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Perchè pregate?

Ultimo Aggiornamento: 28/08/2011 14:30
20/08/2011 16:03
 
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Ciao cari amici, non vi abbandono, anche se scrivo poco.
Vi espongo un mio dubbio...."perchè prego?"cioè nel vero senso della domanda: Realmente, nel mio cuore, "perchè prego?"
La domanda mi nasce per questo motivo: qualcuno conosce la mia storia....dopo un aborto terapeutico di due anni fà sono ancora alla ricerca di un figlio che non arriva.
In questi due anni mi sono molto avvicinata a Dio (non che prima non lo fossi), ma ho cercato di capire "perchè" mi aveva mandato una prova così grande.
Ora mi ritrovo a pregare tutti i giorni il rosario, seguo e partecipo attivamente alla messa e ho fatto diverse opere di carità....sono sicuramente una persona migliore; Ma quando ogni mese, inevitabilmente verifico che non sono incinta, mi scoraggio, sono delusa, demoralizzata e "arrabbiata". E di questo non sono assolutamente contenta perchè mi chiedo :"ma io prego solo per ottenere quello che voglio?"....e quando non lo ottengo "cado" clamorosamente nello sconforto.
Eppure ho tantissimi motivi per essere felice, ho una bella famiglia, altri due figli meravigliosi per cui ringrazio Dio ogni istante....e poi con tutta la sofferenza che c'è al mondo, cosa chiedo di più?????

Spero di essermi spiegata nel mio dubbio e di trovare conforto nelle vostre risposte.

Io penso di pregare sperando che Dio mi ispiri nel cuore per capire qual'è la strada giusta....però spesso mi rendo conto di quanto io sia debole e aver tanto cammino spirituale da fare.....

Grazie di avermi letta......vi [SM=x58970] tutti
crisspi
21/08/2011 15:13
 
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Da quanto leggo tu preghi perchè hai bisogno di qualcosa e senti che da sola non riesci a risolvere la situazione.
Insomma, stai pregando perchè sei "nel momento del bisogno", a meno che tu già prima di due anni fa non pregassi costantemente ed allora sarebbe un altro discorso.
Io quando sono in una situazione come la tua ho molta difficoltà a pregare, perchè mi sento un'ipocrita, nel senso che mi sembra di ricorrere a Dio solo nel momento del bisogno.
Naturalmente nelle mie parole non c'è nessun giudizio negativo nei tuoi confronti, anzi, beata te che riesci a pregare, hai sicuramente un rapporto con Dio migliore del mio. Buona fortuna Crisspi.
[Modificato da Paolo S. 21/08/2011 15:13]
21/08/2011 15:32
 
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Re:
Paolo S., 21/08/2011 15.13:

Da quanto leggo tu preghi perchè hai bisogno di qualcosa e senti che da sola non riesci a risolvere la situazione.
Insomma, stai pregando perchè sei "nel momento del bisogno", a meno che tu già prima di due anni fa non pregassi costantemente ed allora sarebbe un altro discorso.
Io quando sono in una situazione come la tua ho molta difficoltà a pregare, perchè mi sento un'ipocrita, nel senso che mi sembra di ricorrere a Dio solo nel momento del bisogno.
Naturalmente nelle mie parole non c'è nessun giudizio negativo nei tuoi confronti, anzi, beata te che riesci a pregare, hai sicuramente un rapporto con Dio migliore del mio. Buona fortuna Crisspi.




Caro Paolo,
no, io no prego solo da due anni....ho avuto la fortuna di avere il dono della fede molto giovane e ho l'ho sempre mantenuta viva. Ho sempre pregato, sono sempre andata a messa, Gesù è stata una costante nella mia vita. Forse quando sono nati i bimbi ho saltato qualche messa ma niente di più. Certo, in questi due anni la mia fede si è rafforzata perchè mi son sentita "messa alla prova".
Grazie comunque della tua risposta; tu non sei di certo ipocrita, sei solo "umano" come tutti noi.
cri [SM=x63063]
21/08/2011 15:35
 
