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CURIOSITA' ARTISTICHE E ARTE SACRA

Ultimo Aggiornamento: 20/02/2014 19:22
30/09/2008 13:51
 
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Il Santuario della Beata Maria Vergine delle Grazie è una chiesa in stile gotico lombardo situata nei pressi delle acque del fiume Mincio in località “Le Grazie” nel comune di Curtatone di Mantova.


Le origini della chiesa risalgono al 1200; nella località allora chiamata Prato Lamberto sorgeva su un piccolo promontorio emergente dai canneti lacustri del fiume, un piccolo altarino dedicato alla Madonna con Bambino a cui i pescatori ed i contadini erano devoti.

Dal piccolo altare, nel corso degli anni , venne edificata una costruzione, una cappella votiva per preservare l’immagine Sacra dalle intemperie; con il crescere della struttura crebbe anche l’interesse per questa immagine miracolosa diffondendo la devozione anche nei territori limitrofi.

Verso la fine del XIV secolo, Francesco Gonzaga fece erigere per grazia ricevuta un tempio alla Madonna delle Grazie che aveva fatto cessare l’epidemia di peste che aveva colpito i mantovani.

Dal 1412 fino alla fine del secolo vennero edificati il convento, la scuola, l’oratorio, la biblioteca fino a quando nel 1521 sorse attorno al piazzale un portico di 52 arcate per il riparo dei mercanti, dato che Federico di Gonzaga aveva fatto spostare la “ fiera del Porto” nel luogo, iniziando così la tradizione della fiera di Ferragosto alle Grazie, connubio fra sacro e profano che costituisce un forte richiamo nella terra di Mantova.

Proprio durante questa festa del 14-15 agosto si svolge l’annuale concorso dei “Madonnari” che raccoglie decine di artisti da tutto il mondo.




La memoria popolare e le cronache del tempo riportano spesso la “miracolosità” del suolo delle Grazie.

Molti fatti sono stati riportati, come quello del Coccodrillo (che fra l’altro appare imbalsamato appeso al soffitto della chiesa) che fra leggenda e realtà, forse scappato dallo zoo esotico del giardino privato dei Gonzaga, si racconta avesse assalito uno dei due fratelli boscaioli che riposavano sulle rive del fiume.

L’altro chiedendo l’intercessione divina si armò di coltello e riuscì a uccidere il predatore.




L’altro miracolo “illustre” è quello di San Bernardino da Siena, che nel 1420 posò il mantello sulle acque del Mincio vicine alla chiesa e venne traghettato senza che si bagnasse verso Mantova per opera della Madonna.




[Modificato da Conny1810 01/10/2008 08:50]
01/10/2008 09:00
 
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Il Madonnaro è un artista di strada, nomade, che si sposta da un paese all’altro in occasione di sagre e feste di piazza.Esegue i suoi lavori con il gesso o altro materiale povero, non su tela ma sui marciapiedi, strade, selciato dei centri urbani e trae sostentamento grazie alle offerte del pubblico è un riproduttore spettacolare di Immagini sacre, ed in particolare della Madonna, con le sue opere ha contribuito alla catechesi del culto cattolico portando alla visione del pubblico di ogni estrazione sociale raffigurazioni sacre che si trovavano in chiese lontane o racchiuse in palazzi inaccessibili ai più.



E’ nel tardo Medioevo che nascono questi artisti dell’effimero, eredi dei pittori di Icone Bizantine; descrizioni della loro esistenza nel passato si trovano in alcune lettere e testi del XVI secolo, ma non vi è una documentazione in quanto le loro opere, dato il materiale impiegato ed ai luoghi di esecuzione, dopo qualche giorno soccombono alle intemperie.

Dopo la seconda guerra mondiale si andò quasi a smarrire questa tradizione, finchè alcuni di loro cercarono un posto per riunirsi e dare luogo ad un evento annuale.

Questo luogo è appunto il sagrato Della Chiesa di Maria delle Grazie di Curtatone .

