Universo: il progetto intelligente tra scienza e fede

Il progetto intelligente

L'universo è un progetto intelligente o il semplice frutto del caso?
A questa domanda risponde il Professor Umberto Fasol, laureato in Scienze Biologiche e autore di diversi libri su questo tema.
Scienza e fede, si sa, hanno un rapporto complesso. Non tanto per loro natura, ma per l'interpretazione che ne da l'uomo. In realtà non esiste alcun contrasto tra le due: la scienza spiega il come, la fede spiega il perché.
Il video che trovate al seguente link ci regala alcune perle che intrecciano scienza e fede in un unico e indissolubile abbraccio, alla scoperta di verità naturali che lasciano senza fiato.
Sapevate che ciò che riusciamo a vedere dell'universo non è altro che il 5%?
Ve lo consiglio caldamente perché è spiegato con parole semplici e accessibili a tutti. Il presunto ateismo intrinseco nel metodo scientifico viene messo in discussione con molta accuratezza e alla fine, sono sicura, rimarrete a bocca aperta.


Il progetto intelligente (video)


Cliccando sul link qui sopra avrete anche accesso al sito del Cafè Teologico, progetto delle Sentinelle del Mattino che ha ospitato la serata, e nel quale sono presenti molti altri video interessanti.

Grazie Sofi per aver inserito questa discussione interessantissima. Non avevo mai sentito spiegare in modo cosi chiaro un argomento tanto complesso. Ci sono tanti argomenti di discussione tra cui quello della sofferenza che il prof. Fasol ha cercato di spiegare dandone un valore di redenzione, il peccato come causa del fallimento del progetto del mondo voluto da Dio , come vedere Dio nelle cose create ma soprattutto dentro di noi perché è quando si impara a conoscere il Signore che si riesce a scorgerLo in ogni cosa.

Ovviamente il tema della sofferenza è uno dei più gettonati quando si parla di creazione. Se Dio è buono e Dio ha creato il mondo, perchè esiste il male?
Einstein rispondeva che il male è assenza di Dio così come il buio è assenza di luce.
E l'uomo infatti può scegliere se seguire Dio o non farlo. Non c'è da stupirsi quindi che il male esista.
La sofferenza però è una cosa diversa. La malattia o il lutto sono cose che possono non dipendere dalla nostra volontà, e allora ci si chiede "perchè Dio ha permesso questo?"
Beh, non possiamo conoscere tutte le intenzioni di Dio, che è onnipotente e che conosce tutto di noi, compreso il nostro futuro.
E' comunque innegabile che la sofferenza, purtroppo, a volte è l'unico mezzo attraverso il quale riusciamo a elevare noi stessi in una dimensione spirituale. Nella sofferenza possiamo rivelare il peggio o il meglio di noi. E' il più grande banco di prova che abbiamo, non per niente esiste il detto "A volte si vince, a volte si impara."