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Se hai sempre pregato, allora non ti preoccupare, il Signore vede che tu sei sempre stata fedele. Non ti preoccupare.
21/08/2011 15:43
 
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Re:
Paolo S., 21/08/2011 15.35:

Se hai sempre pregato, allora non ti preoccupare, il Signore vede che tu sei sempre stata fedele. Non ti preoccupare.



vedi, è proprio questo il punto.....non è automatico....PREGHI=OTTIENI.
Cioè, effettivamente Dio dice così....ma in realtà il mondo è pieno di contraddizioni e di sofferenze senza motivo apparente....c'è chi ottiene "la grazia" e chi no....come mai? magari quello che non la ottiene è più meritevole dell'altro (secondo il giudizio comune) eppure....
io nonostante questo, credo fermamente che Dio ESISTA e se non capiamo certi meccanismi è perchè la nostra mente umana non può arrivarci.
Vorrei solo riuscire a trovare la serenità, attraverso la preghiera, anche se non ottengo quello che voglio....è questo per me il difficile!
ciao ciao


21/08/2011 15:52
 
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Il mio "Non ti preoccupare" non voleva significare che otterrai quello che chiedi, ma è semplicemente la risposta alla tua domanda: "Ma io prego solo per ottenere quello che voglio?".
La risposta è quindi, non preoccuparti, tu non preghi solo per ottenere quello che vuoi.
P.s. : ti mando un messagio privato ora, leggilo, per favore.
[Modificato da Paolo S. 21/08/2011 15:53]
21/08/2011 16:05
 
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Re:
Paolo S., 21/08/2011 15.52:

Il mio "Non ti preoccupare" non voleva significare che otterrai quello che chiedi, ma è semplicemente la risposta alla tua domanda: "Ma io prego solo per ottenere quello che voglio?".
La risposta è quindi, non preoccuparti, tu non preghi solo per ottenere quello che vuoi.
P.s. : ti mando un messagio privato ora, leggilo, per favore.



.....fatto.....

21/08/2011 16:07
 
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Re: Re:
crisspi, 21/08/2011 15.43:



vedi, è proprio questo il punto.....non è automatico....PREGHI=OTTIENI.
Cioè, effettivamente Dio dice così....ma in realtà il mondo è pieno di contraddizioni e di sofferenze senza motivo apparente....c'è chi ottiene "la grazia" e chi no....come mai? magari quello che non la ottiene è più meritevole dell'altro (secondo il giudizio comune) eppure....
io nonostante questo, credo fermamente che Dio ESISTA e se non capiamo certi meccanismi è perchè la nostra mente umana non può arrivarci.
Vorrei solo riuscire a trovare la serenità, attraverso la preghiera, anche se non ottengo quello che voglio....è questo per me il difficile!
ciao ciao






Resto dell'idea che il solo pregare non sia di per sé sufficiente se non segue l'applicazione pratica nella vita di tutti i giorni.

Mi spiego meglio: entrare in una Chiesa e sedersi a pregare è un atto profondamente intimo e personale, e dovrebbe essere un dialogo con Dio e come tutte le forme di comunicazione trasmette anche qualcosa, che poi va vissuto nella pratica.

Credo, quindi, che se cerchi la serenità nella preghiera occorranno due elementi: anzitutto il cieco affidamento a Dio, inteso come fiducia. Il secondo è lo sforzo (spesso non facile) di compiere opere e azioni che diano un seguito alla preghiera stessa.
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25 Nov 2008
Thank you for writing, Andrea. It's good that I know this - so my gratitude !


I feel the same as you do, I think ! It's a serious error.

I will see what I can find out about this ... I'm sure these people are not contractually allowed to do this.