[Modificato da Conny1810 01/10/2008 09:07]
03/10/2008 23:21
 
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Grazie,Conny!
Molto preziose le tue informazioni sulla bellissima Chiesa di Maria delle Grazie di Curtatone. Ho visto che non è cosi' impossibile da raggiungere,non è lontana da Mantova.
Lo stile gotico lombardo ha un suo fascino,la tua bella presentazione ha sollecitato il mio intersse e poi,l'idea di trovare un coccodrillo all'interno della chiesa mi incuriosisce parecchio...
E forse, nonostante il coccodrillo ora innocuo, riuscirei anche a raccogliermi in preghiera e a percepire la sacralità di questo luogo cosi' particolare.
05/10/2008 10:12
 
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E' molto particolare anche l'interno di cui purtroppo non ho trovato immagini , è propio da vedere per la sua originalità e il coccodrillo è posizionato ben in alto non disturba ...la meditazione!
05/10/2008 12:44
 
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CHIESA DI SAN FRANCESCO DEL DESERTO - Isola di San Francesco del Deserto - Venezia -

Pochi sanno che nella laguna veneta,vicino a Burano,vi è una splendida oasi verde,un'isoletta dall'inconfondibile profilo,reso ancora più affascinante da lunghe file di alti cipressi.

San Francesco d'Assisi approdò in quest'isola al suo ritorno da un viaggio in Egitto nel 1220,durante una terribile tempesta.
Ma il fortunale si calmò subito all'apparire del santo e il sole ritornò a splendere. L'isola era abitata da tantissimi uccelli ai quali Francesco parlò.

Ora su questa isoletta abitano, credo, nove frati francescani,una piccolissima comunità,presente sin dal lontano 1228.
I frati conducono volentieri eventuali visitatori alla chiesa di San Francesco del Deserto,una piccola chiesa del 1401,oggi perfettamente restaurata,e ad ammirare i due deliziosi chiostri (uno trecentesco).
Pare addirittura che si tratti della prima chiesa dedicata al Santo di Assisi.





Molto semplice,con piccole cappelle sul lato sinistro,una dedicata a Sant'Antonio di Padova,un tempo dedicata a San Bernardino, e l'altra costruita proprio là dove la tradizione vuole che San Francesco si raccogliesse in preghiera.
L'incantevole luogo,con i suoi giardini e i suoi cipressi,invita al raccoglimento e alla preghiera.

"O beata solitudo! O sola beatitudo!..."
[Modificato da Conny1810 06/10/2008 11:29]
06/10/2008 11:45
 
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sono contenta Doncsi che tu abbia inserito notizie su questa chiesa molto bella perchè mi hai fatto ricordare i bei momenti che ho trascorso quando qualche anno fa ho avuto modo di visitare quest'isola ed è veramente un luogo incantevole dove ci si rilassa e si assapora tanta pace!
...Alcune immagini...

Nel marzo 1233 l'isola, sulla quali si ergevano già due chiese, una appunto dedicata a S.Francesco, venne donata all'Ordine dei Francescani dalla famiglia Michiel.

Ma l’isola non era ancora conosciuta con il nome attuale, il quale le venne conferito attorno alla prima metà del '400, quando l'isola venne abbandonata per oltre un ventennio a causa dell’insalubrità di questa parte della laguna.
Fu così che l’isola venne chiamata “del Deserto”, nome suggestivo che ben descrive questo luogo magico.
[Modificato da Conny1810 06/10/2008 11:46]
07/10/2008 09:45
 
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Re:
Conny1810, 05/10/2008 10.12:

E' molto particolare anche l'interno di cui purtroppo non ho trovato immagini , è propio da vedere per la sua originalità e il coccodrillo è posizionato ben in alto non disturba ...la meditazione!



sono riuscita a trovare una immagine dell'interno [SM=x63081]






[Modificato da Conny1810 07/10/2008 09:54]
20/10/2008 15:59
 
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Un altro itinerario veneziano ci conduce nel Sestiere di Santa Croce,in una zona molto caratteristica di Venezia,dove tra il Campiello del Piovan e il Campo di San Giacomo,non lontano dal Ponte dell'Anatomia,sorge una chiesa molto antica.

