.
    Mori' nel 1550 con grande fama di santità e fu canonizzato nel 1690.
    Dopo la morte vennero codificate le sue regole e furono approvate con la costituzione dell'Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio,chiamato anche "Fatebenefratelli".
    La direzione generale dell'Ordine Ospedaliero si trova a Roma,sull'Isola Tiberina.

    In arte San Giovanni di Dio è spesso raffigurato insieme ai suoi malati e mendicanti oppure nell'atto di trasportare degli infermi durante un incendio(opera di Murillo presso l'Hospital de la Santa Caridad a Siviglia).
    [Modificato da doncsi 23/11/2010 21:51]
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    09/02/2011 15:16
    SAN CAMILLO de LELLIS,Patrono universale dei malati,degli infermieri,degli ospedali

    (1550 - 1614)





    Camillo nacque a Bucchianico,piccolo paese dell'Abruzzo,il 25 maggio 1550.
    Mamma Camilla,donna di straordinaria fede,era anziana e morì quando il suo unico figlio aveva soltanto tredici anni. Camillo si ritrovò solo,poichè il padre era sempre in guerra come soldato di ventura.
    Gli anni dell'adolescenza furono difficili:Camillo,spesso ribelle e rissoso,disertò ben presto gli studi e preferì vivere una vita avventurosa in compagnia di alcuni giovani scapestrati.
    Divenne soldato come il padre,ma più spesso fu mendicante per poter disporre di qualche soldo.
    Insoddisfatto e tormentato da una ulcera al piede,Camillo dovette recarsi a Roma per curarsi all'Ospedale di San Giacomo degli Incurabili dove venne a conoscere la dolorosa realtà degli ospedali dei poveri e,forse proprio in quell'occasione,incominciò a riflettere sulla vita che aveva condotto fino a quel momento.
    Uscito dall'ospedale,lavorò un periodo come muratore presso un Convento a Manfredonia quando un giorno fu mandato a San Giovanni Rotondo per una commissione. Fu un momento importante poichè sulla via del ritorno avvenne la sua conversione:spinto da una voce interiore,Camillo si gettò a terra accanto al suo asinello chiedendo perdono a Dio.

    Camillo tornò in seguito a Roma,agli Incurabili,per una ricaduta del suo male al piede.
    A Roma conobbe San Filippo Neri,che divenne suo Confessore,e maturò la vocazione alla cura degli infermi per amore di Dio.
    Terminò gli studi e venne ordinato sacerdote nel 1583,nella Basilica di San Giovanni in Laterano.
    Nel 1586 il Papa Sisto V sancì la nascita dei Ministri degli Infermi,vestiti di un saio con una croce di colore rosso sul petto.
    Essi dovettero affrontare situazioni gravi come la peste a Roma e agirono sempre con grande energia per salvare tutti coloro che si trovavano nella sofferenza.
    Nel 1591 Camillo riuscì a creare un ospedale,ricavato dai locali di un granaio,per accogliere tutti gli infermi.
    Lavorò anche di notte per cucire lenzuola,riempire pagliericci o intrecciare stuoie per le lettighe.
    Purtroppo i grandi sforzi a cui il Santo si sottoponeva lo resero col tempo sempre più debole e nella notte del 14 luglio 1614 "la grande fiamma si spense e il mondo fu percorso da un brivido di luce",come si legge nella biografia del Santo.
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    29/03/2011 15:22
    EPISODI DI VITA DI SAN CAMILLO DE LELLIS





    Per capire meglio la grande figura di San Camillo de Lellis si dovrebbe leggere la documentata biografia scritta da Sanzio Cicatelli all'inizio del Seicento.

    Vi propongo un breve estratto piuttosto interessante:



    "Nel proprio atto di cibar gli infermi stava egli tanto occupato in far bene quella attione che pareva non gli restasse di far altra cosa nel mondo.
    Con una mano gli porgeva il cibo in bocca,e con l'altra gli faceva vento,o cacciava le mosche.
    Con gli occhi compativa alle loro miserie e con le orecchie stava pronto et accorto per obedire a loro commandamenti.
    Con la lingua gli essortava alla patienza et al fuggire i peccati,e col cuore finalmente pregava Iddio che gli ne desse gratia.
    Quando poi aveva finito di cibargli,o di fargli altra sorte di charità pareva che non si potesse distaccare da loro se prima quelli di propria bocca non confessavano di restar contenti e sodisfatti,e di non volere altro da lui.
    Nel licentiarsi da loro ordinariamente gli faceva la croce in fronte,o gli aspergeva d'acqua santa,e si raccomandava alle loro orationi. Solendo dir lui:Dio volesse che nell'hora della mia morte mi giungesse un sospiro o una benedittione di questi poveri.
    Molte volte nel licentiarsi da loro gli baciava le mani,o la testa,o i piedi,o le piaghe come fussero state le sante piaghe di Giesù Christo".