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Bri

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22/08/2011 10:43
 
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Cara Crisspi, sono felice di leggerti! [SM=g6500]

Per quanto riguarda la preghiera, come tu stessa hai detto non vige la regola matematica "pregare = ottenere". E non sempre se non si ottiene ciò che si vuole è perchè non lo si è meritato. Credo sia un modo un po' superficiale di vedere le cose.
E' bene ricordare che Dio vuole sempre il nostro bene, e Lui vede molto più in la di quanto noi riusciamo.
I motivi per cui non si ottiene una grazia possono essere infiniti. Tu portavi l'esempio delle guarigioni ed è perfetto! Perchè ci sono persone, magari a parità di fede, che guariscono da una grave malattia e altre invece ne muoiono, o comunque se la tengono per tutta la vita? Non è solo una questione di meritocrazia ma anche una prova.
Siamo tutti diversi! Può essere che una persona abbia una forza di spirito tale da riuscire a sopportare il male fisico maggiormente (perchè Gesù tiene sempre conto delle nostre capacità!) e magari fornire altri doni al posto della guarigione. Può essere che attraverso la malattia una persona capisca determinate cose, o si converta, o accresca la fede in un modo che da sana non avrebbe potuto. Insomma i motivi sono innumerevoli e noi, umanamente, spesso fatichiamo a capirli. Ma il più grande miracolo che esiste è la conversione e la salvezza, e se è necessario soffrire per arrivarci, Dio permette che si soffra. Ovviamente a nessuno piace star male, sia fisicamente che spiritualmente, quindi chiedere, attraverso la preghiera, che la propria situazione venga migliorata è assolutamente giusto!

Nel tuo caso specifico, crisspi, posso solo consigliarti di provare ad accettare l'idea di non avere più figli. Non fraintendermi, non voglio dire che non ne avrai o che non devi chiederlo, ma recentemente ho incontrato molte persone che hanno ricevuto grandi grazie e che hanno una fede saldissima, che attraverso le loro testimonianze mi hanno fatto capire una cosa: il passo più grande è affidarsi totalmente a Dio. Queste persone hanno imparato a dire "Dio, sia fatta la tua volontà, e io la accetterò, qualunque essa sia". Da quel momento, accettato questo fatto, oltre a cambiare spiritualmente, queste persone hanno ricevuto straordinari doni, anche la guarigione a volte, perchè hanno detto semplicemente "Dio, io vorrei guarire, ma se tu non lo ritieni opportuno io lo accetterò comunque".
Apparentemente può sembrare la stessa cosa, ma in realtà fa molta differenza! Da un lato c'è la pretesa (e qui parlo in via generale, non di te nello specifico), e dall'altro l'idea di accettare ciò che accade e apprezzare ciò eventualmente viene donato. In questo modo tutto è un dono, perchè non ci si aspettava nulla e si ha comunque ricevuto tanto!
Non è facile ragionare in questo modo, ma io credo che se si riesce ad avere una fede così, si ottiene la pace e la felicità.

Scusa se mi sono dilungata un po' troppo ma mi piace molto discutere d i queste cose [SM=g6898]

22/08/2011 14:26
 
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infatti cari amici
mi rendo conto che per me il difficile sia proprio questo: affidarmi totalmente a Dio e dire, veramente, "sia fatta la tua volontà". Sono sicura che se riuscissi a fare questo starei meglio...invece continuo a "chiedere" anche se sò che comunque sarà fatta la SUA VOLONTA', non la mia!
Capisco benissimo ciò che dici Sofi; tanto è vero che tantissime persone quando si "rassegnano", magari ottengono quello che volevano, oppure ottengono la pace dello spirito.
Ha ragione anche lasthorizon: bisogna affidarsi ciecamente a Dio....il che sembra facile farlo, ma in realtà è la nostra volontà umana che prevale, la nostra testa che "ragiona" con la razionalità, non con il cuore.
Grazie delle vostre risposte
Vi abbraccio tutti
22/08/2011 14:32
 
