Paolo S., 09/04/2011 22.00:
Io ti posso portare la mia esperienza. Pregare non mi da sollievo se ho un problema, lo faccio da anni, ma non mi serve a nulla.
Le preghiere non funzionano come un calcolo matematico.
Preghiera = sollievo.
La preghiera dà serenità e aiuta quando si è spiritualmente disposti in questa prospettiva.
Pregare con l'aspettativa di ricevere qualcosa in cambio, pretendendo di stare meglio a tutti i costi o pensando che si stia recitando una formula magica che porterà senza dubbio a risultati pratici, non serve a nulla.
La preghiera deve essere un desiderio. Nel momento in cui si decide di avvicinarsi a Dio senza aspettarsi nulla, con la sola consapevolezza di essere bisognosi di aiuto non in quanto persone sfortunate o maledette, ma in quanto esseri umani che hanno limiti e da soli non ce la possono fare. Allora Dio si manifesta attraverso le persone che ci circondano, un amico inaspettato che offre il suo aiuto, uno sconosciuto che ci dice proprio la parola che stavamo aspettando o, perché no, un utente trovato su internet che è li nel posto giusto al momento giusto.
Non mi riferisco a te, Paolo, in particolare.
Ma è comune di molte persone pretendere che pregando si debba ottenere per forza qualcosa, e se quel qualcosa non si ottiene vuol dire o che Dio non esiste o che è un bambino antipatico che ama giocare con gli uomini a piacimento. Queste persone, in genere, non si domandano il perché di ciò che accade loro. Non accettano la sofferenza o non la affrontano, non si comportano umilmente ma si arrabbiano.
Persone come Emanuela, che hanno patito grandi sofferenze sia fisiche che morali e pongono in Dio tutta la fiducia che possono, sono il chiaro esempio di come la fede vada al di la della concezione umana di sofferenza, di pretesa, di aspettativa.
La fede non ha nulla di terreno, e così è la preghiera.
E invece la maggior parte delle persone che soffrono danno ad altri la colpa, si estraniano da ogni responsabilità e se Dio fa loro qualche dono, o non lo riconoscono, o danno merito al caso, o addirittura lo concepiscono come atto dovuto, come se si meritassero chissà quale favore da Dio.
Pregare è assolutamente inutile, se lo si fa con arroganza.