    (da "La croce sul petto - San Camillo e la sua Opera" - redazione del periodico Missione Salute,editrice Velar)
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    06/05/2011 22:23
    BEATO ANGELO PAOLI,L'ANGELO CUSTODE DEI MALATI(1642 - 1720)





    Nacque in un paesino della Lunigiana,ad Argigliano di Casola,nel 1642.

    All'età di diciotto anni fu ammesso nell'Ordine Carmelitano,iniziò il noviziato a Siena e poi si trasferì a Pisa per completare gli studi di filosofia e teologia.

    Nel 1674 si ammalò e fu costretto a ritornare ad Argigliano per un breve periodo. Una volta guarito prese la decisione di dedicarsi ai malati dell'Ospedale di Pistoia che regolarmente andava a trovare nel tentativo di alleviare la loro sofferenza.

    Da quel momento Padre Angelo divenne un esempio per tutti tanto da essere conosciuto come "Frate Carità" oppure "l'Angelo Custode dei malati".

    Da Pistoia fu poi mandato a Roma dove visse per trentatré anni presso il Convento dei Santi Silvestro e Martino al rione Monti.
    A Roma era solito recarsi all'Ospedale del Laterano perchè c'era sempre bisogno di aiuto nelle corsie.

    Sappiamo inoltre che creò un convalescenziario per far fronte ai problemi dei malati che si trovavano quasi sempre in condizioni di povertà.
    Padre Angelo era solito dire: "chi cerca Iddio deve andare a trovarlo tra i poveri".

    All'età di settantotto anni fu colto da un malessere mentre stava suonando l'organo. Il 20 gennaio 1720 morì e da quel momento fu venerato come un santo.
    Molti miracoli gli furono attribuiti sin da quando era in vita e anche dopo la sua morte.

    Nel 1999 Giovanni Paolo II definì Padre Angelo Paoli "il fondatore ante litteram della Caritas" e da molti è considerato l'iniziatore della clownterapia.

    Padre Angelo fu proclamato Beato il 25 aprile 2010 a San Giovanni in Laterano.
    [Modificato da Conny1810 11/05/2011 17:38]
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    10/05/2011 21:46
    I LUOGHI DEL BEATO ANGELO PAOLI





    L'Ordine carmelitano ha voluto proporre un itinerario molto interessante nei luoghi romani in cui visse e operò il Beato Angelo Paoli.
    Il percorso è un pellegrinaggio che ha luogo ogni ultimo sabato del mese per tutto l'anno e parte dalla Parrocchia dei santi Silvestro e Martino ai Monti.

    Sono previste le seguenti soste:

    -Conservatorio delle Viperesche che un tempo accoglieva ragazze in difficoltà

    -Scala Santa

    -Cattedrale di Roma

    -Ospedale San Giovanni

    -Ospizio dei Convalescenti (via San Giovanni in Laterano)

    -Colosseo

    -Monastero della Purificazione


    Al termine i pellegrini possono prestare servizio presso la mensa Caritas di Colle Oppio.

    Ci sono numerosi momenti di preghiera e letture sulla vita di Padre Angelo.
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    07/06/2011 14:54
    FRIEDRICH JOSEPH HAASS,il "Santo dottore di Mosca"

    (1780 - 1853)






    Friedrich Joseph Haass nacque in Germania a Munstereifel,Nord Reno - Westfalia nel 1780.
    Non abbiamo molte notizie dei primi anni della sua vita. Sappiamo che proveniva da una famiglia cattolica e che il padre era farmacista.
    Il giovane Friedrich studiò a Jena e a Gottingen, in seguito andò all'Università di Vienna dove si laureò in medicina e si specializzò in oculistica.
    Nel 1806 Friedrich Haass lasciò la sua terra natale per recarsi a Mosca come medico personale di un aristocratico russo.
    Subito si distinse per la sua totale disponibilità nei confronti dei pazienti,in modo particolare nei confronti delle persone più povere e bisognose per le quali le cure erano sempre gratuite.
    Era molto amato da tutti poichè vedeva Gesù nei suoi malati e sempre riusciva a trovare parole di consolazione e di fiducia.
    Nel 1828 diventò "primario" degli ospedali di Mosca ed ebbe anche l'incarico di medico delle carceri. Fu quindi al servizio dei prigionieri e dei senzatetto.
    Sappiamo che creò una biblioteca e una scuola per i figli dei carcerati.
    Fu il "dottore buono",colui che per lunghi anni seguì i detenuti mandati in Siberia ottenendo dalle autorità che il trattamento loro riservato venisse mitigato.