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Re: infatti cari amici
crisspi, 22/08/2011 14.26:

mi rendo conto che per me il difficile sia proprio questo: affidarmi totalmente a Dio e dire, veramente, "sia fatta la tua volontà". Sono sicura che se riuscissi a fare questo starei meglio...invece continuo a "chiedere" anche se sò che comunque sarà fatta la SUA VOLONTA', non la mia!
Capisco benissimo ciò che dici Sofi; tanto è vero che tantissime persone quando si "rassegnano", magari ottengono quello che volevano, oppure ottengono la pace dello spirito.
Ha ragione anche lasthorizon: bisogna affidarsi ciecamente a Dio....il che sembra facile farlo, ma in realtà è la nostra volontà umana che prevale, la nostra testa che "ragiona" con la razionalità, non con il cuore.
Grazie delle vostre risposte
Vi abbraccio tutti




Sai credo che la difficoltà di cui parli (e di cui parlo io) dipenda anche dalla questione rispetto alla quale ci si affida.

se si tratta di un aspetto "materiale" (difficoltà sul lavoro, salute, ecc) penso sia più semplice invocare l'aiuto di Dio e, al limite, accettarne la volontà.

Molto più complesso invece quando ci si rivolge al Signore per cose che riguardano anche terzi (amore, amicizia, famiglia), perchè ci scontriamo sempre con le azioni degli altri. Voglio dire che diventa complicato accettare, ad esempio, che una storia finisca per volontà di Dio e non per cattiveria (o incompresione) altrui. Allo stesso modo diventa intollerabile una problematica in famiglia o con un amico e spesso non basta dire "sia fatta la Sua volontà". Del resto siamo esseri liberi, per cui facciamo e riceviamo il male forse anche al di là della volonta di Dio.

Lo so, è un discorso un pò confuso ma del resto è dalle matasse che emerge il filo buono. [SM=g6898]
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22/08/2011 15:36
 
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Alle volte noi incolpiamo Dio ingiustamente e arriviamo a prendercela con Lui perchè lo riteniamo il responsabile della nostra infelicità. In realtà, dovremmo scoprire dentro noi stessi cos'è che non va. Ci sono persone che vivono in situazioni di vita disastrose e sono serene e altre che invece, pur avendo tutto ciò che serve per poter vivere bene, sono infelici e tristi. Cosa c'entra Dio ? Dio è sempre tanto buono e non vuole il male di nessuno ma talvolta permette le nostre cadute perchè sa che attraverso la sofferenza che ne deriverà, l'anima ne potrà uscire più forte e con una fede più vera.

La fede vera non si basa solo sul credere che Dio esiste ma soprattutto sull'accettazione della Sua volontà, questa è la cosa più importante e la strada più sicura che porta alla salvezza. Non bisogna mai dimenticare qual è il fine della nostra vita. Non è sempre facile accettare la volontà di Dio, specie quando non coincide con i nostri desideri ma è il modo ligliore per trovare la pace interiore.

Cara Crisspi forse tu non riesci a godere appieno delle gioie che i tuoi figli e tuo marito ti sanno dare perchè vorresti di più e per questo non ti senti appagata, ma credi, hai già molto.

Sono convinta che nella vita si debba essere contenti di quello che si ha perchè c'è sempre chi soffre di più e chi ha meno di noi. Prova ad accettare la croce che Dio al momento ti fa portare, non è detto che tu non debba più avere figli ma lascia che a deciderlo sia il Signore e allora ti sentirai contenta anche nella sofferenza. Sono sicura che se provi a fidarti veramente di Dio, a pensare cioè che sta agendo per il tuo bene anche se per ora ti è difficile comprenderlo, ritroverai la pace nel tuo cuore. Gesù ti ama tanto e sà cosa è meglio per te e la tua famiglia. Goditi i tuoi due figli e non pensare più al passato!
ti abbraccio forte!
[Modificato da Conny1810 22/08/2011 20:45]
22/08/2011 21:09
 
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Re:
Conny1810, 22/08/2011 15.36:

Alle volte noi incolpiamo Dio ingiustamente e arriviamo a prendercela con Lui perchè lo riteniamo il responsabile della nostra infelicità. In realtà, dovremmo scoprire dentro noi stessi cos'è che non va. Ci sono persone che vivono in situazioni di vita disastrose e sono serene e altre che invece, pur avendo tutto ciò che serve per poter vivere bene, sono infelici e tristi. Cosa c'entra Dio ? Dio è sempre tanto buono e non vuole il male di nessuno ma talvolta permette le nostre cadute perchè sa che attraverso la sofferenza che ne deriverà, l'anima ne potrà uscire più forte e con una fede più vera.

