[G]Come iniziare a credere in Dio[/G]

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worry
lunedì 15 dicembre 2008 17:56
L'inizio del cammino spirituale
DA DOVE INIZIA IL CAMMINO SPIRITUALE 


La fede è un atto di volontà per mezzo del quale si crede in ciò che Gesù ha rivelato e reso credibile con la sua vita. Da questo possiamo ricavarne una verità importante: sono io che decido di credere, è la mia volontà che conta, molto più di qualsiasi insegnamento. Gli impulsi dall'esterno, le testimonianze, l'esempio di altre persone, sono continui stimoli che il Signore ci manda per farci avvicinare a lui, ma la scelta è sempre e solo personale.
Tuttavia è altrettanto vero che il più delle volte, anche chi desidera avvicinarsi a Dio, non sa da che parte cominciare o a chi rivolgersi. Pensare in termini spirituali diventa sempre più difficile perché il mondo esterno spinge in tutt'altra direzione, rinnegando o addirittura discriminando qualsiasi cosa possa avere origine soprannaturale. Perché mai si dovrebbe cercare di scoprire se Dio esiste, se Dio è buono? Questa curiosità, questa urgenza di indagare sull'esistenza di Dio spesso sorge perché in realtà le cose materiali che tanto cerchiamo non riescono a darci quello che davvero vorremmo: la felicità, la pace. E la nostra anima, che ha costante bisogno di nutrimento, brama così tanto la pace interiore che il suo grido diviene insopportabile. La risposta è nella fede. Avere fede significa amare Dio e per amarlo occorre conoscerlo. Ecco da dove parte il cammino spirutuale: dalla conoscenza di Dio. Chiunque avverta questa fame di verità e voglia incamminarsi, dovrà iniziare, un piccolo passo alla volta, a conoscere Dio. Santa Teresa diceva "Dio non è amato perché non è conosciuto." Nei salmi troviamo in continuazione invocazioni allo Spirito Santo perché esso illumini le menti e le apra alla conoscenza di Dio: O mio Dio, rischiara le mie tenebre (Sal 17,29); Aprimi gli occhi (Sal 118,18); Manda la tua verità e la tua luce (Sal 42,3).
Quindi, da dove devo partire, che cosa mi occorre per credere in Dio, e soprattutto: perché dovrei credere in Dio? 

Cerchiamo di rispondere a queste domande un punto per volta, con l'aiuto dei Santi.


Da dove partire? Che cosa mi occorre?

Volontà: la prima cosa essenziale per iniziare un cammino è la ferma volontà di percorrerlo. Il lavoro e gli impegni quotidiani spesso non lasciano spazio alla riflessione, e un iniziale slancio di fervore può essere facilmente sopito dalla stanchezza. Ecco che allora la volontà e la fermezza ci vengono in aiuto e ci consentono di superare anche quei piccoli ostacoli che per pigrizia o per i tanti impegni quotidiani pensiamo di non poter superare. Diceva Sant'Agostino "La fede consiste nella volontà di chi crede". Per alimentare la volontà ricorriamo alla preghiera, chiediamo a Dio che ci dia forza. Ribadisce Sant'Alfonso Maria de Liguori: "Per farsi santi è necessario aver desiderio di farsi santi: desiderio e risoluzione. Alcuni sempre desiderano, ma mai cominciano a metter mano all'opera". Non ci si deve quindi scoraggiare se durante il cammino ci sono ostacoli o momenti di difficoltà. Ciò che conta è riuscire a risollevarsi e con determinazione ripartire senza darsi per vinti. (Per approfondire vedi: La volontà, un aiuto nel cammino spirituale).

Preghiera: a molti non piace l'idea della tradizionale preghiera, ritenendola noiosa e ripetitiva. Eppure è il mezzo che Dio ci ha dato per avvicinarsi a Lui. Nella preghiera Dio ci parla, ci illumina attraverso lo Spirito Santo, ci dona pace. Non si può progredire senza preghiera. La preghiera non è il semplice ripetere frasi a memoria. Per pregare davvero occore aprire il proprio cuore a Dio, meditare sulle parole, concentrarsi con fiducia. A quel punto la preghiera non sarà più una vuota ripetizione, ma sarà vero dialogo. Per cominciare si possono dire tre ave maria al giorno, per poi man mano progredire. Contrariamente a quanto si pensa aumenterà così tanto la gioia che la preghiera diverrà indispensabile. Dice Sant'Agostino:"Nella preghiera avviene la conversione del cuore verso Colui che è sempre pronto a dare se noi siamo in grado di ricevere. Nella conversione poi avviene la purificazione dell'occhio interiore, quando si escludono le cose che si bramavano temporalmente, e ciò affinché la pupilla del cuore possa sopportare la luce semplice che risplende senza tramonto o mutazione; e non solo sopportarla ma anche abitare in essa; e abitarvi non solo senza fastidio ma anche con ineffabile gaudio, nel quale consiste la vita veramente e genuinamente beata."
(Per approfondire vedi: La preghiera, il nutrimento dell'anima).

Amore: amore e conoscenza di Dio sono un tutt'uno. Più lo si ama e più lo si conosce, più lo si conosce e più lo si ama. Il Santo Curato d'Ars teneva molto all'importanza della preghiera e dell'amore: "Figliuoli miei, il vostro cuore è piccolo, ma la preghiera lo dilata e lo rende capace di amare Dio". "L'opera più bella dell'uomo è quella di pregare e amare". "Se voi pregate ed amate, ecco, questa è la felicità dell'uomo sulla terra." Chi ama vuole compiacere l'amato, ecco dunque che amare Dio significa fare la sua volontà, anche quando essa sembra portare sofferenza. Nel suo immenso amore, Dio fa tutto per il nostro bene, per la nostra salvezza. 