    Quando Friedrich Joseph Haass morì a Mosca nel 1853,circa ventimila persone accorsero al funerale.
    Il processo di beatificazione è iniziato nel 1998 in seguito alla lettera inviata da un gruppo di cattolici russi a monsignor Tadeusz Kondrusiewicz,metropolita cattolico di Mosca.
    Ma anche gli ortodossi già lo venerano come santo.

    (Informazioni da Avvenire 5/12/03;Internet Heiligenlexicon.de;Liturgiagiovane.it)







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    27/06/2011 17:03
    BEATO CARLO STEEB,IL BUON SAMARITANO


    (1773 - 1856)





    Don Carlo Steeb dedicò gran parte del suo tempo alle persone sofferenti,ai feriti,ai malati contagiosi del Lazzaretto di Verona, sempre con il cuore aperto,sollecito nel fare del bene.


    Carlo Steeb nacque a Tubingen(Wurtemberg,Germania)nel 1773 da una famiglia protestante. A soli diciotto anni venne mandato a Verona ad imparare l'arte del commercio della lana.
    Il padre avrebbe voluto fare di lui uno stimato commerciante,ma ciò non avvenne poichè Carlo volle seguire un'altra strada, molto diversa.
    Giunto a Verona si fece cattolico e,passati alcuni anni,divenne sacerdote, con profonda delusione da parte della sua famiglia.
    A Verona si lasciò coinvolgere dallo spirito caritativo delle persone intorno a lui e si prodigò nell'assistenza ai feriti all'indomani della rivolta cittadina contro Napoleone conosciuta come "Pasque Veronesi".
    Mentre era all'opera negli Ospedali e al Lazzaretto concepì l'idea di fondare un Istituto di religiose ospedaliere.
    Nel 1840 con la collaborazione della veronese Luigia Poloni,che sarebbe poi diventata suor Vincenza Maria,creò l'Istituto Sorelle della Misericordia a sostegno dei malati e dei bisognosi.
    Don Carlo Steeb morì a Verona nel 1856 e fu beatificato da Papa Paolo VI nel 1975.

    Suor Vincenza Maria Poloni fu beatificata nel 2008 a Verona.

    L'Istituto Sorelle della Misericordia è ancora oggi impegnato nella carità operosa nell'ambito infermieristico,assistenziale,educativo e missionario in diversi paesi del mondo.


    [Modificato da doncsi 27/06/2011 17:09]
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    02/09/2011 19:27
    SAN DAMIANO de VEUSTER, APOSTOLO DEI LEBBROSI

    (1840 - 1889)





    Padre Damiano fu sacerdote e missionario di origine fiamminga.

    Nacque a Tremenloo in Belgio il 3 gennaio 1840,penultimo di otto figli.
    Dedicò la sua vita ai malati di lebbra dell'isola di Molokai nell'arcipelago delle Hawaii,allora Isole Sandwich.

    Damiano de Veuster decise di partire missionario alle Hawaii al posto di suo fratello sacerdote che si era ammalato.
    Nel 1864 venne ordinato sacerdote e scelse di rimanere nelle isole a fianco dei poveri e dei malati.
    Edificò una chiesa,si occupò dell'educazione dei bambini e degli orfani e insegnò agli adulti come coltivare la terra per poter migliorare le condizioni di vita.

    Quando alcuni anni più tardi ci fu bisogno di un sacerdote volontario che stesse a fianco dei lebbrosi,Padre Damiano non esitò ad offrirsi.
    Nel lebbrosario curò i malati con amore,fu per loro padre,medico e sacerdote fino agli ultimi giorni della sua vita.
    Cercò in tutti i modi di restituire una dignità ai malati e sollecitò quella determinazione necessaria per sconfiggere la lebbra.

    Padre Damiano condivise il destino dei suoi lebbrosi fino all'ultimo.
    Contagiato nel 1885,l'apostolo dei lebbrosi morì a Molokai nel 1889.
    La canonizzazione fu celebrata da Papa Benedetto XVI nel 2009.


    [Modificato da Conny1810 04/09/2011 19:07]
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    15/10/2011 10:56
    BEATO LASZLO BATTHYANY-STRATTMANN,IL MEDICO DEI POVERI

    (1870 - 1931)







    Era di origini nobili il dottor Laszlo Batthyany e divenne il medico dei più poveri,colui che curava senza chiedere nulla se non un "Padre Nostro" che egli recitava insieme ai suoi pazienti.

    Laszlo Batthyany-Strattmann nacque il 28 ottobre 1870 a Dunakiliti,un villaggio a pochi chilometri da Mosonmagyarovar in Ungheria.
    La sua mamma,il cui esempio di fede profonda lo avrebbe accompagnato per tutta la sua vita,morì quando egli aveva soltanto dodici anni.