La fede vera non si basa solo sul credere che Dio esiste ma soprattutto sull'accettazione della Sua volontà, questa è la cosa più importante e la strada più sicura che porta alla salvezza. Non bisogna mai dimenticare qual è il fine della nostra vita. Non è sempre facile accettare la volontà di Dio, specie quando non coincide con i nostri desideri ma è il modo ligliore per trovare la pace interiore.

Cara Crisspi forse tu non riesci a godere appieno delle gioie che i tuoi figli e tuo marito ti sanno dare perchè vorresti di più e per questo non ti senti appagata, ma credi, hai già molto.

Sono convinta che nella vita si debba essere contenti di quello che si ha perchè c'è sempre chi soffre di più e chi ha meno di noi. Prova ad accettare la croce che Dio al momento ti fa portare, non è detto che tu non debba più avere figli ma lascia che a deciderlo sia il Signore e allora ti sentirai contenta anche nella sofferenza. Sono sicura che se provi a fidarti veramente di Dio, a pensare cioè che sta agendo per il tuo bene anche se per ora ti è difficile comprenderlo, ritroverai la pace nel tuo cuore. Gesù ti ama tanto e sà cosa è meglio per te e la tua famiglia. Goditi i tuoi due figli e non pensare più al passato!
ti abbraccio forte!



Cara Conny, aspettavo la tua risposta!
Come sempre hai centrato il problema.

Io mi rendo conto di essere fortunata ed avere già tantissimo. Ed è proprio questo che mi tormenta: l'esperienza dell'aborto terapeutico mi ha molto segnata e forse, sentendomi in colpa, penso ad una sorta di punizione, espiando in questo modo con la mia sofferenza.
E' vero i miei due figli sono già il mio miracolo....ringrazio il Signore di avermi dato questa prova al TERZO figlio(mi rendo conto che c'è chi non ne riesce ad avere neanche uno, E MI DICO "ma cosa vuoi di più?").

E' che io ho sempre sognato una famiglia numerosa e felice (sono figlia unica di genitori divorziati con molte sofferenze) e quindi quei figli che non ho mi sembrano "completare" il mio sogno...
Spero di non sembrare esosa, a chi legge, infatti quella famiglia serena, per ora ce l'ho, ed è già TUTTO.

Dalle vostre risposte mi sono chiarita una cosa molto importante: che DEVO affidarmi CIECAMENTE a Dio, credere che Lui voglia il mio bene e al momento giusto mi darà serenità. QUesto è il mio compito per il futuro prossimo....prometto di impegnarmi!
grazie AMICI MIEI...

[SM=x58968] [SM=x58970]
24/08/2011 18:47
 
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cara crisspi, non soffermarti sui sensi di colpa perchè ti distolgono da Dio per cui preghi male e perdi i momenti belli che la vita ti offre. Quando il pensiero arriva, tu offri subito a Gesù il tormento che hai nel cuore e lascia a Lui il compito di portare il peso di quel che è successo.
Il sacerdote ti ha assolta e questo significa che Gesù ha perdonato tutto e se ti ha perdonata Lui, tu devi perdonare te stessa. non c'è peccato al mondo per quanto grave, che Dio non cancelli con la sua misericordia e, se vuoi dare dispiacere a Gesù, basta che che dubiti di questo. Tu credi che Lui ti voglia punire e per questo il figlio che desideri non arriva, può essere invece che tu al momento non sia nelle condizioni fisiche o mentali per poterlo accogliere. Noi non possiamo sapere i progetti di Dio su di noi ma possiamo avere la certezza del suo amore e della sua bontà e per questo accettare tutto dalle sue mani.
Mi raccomando cerca di essere serena che Gesù ti ama tanto tanto!
25/08/2011 16:13
 