Ricordiamo sempre che "Dio non non si stanca mai di perdonare, siamo noi che ci stanchiamo di chiedere perdono" (Papa Francesco). Qualunque sia il nostro peccato, questo non ci impedirà di avvicinarci a Dio se noi abbiamo la volontà di farlo e la forza di chiedere perdono. Dio infatti è sempre in attesa del nostro arrivo e non vede l'ora che ci si rivolga a Lui. Non smettiamo mai questa continua ricerca. Non pretendiamo che le cose ci giungano senza alcuno sforzo. Abbiamo il libero arbitrio per decidere, per scegliere se amare o se non farlo, se incamminarci o meno. Se decidiamo di incamminarci, lasciamoci allora guidare.

Perché dovrei credere in Dio? 
Ancora una volta è Sant'Agostino che ci regala la risposta: "Comprendi dunque, se lo puoi, o anima tanto appesantita da un corpo soggetto alla corruzione e aggravata da pensieri terrestri molteplici e vari; comprendi, se lo puoi, che Dio è Verità. È scritto infatti che Dio è luce (1Gv 1, 5), non la luce che vedono i nostri occhi, ma quella che vede il cuore, quando sente dire: è la Verità". La ricerca della felicità è il nostro obiettivo, ma il mondo e le cose materiali raramente ci regalano sensazioni che vadano al di là della gioia momentanea, subito rimpiazzata da un altro desiderio, un'altra passione, un altro cruccio da soddisfare. Per il corpo è naturale farsi dominare dalle passioni, e queste inevitabilmente tengono incatenati in un luogo dove la vera felicità non c'è. Dio è invece verità, ed è a Dio che l'anima anela per essere libera. 
Dice il Santo Curato d'Ars: "l'uomo è stato creato per il Cielo".
La quotidianità spesso impedisce di riflettere su cosa sia veramente la felicità. Ma arriva sempre un momento in cui l'anima, assopita e stanca, manifesta la sua insoddisfazione. C'è chi la mette a tacere e cerca il benessere nelle cose materiali, chiedendone sempre di più e fabbricandosi una prigione con le proprie mani. Non è facile ascoltare se stessi o ammattere che qualcosa internamente non funziona. È molto più comodo e sbrigativo attribuire la colpa a fattori esterni, al caso o alla sfortuna; e così si perde l'occasione di rinnovare la propria vita e trovare finalmente la pace.
Più difficile, ma enormemente più saggio, è fermarsi e prendersi del tempo per riflettere su cosa proviamo davvero. Le persone sono spesso talmente infelici da pensare che la gioia nemmeno esista, smettendo quindi di cercarla, accontentandosi di cose piccole. Quando si avverte questa insopportabile frustrazione, Dio ci sta già aspettando per rivelarci la Sua realtà, farci provare la vera gioia che si trova solo nella fede. È un richiamo di amore che invita a guardare ben al di là dei propri occhi, oltre il proprio orizzonte.
 
- l'azione dello Spirito Santo
 
- come avvicinarsi a Gesù con la preghiera del cuore

- libri per intraprendere e proseguire il cammino spirituale
Conny1810
giovedì 18 dicembre 2008 09:37
Aver fede nel senso cristiano , vuol dire credere in ciò che non si vede e credere nelle Scritture.

in senso puramente umano, per aver fede bisogna che la persona cui vorrei aprire il mio cuore, si sveli per quello che è in modo che io possa valutarne l'essenza e decidere se fidarmi o meno.

E' necessario perciò che vi sia la conoscenza di quella persona, uno scambio di confidenze e dopo del tempo e verificato attraverso i fatti che quella persona è buona, posso decidere di fidarmi e aprirle il mio cuore.

allo stesso modo per aver fede in Dio dobbiamo prima imparare a conoscerlo e a questa conoscenza si arriva attraverso la lettura delle Scritture. Leggendo si sa quello che è stato rivelato e posso attraverso la mia volontà decidere di fidarmi.

Così nella vita di tutti i giorni quando un problema si presenterà potrò verificare che ciò che Gesù ha insegnato è verità, ad es. quando dice venite a Me voi tutti affaticati e oppressi ci invita a fidarci in modo che il peso del problema non ci schiacci e noi potremo così verificare attraverso la speranza che lui susciterà in noi, che quanto afferma è verità e una sensazione di tranquillità ci invaderà.

Si impara così a poco a poco attraverso l'aiuto concreto che noteremo nella nostra vita, a fidarci e a trovare la serenità sempre, nonostante le prove, e avremo la certezza di essere amati e aiutati da Dio in ogni circostanza perchè il Suo amore ci è stato rivelato e lo abbiamo sperimentato.

per credere perciò non è sufficiente avere la conoscenza di Dio ma poichè Lui è amore e ce lo rivela per attirarci a sè, dobbiamo anche noi decidere di aprire il nostro cuore al Suo amore attraverso la volontà di volerci fidare di Lui, in pratica, la nostra mente adesrisce a quanto è rivelato dalle Scritture e indirizza la volontà a credervi.

Bisogna imparare ad aprire il nostro cuore al Suo amore liberandolo da tutto ciò che toglie la pace per poter accoglierlo e arrivare a credere.

E' una lotta tra la nostra umanità che si basa su conoscenze umane e la nostra parte spirituale che vuole che riponiamo la nostra fiducia solo in Dio, sapendo che a Lui nulla è impossibile.






