Studio e pianificazione di un sistema ferroviario urbano-suburbano per Genova e la Liguria

Parto da Genova mobilità 2020 (eventualmente spostare la presente in una sezione apposita se già esiste, io non l'ho trovata) per creare una discussione ad hoc sui modelli più adatti per la futura gestione della rete ferroviaria regionale in vista dell'attivazione del nodo Genovese tra 5-6 anni. Per chi vuole approfondire altre realtà prima di parlare della nostra vi allego un documento interessante di come la Regione Piemonte abbia già pianificato da tempo i servizi suburbani una volta che verrà attivato il nuovo nodo ferroviario torinese.

Io partirei dal nome, cosa "semplice" su cui tutti possono dire la propria.
Intermetro è bello e affascinante ma secondo me si dovrebbe usare il più possibile una formula chiara e precisa e purtroppo secondo me "intermetro" non corrisponde a questa esigenza perché creerebbe confusione e sarebbe fuori qualsiasi standard usato fin'ora.
Il problema è che in Italia i nodi ferroviari stanno nascendo ognuno per conto suo, senza nessuna pianificazione centrale e se per le metropolitane abbiamo un simbolo comune, così non è per le linee suburbane. La "S" utilizzata a Milano e Lombardia non si trova per esempio a Roma dove usano FR+il numero o a Torino dove utilizzeranno FM+numero.
(aggiunta) Quindi per me si dovrebbe procedere nell'ottica di una scelta che cerchi di seguire una strada già tracciata (quella della regione Lombardia) che è quella più razionale ed "europea" per quanto riguarda la comunicazione e l'integrazione con gli altri vettori senza creare un ulteriore modello valido solo per la Liguria. Questo potrebbe successivamente ufficializzato a livello centrale, unificando nomi e tipologia a livello nazionale. Anche se ancora in alto mare, Trenitalia sta lavorando per creare una divisione "S-bahn" per la gestione delle linee suburbane unificando la tipologia di servizio e nomi ovunque, ciò si scontra però con le competenze delle Regioni che sono chiamate a decidere in fatto di trasporto ferroviario locale. Si torna al solito problema italiano, troppi enti che devono decidere per ogni cosa con il risultato di paralizzare tutto o di creare 21 diverse versioni di un servizio.

La mia proposta è quindi la seguente:
M+numero per le linee urbane in cui rientrebbe anche la metropolitana esistente creando un effetto rete notevole.
Quindi ipotizzando la metro + due linee ferroviarie urbane (indicativamente Pontedecimo-Brignole e Voltri-Brignole) avremo M1-M2-M3
S+numero per le linee suburbane, quindi le linee per Savona, Acqui Terme, Serravalle e Sestri Levante, avremo quindi S1-S2-S3-S4
R+numero per le linee regionali, quindi per le linee che percorrono tutta la regione o tratti più estesi dei precedenti

In pratica ogni linea regionale avrebbe una lettera e un numero, basta annunci con "è in arrivo il treno regionale 102345"!!!!

Questo renderebbe subito chiaro agli utenti linea, orari, marciapiedi e caratteristiche oltre a poter creare una mappa d'insieme utile e usabile, impossibile senza una numerazione.

Chissà se hanno copiato la mia Tesi di Laurea fatta nel 2000...

Cosa intendi per ATM???

intendo l'integrazione della metropolitana e delle "reti veloci" (tram, Phileas o busvie protette) di AMT nella mappa delle linee integrate nell'area di Genova visto che comunque anche il biglietto è integrato (e lo sarà per almeno i prossimi 6 anni visto il nuovo accordo con Trenitalia). Serve una visione da dare ai cittadini che contempli tutte le linee frequenti dell'area genovese, basta andare ognuno per conto proprio!

p.s. il titolo della discussione può essere cambiato, non ero particolarmente creativo quando l'ho scritto

nel titolo avevi senza volere scritto ATM e non AMT (te l'ho modificato, cosi' tutti possono capire di cosa parlavi )

Interessantissimo questo documento.
Ora me lo studio per bene, ma prima di ogni considerazione vale la pena evidenziare una cosa che salta subito agli occhi: a Torino è stata creata un’Agenzia ad hoc per la mobilità urbana e suburbana dell’area metropolitana.
E’ proprio quello che a Genova NON si sta facendo con il risultato che ogni ente va per conto suo.
Ed è anche quello che abbiamo evidenziato nel nostro convegno, ovvero un’assenza di pianificazione e coordinamento tra enti locali e aziende di trasporto in grado di dare una dimensione più metropolitana e integrata al trasporto pubblico dell’area genovese.

papupi, 06/07/2009 13.05:

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nel titolo avevi senza volere scritto ATM e non AMT (te l'ho modificato, cosi' tutti possono capire di cosa parlavi )

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mi succede spesso, è solo perché inverto le lettere durante la digitazione, non si tratta di una sfrenata ammirazione dell'azienda milanese...