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Re:
Conny1810, 24/08/2011 18.47:

cara crisspi, non soffermarti sui sensi di colpa perchè ti distolgono da Dio per cui preghi male e perdi i momenti belli che la vita ti offre. Quando il pensiero arriva, tu offri subito a Gesù il tormento che hai nel cuore e lascia a Lui il compito di portare il peso di quel che è successo.
Il sacerdote ti ha assolta e questo significa che Gesù ha perdonato tutto e se ti ha perdonata Lui, tu devi perdonare te stessa. non c'è peccato al mondo per quanto grave, che Dio non cancelli con la sua misericordia e, se vuoi dare dispiacere a Gesù, basta che che dubiti di questo. Tu credi che Lui ti voglia punire e per questo il figlio che desideri non arriva, può essere invece che tu al momento non sia nelle condizioni fisiche o mentali per poterlo accogliere. Noi non possiamo sapere i progetti di Dio su di noi ma possiamo avere la certezza del suo amore e della sua bontà e per questo accettare tutto dalle sue mani.
Mi raccomando cerca di essere serena che Gesù ti ama tanto tanto!




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25/08/2011 18:56
 
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27/08/2011 12:52
 
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Crisspi, mi dispiace per questa difficoltà che stai vivendo. Purtroppo non sempre le nostre richieste ricevono un' immediata risposta da parte di Dio, però sappi che le tue preghiere sono ascoltate dal tuo Padre celeste. Se hai letto qualche storia nella Bibbia ti sarai accorta di non essere stata l'unica donna ad aver affrontato questo tipo di prove.
Nel primo capitolo del Vangelo di Luca troviamo una situazione molto simile. Il sacerdote Zaccaria non aveva figli. Sua moglie, Elisabetta, era sterile per natura. Il desiderio di una discendenza era fortemente sentito, specialmente dal marito il quale elevava costantemente preghiere a Dio per il capovolgimento della situazione. Ed un giorno, nell'esercizio del suo ministerio, nel tempio, apparve a Zaccaria un angelo del Signore, il quale, dopo avergli confermato che le sue preghiere erano state ascoltate da Dio, dichiarò che Elisabetta avrebbe partorito un figlio, da chiamarsi Giovanni. Si trattava forse di una immaginazione esasperata dal desiderio?
Il tormento di quei coniugi si sarebbe trasformato in gioia: un miracolo! Zaccaria ed Elisabetta erano ormai vecchi, ma la potenza di Dio, quando è Dio, non conosce ostacoli, tranne quello della mancanza di fede. I due coniugi, fisicamente riabilitati, com'era accaduto secoli prima ad Abraamo e a sua moglie Sara, si unirono e ne nacque Giovanni, il battezzatore. Ormai il parentado, la gente e gli stessi marito e moglie disperavano che un simile prodigio potesse verificarsi.
Anche l'insistente preghiera di Zaccaria deve aver assunto il tono di un lamento, più che di una viva speranza. Il pensiero comune era probabilmente: " NON C'é PIU NULLA DA FARE". Ma Dio trasformò la sterilità in fertilità. Lo fece andando, in un certo modo, contro natura, Lui che della natura è il Creatore! Pertanto risultò che "ogni cosa è possibile a chi crede", nonostante le più logiche circostanze portino a dubitare (Luca 18:27)
Se si pensa che Dio sia intervenuto, nel caso di Giovanni Battista, solo per farne un suo specifico collaboratore nel piano di redenzione del mondo, non dimenticare che, come cristiani, siamo tutti il prodotto di una rigenerazione spirituale, cioè nati da Dio e in grado di dimostrarlo. Inoltre la testimonianza di questo miracolo può e deve estendersi a chiunque pone in Dio le proprie speranze, fino a toccare anche coloro che dichiarano: " NON C'é PIU NULLA DA FARE".
Ricordiamoci comunque che c'è una sterilità più grave... quella spirituale. Questo tipo di sterilità e le antiche certezze di certe tradizioni religiose, come la sterilità materiale, possono essere vinte: Dio ne sarà l'autore! Per fede, senza che sia necessaria un'angelica apparizione. Dio ti benedica... fammi sapere quando arriverà questa creatura di Dio. [SM=x58971]
28/08/2011 14:30
 