83pico@live.it
lunedì 19 gennaio 2009 15:58
Anche io sono convinto dell'intima connessione tra amore e Cristianesimo. La Chiesa si rivolge non solo ai cristiani perchè sulla strada dell'amore, secondo la dottrina cristiana, è aperta a tutti la possibilità di salvezza.
Purtroppo a volte è difficile essere amorevoli nel mondo del lavoro, ma anche fuori (a volte addirittura dentro la chiesa), dove ci sono persone che sembrano provare piacere nel fare del male al prossimo.
Conny1810
lunedì 19 gennaio 2009 16:16
come dici bene Pico alle volte è difficile essere amorevoli con coloro con cui dobbiamo avere rapporti, specie se dal loro comportamento scopriamo che non sono buoni. Dobbiamo però riuscire a ringraziare Gesù anche per questo perchè se Lui permette è per far sì che noi ci perfezioniamo nelle virtù.
La santità è propio questa, cercare di migliorare se stessi e come si fa se non abbiamo con chi rapportarci? Per questo Dio pernmette che veniamo "disturbati" dalle persone che siamo obbligati a frequentare...
edesapam
giovedì 12 febbraio 2009 18:25
Eva
Sono una nuova iscritta, sono di Bolzano e mio nome Eva.
Sono felice di stare con Voi, ho grande bisogno di Vs. parole
ho tanto bisogno di consolazione.

Grazie
worry
giovedì 12 febbraio 2009 18:28
Re: Eva
edesapam, 12/02/2009 18.25:

Sono una nuova iscritta, sono di Bolzano e mio nome Eva.
Sono felice di stare con Voi, ho grande bisogno di Vs. parole
ho tanto bisogno di consolazione.

Grazie



Ciao Eva! Sono felicissima che tu ti sia iscritta e spero davvero che questo forum possa aiutarti! Se vuoi lasciare una piccola presentazione scrivi nella cartella di BENVENUTO -CLICCA QUI'

Benvenuta!!!! [SM=x58969] [SM=x58969] [SM=x58969] [SM=x58969] [SM=x58970] [SM=x58970] [SM=x58970] [SM=x58970] [SM=x58970]


Celeste-70
venerdì 7 agosto 2009 15:52
Mi reputo una cristiana-cattolica, ma vorrei partire proprio dal concetto di credere, di sentire una fede piena, di non avere certezze sul reputarsi tale, ma ascoltare il sentire piu' intimo, che resta sempre aperto, per quanto mi riguarda, a domande, a ricerche, al perfezionamento di cio' che definiamo con la parola amore.
Spero di fare esperienza anche attraverso questo forum, dei concetti principali ed essenziali che fanno parte del cammino della vita.
worry
venerdì 7 agosto 2009 17:53
Re:
Celeste-70, 07/08/2009 15.52:

Mi reputo una cristiana-cattolica, ma vorrei partire proprio dal concetto di credere, di sentire una fede piena, di non avere certezze sul reputarsi tale, ma ascoltare il sentire piu' intimo, che resta sempre aperto, per quanto mi riguarda, a domande, a ricerche, al perfezionamento di cio' che definiamo con la parola amore.
Spero di fare esperienza anche attraverso questo forum, dei concetti principali ed essenziali che fanno parte del cammino della vita.



Trovo il tuo punto di vista molto positivo. La fede è un continuo stato di crescita. A volte ci sono degli alti e dei bassi, ma un vero credente non smette mai di credere, perchè arriva alla certezza e alla percezione assoluta di Dio. Questo è uno stadio che credo si raggiunga solo dopo una serie di esperienze e anche, come dici tu, di un processo di perfezionamento interiore che si ottiene anche con la conoscenza.


Celeste-70
sabato 8 agosto 2009 12:20
Si Sofy, il credente non puo' che credere, ed io sento questo mio stato perenne, senza capire in modo razionale da cosa possa dipendere, allo stesso tempo do fede a tutto e niente...in realta' non ho alcuna certezza, se non un mio sentire e le ricerche che possano aiutarmi a non farmi condizionare soltanto dall'istinto, che mi porta naturalmente a credere, ma anche a cosa prestare fede, se tutto e' genuino cio' che impariamo dalla religione, se ci sono civilta' piu' avanzate noi (l'idea non mi sconvolge ne' mi stupisce), che potrebbero,

numero uno prendersi gioco di noi [SM=x58974] per scopi a noi sconosciuti;

seconda opzione fanno parte di un disegno piu' agrande di salvezza che comprenda l'intero creato [SM=x58970] (preferibile dire);
numero tre usano iconografie a noi conosciute per insegnarci e guidarci verso un progresso spirituale prima che materiale... [SM=x1761149]
...e questa la reputerei forse la peggiore.... [SM=g10257]

questi sono i miei punti principali di indagine. Al momento non ho certezze, seguo tuttavia in un certo grado la religione cattolica per sentire personale, e per collegamenti logici con le altre possibilita'
che ho mensionato.

Capisco che e' un discorso che non tutti possono analizzare ed accettare con serenita', spesso si preferisce e si ha bisogno di certezze assolute, cosa che capita sovente anche a me... [SM=g10707]


ciao [SM=x63063]
Celeste-70
sabato 8 agosto 2009 13:08
Ho letto alcuni passaggi di Valtorta, ho avuto la sensazione di una spaccatura...(mi voglio scusare ma e' la mia impressione)
intuizione dello Spirito geniale, e racconti che scaturiscono dalla propria fede, evidentemente senza avere coscienza, lei, di questi due aspetti...

riguardo la nascita dell'anima, dell'anima antica, ricordo che ho avuto un momento, da bambina, in cui ho sentito la certezza di un contatto con Dio antecedente e diverso dal momento terreno.

