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Io personalmente credo che internet possa essere un buono strumento di evangelizzazione se usato nel modo corretto. E' anche uno strumento che solitamente usiamo per confrontarci con altre persone, con altri credenti, vedere quello che succede in altre chiese e denominazioni. L'importante è usarlo e non farsi usare... Cerchiamo quei siti che ci permettono di scaricare video di culti, audio di predicazioni e musicali, e senza accorgersene molte sere vengono passate dalavanti al pc. Ormai è tardi per andare in chiesa. E così si continua a rimanere davanti a quel video. Siamo da soli... quai al solo! Sappiamo per certo che iinternet non può sostituire la comunione della chiesa,il culto, gli incontri speciali, gli studi comunitari. Il salmista dirà... "Ecco, quant'è buono e quant'è piacevole che i fratelli dimorino assieme! E' come l'olio squisito... è come la rugiada dell'Hermon" (Salmo 133)
La piacevolenza e la bontà che provengono dalla comunione con la Chiesa, sono fondamentali per mantenere vivo il sentimento del donarsi l'un l'altro per l'edificazione comune.
L'olio che viene sparso è il segno della consacrazione e della potenza dello Spirito Santo che si manifesta in coloro che hanno deciso di servirlo totalmente.
La rugiada, rappresenta la ricchezza, la freschezza della rivelazione della Parola, che riceviamo quando desideriamo stare con la CHiesa alla presenza di Dio.
Chat, blog, social network,, ecc. per condividere con altri i propri pensieri, desideri, paure, gioie ambizioni..., modi diversi di comunicare e socializzare. Questo modi di comunicare spesso diventa molto impersonale, chiunque può prendere il posto di un altro senza apparire, chiunque può dire senza mostrare i veri sentimenti che sono nel suo cuore.
Dobbiamo imparare a restare uno affianco all'altro, a sopportare l'altro ad accettare l'altro. Gesù dice: "Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri" (Giovanni 13:34)
Come ho detto inizialmente, qualcuno usa questo modo di comunicare per evangelizzare. Anche se può essere un'occasione, non deve essere una sostituzione della propria partecipazione all'opera della Chiesa. "Ogni cosa mi è lecita, ma non ogni cosa è utile. Ogni cosa mi è lecita, ma io non mi lascerò dominare da cosa alcuna" (1 Corinzi 6:12) |