Aggiungo il link al progetto del Sistema ferroviario Metropolitano Bolognese

sfm.provincia.bologna.it/

Non mi piace tanto la denominazione R per i regionali, ci starebbe benissimo in un sistema ideale però dovresti dare un numero per tutte le linee che interessano la nostra regione e non mi pare che siano poche: Ventimiglia-Limone-Cuneo, Savona-Ceva-Torino, Savona-Acqui, Spezia-Aulla etc... (a meno che non si nominino solo le linee che interessino il nodo di Genova ma ho paura che si creerebbe solo confusione)

Richzena, 06/07/2009 23.59:

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Non mi piace tanto la denominazione R per i regionali, ci starebbe benissimo in un sistema ideale però dovresti dare un numero per tutte le linee che interessano la nostra regione e non mi pare che siano poche: Ventimiglia-Limone-Cuneo, Savona-Ceva-Torino, Savona-Acqui, Spezia-Aulla etc... (a meno che non si nominino solo le linee che interessino il nodo di Genova ma ho paura che si creerebbe solo confusione)

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Certo tutte le linee con un numero, non sono poi così tante e poi il nuovo sistema potrebbe essere l'occasione per razionalizzare meglio certi percorsi in alcuni casi sono veramente strambi tipo il regionale che va da Santo Stefano Magra a Novi Ligure passando per la lenta dei Giovi... Per esempio in Lombardia per le linee S, i numeri vanno oltre il 20...
Rimango dell'idea che un numero di linea sia 1000 volte meglio del treno annunciato con il suo numero di 5-6 cifre che dovrebbe rimanere solo ad uso interno di RFI-Trenitalia.
Se poi ai treni regionali viene applicato ovunque il memorario (come si farà con le linee dell'area di La Spezia), le linee avrebbero ancora più senso.

Ok, se si razionalizzano e dividono in maniera logica le linee direi che la numerazione possa avere senso e sarebbe anche d'aiuto.

Però ci sono dei treni che per forza di cose non potranno essere messi con un numero, ti parlo dei Domodossola-Albenga, Bergamo-Ventimiglia, Biella-Spezia ma rimarrebbero delle eccezioni che manterrebbero l'attuale denominazione: R01234

Accontentiamoci di un passo alla volta: numerare e cadenzare le linee "metropolitane" sarebbe già un grosso passo avanti!
Una mia piccola curiosità: le S di Milano (a mio parere il miglior esempio in Italia di servizio metropolitano) hanno spesso ritardi come le nostre linee?

Certo. Ritardi e soppressioni sono all'ordine del giorno.
Oltretutto viaggiano a velocità allucinanti, anche e soprattutto sui tratti relativamente nuovi come il passante.

La tua risposta mi convince sempre più che quello che manca a Genova è il marketing: annunciare il "treno regionale 54321 di Trenitalia proveniente da Recco e diretto a Genova Voltri" è un conto, annunciare il "treno metropolitano per Voltri" fa molto più figo!

mah, francamente a me non farebbe alcuna differenza sentirmi chiamare gli stessi treni con nomi diversi, anzi al massimo mi infastidirebbe alquanto vedere che ci si limita a fare solo figura provando a giocare con i nomi per addolcire i ritardi

Si tratterebbe di due operazioni parallele:
-una di comunicazione, rendere chiaro e comprensibile all'utente il servizio. I nomi e numeri sono fondamentali in questo senso, non sto inventando niente, è un concetto applicato da anni ovunque nel mondo.
-una di efficienza, rendere usabile un sistema implica anche una nuova organizzazione dello stesso con orari cadenzati, nuovo materiale rotabile, nuovi dispositivi di controllo del traffico, nuovi dispositivi di comunicazione al pubblico sui treni e nelle stazioni.
A questo si deve affiancare un training ai dipendenti che devono essere responsabilizzati ma anche premiati se si distinguono per gentilezza ed efficienza.

Non è fantascienza, in tutta Europa succede già.

Semplicemente sarebbe più attrattivo

metrosur, 08/07/2009 11.29:

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A questo si deve affiancare un training ai dipendenti che devono essere responsabilizzati ma anche premiati se si distinguono per gentilezza ed efficienza.

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Hai letto questa barzelletta sulla settimana enigmistica???

Come dicevo questo succede già in tutta Europa. Perché non dobbiamo lavorare affinché succeda anche da noi? In ogni modo a parte rari casi, i controllori con cui ho avuto a che fare negli ultimi anni sono sempre stati gentili, specialmente quelli neo-assunti e in specialmodo le ragazze. In ogni caso bisogna prenderli dal verso giusto, troppa gente si sfoga con loro per colpe di cui non hanno nessuna responsabilità, ma siamo