Ho letto un libro, ma non voglio mensionarlo perche' non ha, almeno al momento, ricevuto nessun riconoscimento ufficiale, di una mistica cattolica, attuale, che parla appunto di anime che fanno delle scelte riguardo Dio, gia' prima del concepimento...

ecco un collegamento con la Valtorta, entrambi parlano di un un creato molto piu' vasto da quello conosciuto...
le indagini non finiscono qui...ehm Watson.... [SM=x58521]

Mentre sulle impressioni a me succede in modo incisivo, mi sta capitando con alcune persone di famiglia perfino, in genere le piu' lontane, o indecise o critiche verso un certo tipo di spiritualita', non soltanto un'invocazione vuota, e quando mi succede non ne sono soddisfatta e benedico queste persone,quando me ne ricordo [SM=g6421], perche' non mi piace provare queste sensazioni e a dire il vero cerco perfino di evitare di incontrarle, non sapendo come comportarmi, perche' mi e' difficile interessarmi davvero a cio' che dicono, parole in genere prive di carita'ma di opportunismo...e mi ci sento a disagio.... [SM=x58986]

ciao per ora e
buon pranzo [SM=x1761149]
Conny1810
sabato 8 agosto 2009 15:03
Re:
Celeste-70, 07/08/2009 15.52:

Mi reputo una cristiana-cattolica, ma vorrei partire proprio dal concetto di credere, di sentire una fede piena, di non avere certezze sul reputarsi tale,




Sai Valentina, è molto bello che tu ti faccia tante domande. Da quanto capisco a te non basta appartenere alla famiglia dei cattolici ma vuoi provare nel tuo intimo la sensazione che ti dia la certezza di essere nel giusto.

Forse non te ne rendi conto ma hai già capito quale è la strada per arrivare a capire, è quella del perfezionamento nell'amore.

Il cammino spirituale che è quello che dobbiamo percorrere per arrivare ad incontrare Gesù, non è altro che un continuo sforzo per perfezionarci nell'amore, (vincendo l'orgoglio e l'egoismo che sono la principale causa della nostra infelicità e un grande impedimento per Gesù che non riesce a farsi sentire), per renderci capaci di amare e provare così,la vera gioia interiore.

worry
venerdì 4 settembre 2009 22:43
Certo hai ragione, ma io penso che ognuno di noi abbia un modo suo per arrivare alla fede. Non esiste una "via standard". Alcuni ci arrivano, come tu hai detto, con la ragione e la conoscenza. Ma la fede è una cosa che tocca l'anima nel suo profondo, che la eleva e che la inebria. E' vero, probabilmente non può esserci fede senza la reale consapevolezza di ciò che essa comporta, ma allo stesso modo non si può avere fede solo per una constatazione razionale. La fede è anche e soprattutto sentimento. Se questo manca, si ottiene poco...




Ghergon
sabato 5 settembre 2009 14:45
Re:
Sofi810, 04/09/2009 22.43:

Certo hai ragione, ma io penso che ognuno di noi abbia un modo suo per arrivare alla fede. Non esiste una "via standard". Alcuni ci arrivano, come tu hai detto, con la ragione e la conoscenza. Ma la fede è una cosa che tocca l'anima nel suo profondo, che la eleva e che la inebria. E' vero, probabilmente non può esserci fede senza la reale consapevolezza di ciò che essa comporta, ma allo stesso modo non si può avere fede solo per una constatazione razionale. La fede è anche e soprattutto sentimento. Se questo manca, si ottiene poco...







Le vie per arrivare alla fede, giusto, sono infinite...anche un appassionato di ufologia (tanto per rimanere in tema con l'altro 3d [SM=g6804] ) una volta introdotto nel fascino del mistero, può poi, continuando la ricerca, capire come stiano le cose sul serio e diventare un grande cattolico...
Tanti di noi hanno ritrovato la fede col tempo, dopo essere vissuti di mondo, nei modi più strani.
La Vergine Maria ti chiama nelle maniere più strane alle volte...ed eccoci qui ad esempio a parlare di fede.
Cmq sopra citavo il magistero che afferma che è di fede che bisogna arrivare a Dio con il ragionamento e solo dopo aprirgli il cuore per servirlo, perchè dobbiamo capire che Gesù è verissimo... per esempio è davvero presente in corpo sangue anima e divinità nell'Eucarestia, nel Tabernacolo...ha calcato le scene della palestina di duemila anni fa...Dio era qui con noi!!!

Sai perchè è importante?
Perchè anche un induista ad esempio potrebbe dirti che ama uno dei suoi tanti falsi dei pagani e magari lo ama di cuore...
Se il metro di misura è solo l'amore allora, sia tu cattolica che lui induista avete ragione, tu non hai possibilità di dirgli "guarda che solo Gesù è vero"! perchè lui ti direbbe come puoi dirlo?
Tu diresti perchè lo amo e lo sento nel cuore!
E lui "anche io lo amo e lo sento in me, ho ragione io"!
Invece il cattolico ha le prove storiche, i miracoli, i documenti e la FERMA ragione deduttiva (vedi le 5 vie di San Tommaso) che provano che Dio esiste... lui no...





worry
sabato 5 settembre 2009 14:56
Re: Re:
Ghergon, 05/09/2009 14.45:



Le vie per arrivare alla fede, giusto, sono infinite...anche un appassionato di ufologia (tanto per rimanere in tema con l'altro 3d [SM=g6804] ) una volta introdotto nel fascino del mistero, può poi, continuando la ricerca, capire come stiano le cose sul serio e diventare un grande cattolico...
Tanti di noi hanno ritrovato la fede col tempo, dopo essere vissuti di mondo, nei modi più strani.
La Vergine Maria ti chiama nelle maniere più strane alle volte...ed eccoci qui ad esempio a parlare di fede.
Cmq sopra citavo il magistero che afferma che è di fede che bisogna arrivare a Dio con il ragionamento e solo dopo aprirgli il cuore per servirlo, perchè dobbiamo capire che Gesù è verissimo... per esempio è davvero presente in corpo sangue anima e divinità nell'Eucarestia, nel Tabernacolo...ha calcato le scene della palestina di duemila anni fa...Dio era qui con noi!!!