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Re:
FiglioDiDio, 27/08/2011 12.52:

Crisspi, mi dispiace per questa difficoltà che stai vivendo. Purtroppo non sempre le nostre richieste ricevono un' immediata risposta da parte di Dio, però sappi che le tue preghiere sono ascoltate dal tuo Padre celeste. Se hai letto qualche storia nella Bibbia ti sarai accorta di non essere stata l'unica donna ad aver affrontato questo tipo di prove.
Nel primo capitolo del Vangelo di Luca troviamo una situazione molto simile. Il sacerdote Zaccaria non aveva figli. Sua moglie, Elisabetta, era sterile per natura. Il desiderio di una discendenza era fortemente sentito, specialmente dal marito il quale elevava costantemente preghiere a Dio per il capovolgimento della situazione. Ed un giorno, nell'esercizio del suo ministerio, nel tempio, apparve a Zaccaria un angelo del Signore, il quale, dopo avergli confermato che le sue preghiere erano state ascoltate da Dio, dichiarò che Elisabetta avrebbe partorito un figlio, da chiamarsi Giovanni. Si trattava forse di una immaginazione esasperata dal desiderio?
Il tormento di quei coniugi si sarebbe trasformato in gioia: un miracolo! Zaccaria ed Elisabetta erano ormai vecchi, ma la potenza di Dio, quando è Dio, non conosce ostacoli, tranne quello della mancanza di fede. I due coniugi, fisicamente riabilitati, com'era accaduto secoli prima ad Abraamo e a sua moglie Sara, si unirono e ne nacque Giovanni, il battezzatore. Ormai il parentado, la gente e gli stessi marito e moglie disperavano che un simile prodigio potesse verificarsi.
Anche l'insistente preghiera di Zaccaria deve aver assunto il tono di un lamento, più che di una viva speranza. Il pensiero comune era probabilmente: " NON C'é PIU NULLA DA FARE". Ma Dio trasformò la sterilità in fertilità. Lo fece andando, in un certo modo, contro natura, Lui che della natura è il Creatore! Pertanto risultò che "ogni cosa è possibile a chi crede", nonostante le più logiche circostanze portino a dubitare (Luca 18:27)
Se si pensa che Dio sia intervenuto, nel caso di Giovanni Battista, solo per farne un suo specifico collaboratore nel piano di redenzione del mondo, non dimenticare che, come cristiani, siamo tutti il prodotto di una rigenerazione spirituale, cioè nati da Dio e in grado di dimostrarlo. Inoltre la testimonianza di questo miracolo può e deve estendersi a chiunque pone in Dio le proprie speranze, fino a toccare anche coloro che dichiarano: " NON C'é PIU NULLA DA FARE".
Ricordiamoci comunque che c'è una sterilità più grave... quella spirituale. Questo tipo di sterilità e le antiche certezze di certe tradizioni religiose, come la sterilità materiale, possono essere vinte: Dio ne sarà l'autore! Per fede, senza che sia necessaria un'angelica apparizione. Dio ti benedica... fammi sapere quando arriverà questa creatura di Dio. [SM=x58971]



Grazie, mi hai scritto delle parole bellissime e andrò a rileggere quella pagina del Vangelo così vicina alla mia situazione.
Anch'io penso che nulla sia impossibile a Dio, è per questo che continuo a sperare.
Vi terrò informati......... [SM=x58968]


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Se il tuo cuore è ansioso di fare qualcosa per i fratelli e desideri entrare in questo mondo di luce,  puoi supplicare con ardore il Signore. La preghiera è una delle più alte forme di carità. Se poi cerchi altri meravigliosi fratelli che possono unirsi a te nella preghiera in un cuore solo, allora visita il sito del Monastero Invisibile di carità e fratellanza. Lì troverai una famiglia disposta ad accoglierti a braccia aperte...


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