02/12/2009 19:00
La tua domanda è abbastanza difficile, anche perchè sicuramente nessuno di noi è ingrado di giudicare, solo Dio può.

Personalmente io penso che il pentimento vero sia quando si è seriamente dispiaciuti di un qualcosa che si è commesso e si desidera non farlo più. Io non conosco bene la tua situazione, nel senso che certe cose si capiscono soltanto quando si vivono in prima persona quindi sono l'ultima al mondo che può dirti quale sia la cosa giusta da fare.
E' anche vero però, e non te lo posso nascondere, che il pentimento sincero avviene quando, potendo tornare indietro, non si rifarebbe mai la stessa cosa. Come si può chiamare "errore" un atto che invece rifaremmo? E' vero che sbagliando si impara, ma si impara appunto per non ricadere più nello stesso errore. Io penso che il pentimento debba essere sentito così, come una cosa che purtroppo è successa perchè siamo umani e pertanto tutti, nessuno escluso, abbiamo sbagliato, ma non vorremmo averlo fatto mai.
Se tu rifaresti la stessa cosa forse non sei realmente pentita perchè ritieni, in cuor tuo, di aver fatto la cosa giusta. Ed è abbastanza difficile pentirsi di aver fatto la cosa giusta [SM=x58517]
Ti ripeto che io non posso ne voglio giudicare, ti sto solo dicendo quella che è la mia percezione teorica del pentimento, che poi nella pratica ha moltissime sfaccettature. Senza dubbio la tua è stata una scelta molto difficile che metterebbe in difficoltà chiunque, quindi è più che comprensibile il tuo stato d'animo. Credo però che con il tempo tu debba fare più chiarezza su quelli che sono i tuoi sentimenti al riguardo. [SM=g6500]