Sai perchè è importante?
Perchè anche un induista ad esempio potrebbe dirti che ama uno dei suoi tanti falsi dei pagani e magari lo ama di cuore...
Se il metro di misura è solo l'amore allora, sia tu cattolica che lui induista avete ragione, tu non hai possibilità di dirgli "guarda che solo Gesù è vero"! perchè lui ti direbbe come puoi dirlo?
Tu diresti perchè lo amo e lo sento nel cuore!
E lui "anche io lo amo e lo sento in me, ho ragione io"!
Invece il cattolico ha le prove storiche, i miracoli, i documenti e la FERMA ragione deduttiva (vedi le 5 vie di San Tommaso) che provano che Dio esiste... lui no...









Certo, tu hai perfettamente ragione e non intendevo dire che le tue affermazioni sono sbagliate. Dico solo cha la ragione, a mio avviso, non basta...





Conny1810
sabato 5 settembre 2009 23:05
Re:
Ghergon, 03/09/2009 14.20:

Ciao!
La Fede è un dono.
Non tutti la possono avere.




Questo non è vero perchè se così fosse significherebbe che Dio è ingiusto.
La fede tutti la possono avere purchè lo vogliano. Il primo atto comunque, deve essere di volontà e cioè decidere di voler fidarsi di Dio. Questo, farà in modo che Dio si manifesti nei fatti facendo aumentare così la nostra fede.

La fede, però, non può basarsi solo sul sentimento perchè sarebbe una fede fragile che subirebbe cadute alle prime difficoltà perchè, quello che il nostro cuore prova, dipende anche dal nostro stato d'animo. Mentre, se la fede si basa sulla certezza che quanto Gesù ha insegnato è vero, sarà una fede salda che si rafforzerà sempre di più.

Bisogna avere il desiderio forte di credere, cioè, fare uno sforzo con la mente per indirizzare la volontà a fidarsi di Gesù che è credibile perchè con i fatti ce lo ha dimostrato.
Celeste-70
sabato 19 settembre 2009 08:07
E' anche vero che si sente spesso dire che anche la fede e' un dono...
forse la fede scaturisce da una coscienza che comprende l'esistenza di Dio, grazie ai dono dello Spirito Santo che conducono inevitabilmente ad acquisire la fede. Poi e' una questione personale se vogliamo ascoltare o meno lo Spirito Santo nel corso della vita, oppure rifiutare i Suoi doni.
Conny1810
sabato 19 settembre 2009 09:06
La fede è un dono ma lo diventa nel momento in cui io decido di accettare Dio nella mia vita. Perchè è Lui che amandomi per primo mi offre il Suo amore, sta a me accoglierlo o meno. Quello che non è vero è che non tutti la possono avere perchè vorrebbe dire che Dio ha già stabilito chi si salva e questo, oltre ad essere contrario al fatto che Dio è giusto, andrebbe anche contro alla libertà di scelta che abbiamo, il libero arbitrio.
Celeste-70
sabato 19 settembre 2009 09:47
Infatti, se tutto e' un dono di Dio, perche' da Dio scaturisce ogni bene, in quanto ne e' la Fonte inesauribile, possiamo oltremodo rifiutare i Suoi doni! Non si puo' parlare, per un cattolico almeno, di predestinazione, sarebbe ingiusto, contro la liberta', che e' la facolta' del libero arbitrio.
Conny1810
sabato 19 settembre 2009 10:19
E' per questo che aver fede dipende da noi, dalla nostra volontà di volerci fidare di Dio. Spesso sento dire, da qualcuno che vive una prova, che la saprebbe affontare meglio e con meno sofferenza se Dio gli avesse dato la fede. Queste persone hanno capito l'importanza del fidarsi di Dio ma, non si rendono conto che la fede è una scelta personale. Dobbiamo con bontà aiutare queste persone a capire che la nostra volontà ha un ruolo molto importante nell'acquisire la fede e che a Dio basta questo per correrci incontro e sollevarci da ogni nostro peso. [SM=x1750468] [SM=x58970]
Celeste-70
sabato 19 settembre 2009 12:43
Re:
Conny1810, 19/09/2009 10.19:

Queste persone hanno capito l'importanza del fidarsi di Dio ma, non si rendono conto che la fede è una scelta personale. [SM=x1750468] [SM=x58970]



Questo e' il punto cruciale, che ritrovo molto spesso in persone con una morale in se' in sintonia cmq in larga parte con il messaggio di Cristo, ma senza credere che cio' viene da Dio, cioe' senza fede in Dio.Questo limita cmq e rischia di compromettere le scelte secondo il piano di Dio per l'uomo, per la sua vera felicita'. Ci ritroviamo con troppi dubbi, con ansie spesso ingiustificate, con mentalita' confuse e violente...
Perche' cerchiamo prove secondo il metro di misura umano, che pure Dio in numerose circostanze ci ha dato, ma che non bastano ad una mente esageratamente scientifica che cerca prove riproducibili di laboratorio prima che i doni di sapienza dello Spirito Santo. Non sappiamo dialogare con lo Spirito Santo, oppure tutto ci sarebbe chiaro, cio' che ci e' utile davvero.