    Laszlo studiò dapprima a Vienna e poi a Kalocsa in un collegio dei Gesuiti. Da giovane coltivò studi di letteratura e di musica,ma alla fine decise di iscriversi alla facoltà di medicina,una decisione che forse aveva già preso da piccolo,quando più volte espresse il desiderio di poter guarire le persone sofferenti.
    Diventato medico chirurgo,si specializzò in oculistica e dedicò gran parte del suo tempo ai malati dell'ospedale da lui fondato allo scopo di operare gratuitamente e curare il maggior numero possibile di persone povere.

    Ciascun paziente era importante come persona prima ancora che come malato. Il dottore buono curava il corpo e anche l'anima,portava sollievo e conforto,sicuramente vedeva Gesù nei suoi malati.
    Era amato da tutti,tantissimi malati poveri accorrevano e lui c'era sempre,pronto a prestare aiuto. Le ferrovie ungheresi dovettero addirittura allestire dei treni-ospedale per i malati del dottor Batthyany.

    Il poco tempo libero dal lavoro era dedicato alla famiglia,alla preghiera e alle letture sulla vita dei santi.
    La fede lo sorresse in un momento molto delicato della sua vita,quando perse un figlio appena ventunenne in seguito ad un'appendicite.

    Il medico dei poveri morì il 22 gennaio 1931 dopo una lunga e dolorosa malattia da lui affrontata con la forza straordinaria della fede.

    La Beatificazione avvenne a Roma il 23 marzo 2003 con il Papa Giovanni Paolo II.












    [Modificato da doncsi 15/10/2011 10:59]
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    19/06/2012 21:47
    BEATO GIACOMO CUSMANO - Medico e Sacerdote

    (1834 - 1888)







    Giacomo Cusmano si laureò molto presto in medicina,a soli ventidue anni. A Palermo - dove era nato - fu subito considerato "il medico dei poveri" per la sua dedizione e generosità nei confronti dei poveri della sua città,all'epoca molto numerosi. Moltissime persone non potevano permettersi cure mediche e allora il dottor Cusmano provvedeva a tutto:cure,cibo e vestiti caldi per tutti i suoi malati.
    Alcuni anni dopo aver conseguito la laurea in medicina,Giacomo Cusmano scelse di consacrarsi a Dio e da quel momento l'impegno nei confronti dei poveri e degli infermi si fece totale,poichè egli vedeva in tutti loro la sofferenza di Gesù.
    Nel 1867 il Sacerdote palermitano creò l'Associazione del Boccone del Povero e alcuni anni più tardi fondò le due Congregazioni delle Serve e dei Servi dei Poveri,che tuttora operano come missionari in Africa (Uganda,Camerun,RDC),in Asia (nelle Filippine e in India) e in America (Stati Uniti,Brasile e Messico).
    Giacomo Cusmano morì a Palermo all'età di 54 anni nel 1888.
    Il 30 ottobre 1983 fu proclamato Beato dal Papa Giovanni Paolo II.

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    doncsi
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    07/10/2012 21:16
    SANTA ILDEGARDA DI BINGEN DOTTORE DELLA CHIESA


    7 ottobre 2012





    Santa Ildegarda di Bingen (1098 - 1179) - straordinaria figura del Medioevo,teologa,badessa e donna di profonda spiritualità - della quale abbiamo scritto in questa discussione in quanto si dedicò a studi di medicina e scienze naturali,è stata proclamata Dottore della Chiesa (7 ottobre 2012).

    (notizia tratta da www.vatican.va - 7/10/12)


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    10/01/2013 19:26
    L'OSPEDALE DEI SANTI

    SANTA MARIA DEL POPOLO DEGLI INCURABILI - NAPOLI





    L'ospedale degli Incurabili ci narra la storia della carità a Napoli a partire dalla sua fondazione nel 1522 ad opera di Maria Laurenzia Longo - una benefattrice originaria della Catalogna - fino ai tempi di San Giuseppe Moscati.
    Moltissimi furono coloro che nel corso dei secoli svolsero opere di carità,di assistenza e di conforto ai malati degli "Incurabili" e fra essi si contano ben trentatrè fra santi o beati. Dunque,a buon diritto,l'ospedale viene chiamato dai napoletani "l'ospedale dei Santi".
    Primo fra tutti San Gaetano da Thiene,un vicentino di nobili origini giunto a Napoli nel 1533 per porsi al servizio dei malati e dei poveri. Insieme a lui operò un veneziano,San Giovanni Marinoni.
    Nello stesso luogo dedicarono la loro vita agli infermi Sant'Andrea di Avellino,San Francesco Caracciolo,San Camillo de Lellis,Sant'Alfonso Maria de Liguori,San Luigi Gonzaga,il Beato Geremia da Valacchia,la Santa napoletana Maria Francesca delle Cinque Piaghe,Bartolo Longo e San Giuseppe Moscati,medico e scienziato che fu primario dell'antico ospedale napoletano.
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