Chiediamo allo Spirito Santo che ci indichera' anche i modi per affermare la fede, secondo le esigenze e la personalita' di ognuno, anche dei piu' scettici... [SM=x58970]
worry
domenica 20 settembre 2009 02:23
Re: Re:
Celeste-70, 19/09/2009 12.43:



Questo e' il punto cruciale, che ritrovo molto spesso in persone con una morale in se' in sintonia cmq in larga parte con il messaggio di Cristo, ma senza credere che cio' viene da Dio, cioe' senza fede in Dio.Questo limita cmq e rischia di compromettere le scelte secondo il piano di Dio per l'uomo, per la sua vera felicita'. Ci ritroviamo con troppi dubbi, con ansie spesso ingiustificate, con mentalita' confuse e violente...
Perche' cerchiamo prove secondo il metro di misura umano, che pure Dio in numerose circostanze ci ha dato, ma che non bastano ad una mente esageratamente scientifica che cerca prove riproducibili di laboratorio prima che i doni di sapienza dello Spirito Santo. Non sappiamo dialogare con lo Spirito Santo, oppure tutto ci sarebbe chiaro, cio' che ci e' utile davvero.

Chiediamo allo Spirito Santo che ci indichera' anche i modi per affermare la fede, secondo le esigenze e la personalita' di ognuno, anche dei piu' scettici... [SM=x58970]




Umanamente siamo portati a considerare solo il lato materiale e visibile della realtà. La nostra parte umana è molto prepotente. E la fede è una cosa che otteniamo con le nostre scelte e la nostra capicità di porci domande alle quali la scienza non può rispondere. Le domande di carattere etico e morale, ma soprattutto quelle spirituali, ci spingono, o ci dovrebbero spingere, a pensare a Dio e allo scopo delle nostre azioni. Siamo spinti a considerare il valore della vita e degli avvenimenti, e in questi casi è inevitabile pensare, anche senza crederci, a Dio. Per questo tutti abbiamo la possibilità di credere. E questa, credo, è una notizia meravigliosa [SM=g6500]


angi legnano
martedì 19 gennaio 2010 20:55
La Fede
Cari utenti,non sò che cosa può essere la fede per gli altri.
Sò per certo che cosa è la Fede per me.
Io sono arrivato alla Vera Fede a 43 anni di età,prima stavo bene non avevo bisogno di Dio, non potevo perdere tempo dietro a queste cose.
Ma, arriva il momento che senti che ti manca qualcosa,è come sentire che vivi in un'ambiente chiuso e l'aria comincia ad essere consumata,hai bisogno di cambiare l'aria del locale dove stai.
Sono convinto che il Signore ancora prima del Battesimo si crea nel nostro cuore un angolino e si mette lì,senza disturbare aspetta il momento del tuo bisogno,della tua richiesta di pace e di amore.
Nessuno mi ha obbligato a seguire Dio ne tantomeno Lui.
Arriva per tutti il momento della Chiamata, presto o tardi ma arriva,di questo ne sono convinto.

Per chiudere RINGRAZIO questo Forum che ogni tanto mi ossigena dallo smog esterno e come dite voi tutti,è il lavoro e le persone che purtroppo ci condiziona la vita rendendocela dura ed in salita.
Andate avanti ad aiutare la Gente che altro non chiede,se non di respirare un'Aria più pulita e più Salutare.
Angi Legnano
worry
martedì 19 gennaio 2010 21:40
Re: La Fede
angi legnano, 19/01/2010 20.55:

Cari utenti,non sò che cosa può essere la fede per gli altri.
Sò per certo che cosa è la Fede per me.
Io sono arrivato alla Vera Fede a 43 anni di età,prima stavo bene non avevo bisogno di Dio, non potevo perdere tempo dietro a queste cose.
Ma, arriva il momento che senti che ti manca qualcosa,è come sentire che vivi in un'ambiente chiuso e l'aria comincia ad essere consumata,hai bisogno di cambiare l'aria del locale dove stai.
Sono convinto che il Signore ancora prima del Battesimo si crea nel nostro cuore un angolino e si mette lì,senza disturbare aspetta il momento del tuo bisogno,della tua richiesta di pace e di amore.
Nessuno mi ha obbligato a seguire Dio ne tantomeno Lui.
Arriva per tutti il momento della Chiamata, presto o tardi ma arriva,di questo ne sono convinto.

Per chiudere RINGRAZIO questo Forum che ogni tanto mi ossigena dallo smog esterno e come dite voi tutti,è il lavoro e le persone che purtroppo ci condiziona la vita rendendocela dura ed in salita.
Andate avanti ad aiutare la Gente che altro non chiede,se non di respirare un'Aria più pulita e più Salutare.
Angi Legnano




Ciao e benvenuto nel forum!

La tua testimonianza è semplice, e per questo bellissima. A volte si cercano cose straordinarie e si pensa alla fede e al miracolo come a morti che resuscitano e acqua che si tramuta in vino.
Quello che tu hai detto invece racchiude tutta la purezza e la semplicità di Dio. Certo, Dio è grande, ma estremamente semplice, arrivabile anche e soprattutto per i più piccoli. E' vero che molto spesso siamo superconvinti di non avere bisogno di Dio. E' un personaggio astratto, una cosa che non si vede e non si sente. Tanti dicono che Gesù è amore. E questo è verissimo. Ma qualcuno ha mai visto l'amore con i propri occhi? Possiamo vederne gli effetti, ma resta pur sempre un concetto teorico, che molto spesso varia da persona a persona. Invece Dio è reale, indispensabile come l'aria, solo che siamo talmente abituati a respirare che ormai non ci facciamo più caso.
Sono molto felice che tu abbia scritto e spero che molte persone possano vedere te come esempio. L'umiltà di mettersi alla ricerca di qualcosa di più grande, il desiderio di cambiare e non pensare "vado bene così perchè l'ho deciso io".
Spero di leggere presto qualche altro tuo intervento [SM=x58971] [SM=x58971]


Conny1810
mercoledì 20 gennaio 2010 13:58
Benvenuto nel forum angi! [SM=x58969] [SM=x1520190] la tua testimonianza è veramente bella, rispecchia la chiamata che Gesù rivolge ad ognuno di noi e, a noi, rimane il compito di ascoltare per riuscire a rendersi conto e aderire. Gesù è paziente e aspetta il momento giusto, quello in cui arrivati a capire che quello che ci circonda è solo frastuono, decidiamo di ascoltare noi stessi nel silenzio e cogliere così, la voce di Gesù che parla alla nostra anima.
Sai, angi, questo momento è spesso preceduto da una insoddisfazione interiore, da un malessere che turba e non si riesce a capire come mai la nostra vita che fino a quel momento era appagante, improvvisamente perde di significato. In realtà la sensazione che si prova è la voce della nostra anima, é Gesù che ci viene a cercare per dirci che la strada per tornare a gioire è propio Lui. Solo quando l' avremo imboccata, ci sentiremo nuovamente contenti e la vita sembrerà meno dura, anche nei momenti della prova. [SM=x58970]
doncsi
mercoledì 20 gennaio 2010 18:31
BENVENUTO NEL FORUM ANGI!!!


[SM=x58969] [SM=x58969] [SM=x58969]


Mi ha fatto molto piacere leggere le tue belle parole.
E' proprio vero Angi:il forum con le sue discussioni varie ed interessanti ci dà una boccata di aria fresca come dici tu e ci arricchisce tantissimo!!!

In attesa di leggerti ancora,

[SM=x58970] doncsi

Paolo S.
mercoledì 20 gennaio 2010 19:42
Re:
Conny1810, 20/01/2010 13.58:

Benvenuto nel forum angi! [SM=x58969] [SM=x1520190] la tua testimonianza è veramente bella, rispecchia la chiamata che Gesù rivolge ad ognuno di noi e, a noi, rimane il compito di ascoltare per riuscire a rendersi conto e aderire. Gesù è paziente e aspetta il momento giusto, quello in cui arrivati a capire che quello che ci circonda è solo frastuono, decidiamo di ascoltare noi stessi nel silenzio e cogliere così, la voce di Gesù che parla alla nostra anima.
Sai, angi, questo momento è spesso preceduto da una insoddisfazione interiore, da un malessere che turba e non si riesce a capire come mai la nostra vita che fino a quel momento era appagante, improvvisamente perde di significato. In realtà la sensazione che si prova è la voce della nostra anima, é Gesù che ci viene a cercare per dirci che la strada per tornare a gioire è propio Lui. Solo quando l' avremo imboccata, ci sentiremo nuovamente contenti e la vita sembrerà meno dura, anche nei momenti della prova. [SM=x58970]



Io ho una storia diversa. Capisco che molte vicende della vita siano solo "frastuono" come dici tu.
L'insoddisfazione interiore in fondo in me non c'è, perchè se gli altri mi deludono non mi butto giù io, che si buttino giù loro. Apprezzo tantissimo la cultura popolare e l'insegnamento "non disperare mai". Io continuo per la mia strada avendo rispetto degli altri e sorridendo sempre perchè io sono felice. Felice anche senza pregare mai.
Io non riesco a fare questo "scattino" di fede o fiducia che avete fatto voi. Io se non vedo l'acqua trasformata in vino non credo. E se la vedessi penserei ad un trucco. La vita mi ha insegnato a non sbilanciarmi. Mai!
E non accetto certe cose, neanche se fosse volontà di Dio. Non accetto violenza, solitudine, donne che non riescono ad avere figli.
Quando ho avuto bisogno ho chiesto aiuto a chi mi vuol bene, i miei genitori e mia sorella e mi hanno aiutato.
Nella preghiera non ho trovato alcun aiuto; naturalmente rispetto molto le vostre opinioni, voglio solo portare la mia testimonianza, spero non vi arrabbiate se è diversa dalla vostra. Ciao.


angi legnano
mercoledì 20 gennaio 2010 20:36
Paolo S.
Caro Paolo, non capisco il perchè ci dobbiamo arrabbiare,o meglio perchè mi devo arrabbiare se una persona la pensa diversamente.Come scrivevo ieri, io ho vissuto per 43 anni senza bisogno di credere.
Adesso a 57 anni, non posso fare a meno del Signore.
Con questo nessuno mi da il diritto di criticare o giudicare gli altri
Solo per il fatto che sei presente su questo forum,quindi ti metti in gioco,sei una persona sensibile ed intelligente, e questo merita ammirazione e rispetto.
Spero che gli altri utenti la pensino come me.
Per il resto l'unica cosa che posso dirti e che dico sempre ai miei figli è: Siate sereni e non fate del male agli altri, siate felici.
Grazie Paolo S. per la tua testimonianza.


Ringrazio anche tutti gli utenti per l'accoglienza.
siete molto gentili.
Paolo S.
mercoledì 20 gennaio 2010 21:25
Grazie a te Angi.
Io rispetto moltissimo le persone come te, per me siete persone che la pensano diversamente da me su certi argomenti e con le quali mi piace discutere.
Ritengo che ognuno reagisca diversamente alle varie situazioni; io nelle difficoltà o nei momenti di riflesssione non ho trovato alcun conforto nella preghiera e ad oggi il solo pensare di poter dire una preghiera mi fa sussultare, perchè non ne sono capace, perchè non so cosa pregare; per me sarebbe come pregare le divinità degli antichi uomini primitivi, ad esempio il Dio Sole, la Dea Luna, Giove oppure il Dio Tuono.
Io trovo gioia solo da alcune persone, non da alcuna preghiera; non accetto però che si dica che nelle persone buone c'è la bontà di Dio, perchè la logica porta a dire che allora nelle persone non buone c'è la malvagità di Dio.
Insomma, i vecchi del mio paese mi hanno insegnato che bisogna usare il bastone e la carota; se ci si comporta bene c'è da lodare, altrimenti c'è da rimproverare. In tal modo sono cresciute generazioni di lavoratori.
Non posso ringraziare Dio perchè quella cosa/vicenda si è conclusa positivamente per me e poi quando qualcosa va male dire che Dio ha il suo disegno. Poi per carità c'è chi la pensa così, che accetta la sofferenza, io non sono così, quando vedo donne che non possono avere figli rivolterei la terra come un calzino perchè è un'ingiustizia.
Ci sarà una vita eterna e quindi bisogna pazientare ora? Ecco allora da domani dirò ai miei colleghi che non prenderanno più lo stipendio, tanto ci sarà la vita eterna, cosa contano 1.100 euro al mese?
In base a questi ragionamenti chiudiamo gli ospedali, tanto quello che conta è la vita eterna, possiamo anche crepare oggi dal dolore.
Per non parlare di chi dice che la sofferenza aiuta a crescere; certo che alcune delusioni/errori fanno capire e migliorare, ma se domani mi danno 20 bastonate quando esco di casa e rimango rimbambito a vita, col cavolo che mi serve. E poi su cosa verrò giudicato da Dio?Su cosa ho fatto fino a oggi? Ma magari senza le bastonate mi sarei convertito a 70 anni. Ed invece mi ritroverei a passare una vita senza poter convertirmi. Questo è solo un esempio ma fa (credo) capire come la penso.
worry
giovedì 21 gennaio 2010 16:19
Dire che bisogna accettare tutto perchè tanto poi c'è la vita eterna non è logico. Dio non dice a nessuno di soffrire in silenzio. E' necessario reagire. Opporsi al male, all'ingiustizia, difendere i deboli e mettersi in gioco. Sono solo alcune delle ideologie cristiane. La stessa volotnà di fare il bene, di lavorare e faticare per inseguire un progetto è un modo per agire. I cristiani non sono passivi. Non stanno a guardare senza dire nulla "perchè tanto ci pensa Dio".
Questa è un interpretazione errata. Le religione animiste, ad esempio, sono così, ma non il cristianesimo.
Quando ci viene chiesto di perdonare, di non fare del male, di non commettere peccato, non ci viene chiesto di restare fermi immobili difronte a tutto questo, ma di opporsi.
La sofferenza sia fisica che morale, la malattia, i dispiaceri, i lutti e qualunque altra cosa possa capitare nella vita non deve essere presa come un avvenimento verso il quale non si può fare nulla.
Io penso, ma questa è una mia opinione sulla quale sicuramente non tutti saranno d'accordo, che la sofferenza sia indispensabile per cambiare. Per quanto mi riguarda la sofferenza, le prove, i momenti di difficoltà sono quelli in cui ci si mette maggiormente in gioco e che fanno crescere di più. E' ovvio che nessuno vuole soffrire, ed è quindi giusto fare tutto ciò che si può per vivere bene. Nessuno sano di mente chiede di soffrire! Ma a volte purtroppo è l'unico modo che si ha per imparare. Ci sono sofferenze e ingiustizie al mondo che difficilmente riusciamo a capire. Il recente disastro di Haiti ne è un esempio.
Ma il cristiano non dice "pazienza, tanto poi c'è la vita eterna". Il cristiano lotta, agisce, si oppone. Se così non fosse non esisterebbero i missionari che aiutano le persone povere, tanto per fare un esempio. Così come nessuno lotterebbe per la pace e la giustizia.
La vita eterna è il risultato della vita che si è trascorsa sulla terra. La differenza tra un credente e un ateo sta nel fatto che il credente affronterà la prova con uno spirito diverso, con un altra consapevolezza e un altra speranza rispetto a chi non crede. Ma dovrà sempre affrontare ciò che avviene, come chiunque altro.



Paolo S.
giovedì 21 gennaio 2010 19:44
La vita mi insegna che non è vero che i credenti affrontano tutto con più speranza, spirito e consapevolezza; ho avuto modo di conoscere da vicino molti credenti ed ho visto cose che mi hanno allontanato da loro, semplicemente perchè li ho trovati negativi, tristi, cupi; la costante che ho trovato in loro è un modo di affronatre la vita molto cupo; anche il prete che insegnava alle superiori, mamma mia lo vedi ancora oggi dopo anni è sempre cupo, sguardo a terra, da condannato a morte, mai un sorriso. Ti potrei parlare della mia ex fidanzata catechista, egoista come pochi, di un ex amico ciellino anch'egli egoista e senza il minimo senso dell'amicizia.
Questo non vuol dire che i credenti sian tutti così, ma la maggiorparte di coloro che ho conosciuto e che frequentavano la Chiesa mi hanno messo una negatività e tristezza grandi.
Avevo anche una zia suora, sapessi quante lotte e invidie tra loro!
Il tutto sta a come si vive la religiosità, quello che ci tengo a precisare è che non basta frequentare la Chiesa per essere validi cristiani.

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