E' la CHIESA DI SAN GIACOMO DALL'ORIO intitolata a San Giacomo il Maggiore.

Costruita in stile romanico lagunare,la chiesa ci appare un pò spoglia,ma il campanile a pianta quadrata si staglia in tutta la sua maestosità.



Fondata addirittura nell'anno 976,fu poi completata nel 1225 grazie ai contributi finanziari di due nobili famiglie veneziane:i da Mula e i Badoer.
Subi' altri restauri nel 1345, in seguito al terribile terremoto e anche dopo il 1902,anno in cui crollò il Campanile di San Marco.
All'interno dominano suggestioni orientali,l'incanto è dato non solo dalle opere d'arte,veri e propri gioielli,ma anche dal senso di pace e di spiritualità che invita alla preghiera.



Il soffitto gotico,a carena di nave rovesciata,a cassettoni lignei di larice è molto particolare,caratteristico di molte chiese venete.
E poi dominano le colonne, che dividono la navata centrale dalle navate laterali. Fra di esse si può ammirare una colonna incredibilmente bella,con delle caratteristiche uniche. Jacopo Sansovino la defini'"la gioia";John Ruskin la chiamò"la perla preziosa". Fu portata a Venezia da Costantinopoli ai tempi della IV Crociata ed è stupenda per il suo colore verde intenso e per la natura del marmo, proveniente,pare,da cave macedoniche.
Anche lo scrittore Gabriele D'Annunzio ne rimase affascinato,come si può leggere in questa bellissima descrizione:"Sembra la condensazione fossile di una immensa foresta verdeggiante;seguendo la sua innumerevole venatura,l'occhio viaggia in un sogno pel mistero silvano".
[Modificato da Conny1810 22/10/2008 18:21]
05/11/2008 22:21
 
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Santuario di San Romedio - Val di Non - Trentino Alto Adige


Questo santuario è uno dei più caratteristici in Europa per la sua particolare posizione infatti è situato al centro di una profonda forra sopra un picco roccioso alto 100 metri.


E' formato da un insieme di 5 chiesette sovrapposte in altezza costruite in epoche diverse e collegate fra loro da una scalinata molto ripida.

La chiesetta più antica fu eretta intorno all'anno 1000 dove era sepolto, l'eremita san Romedio, mentre le altre furono costruite verso il basso in tempi sucessivi.

La facciata è un esempio di architettura anaune del XVIII secolo e il cortile porta ad un edificio che dal 1948 ospita un convento francescano.

Le chiesette sono 5 e la più recente è quella Dell'Addolorata che fu costruita per ringraziamento per la pace dopo la guerra del 1915 - 1918, la chiesetta di San Giorgio del 1487, la chiesetta di di San Michele del 1514, la chiesa maggiore di San Romedio del 1536 e per ultima la Chiesa Antica, costruita per prima e dove si trovano le reliquie del santo.

Fin dal XV secolo si susseguono pellegeinaggi di fedeli che portano ex voto a testimoniare l'affermazione del culto di questo Santo che viene invocato nelle calamità, disgrazie, incidenti, malattie e scampati pericoli.
[Modificato da Conny1810 05/11/2008 22:31]
05/11/2008 23:54
 
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Il Santuario di San Romedio è molto,molto speciale,direi unico per la particolarità delle cinque chiese poste una sopra l'altra e anche per il luogo ove sorge,veramente suggestivo.
Lo visitai un paio di volte da bambina e ne conservo un ricordo molto bello,mi sfuggono i dettagli,ma non ho dimenticato l'atmosfera di pace e tranquillità e le emozioni che il luogo sacro era riuscito a trasmettermi.
Sicuramente potrebbe essere una bella meta per una gita estiva,per chi dovesse trovarsi in Trentino.
Grazie,Conny! Anche la foto mi piace moltissimo!
08/11/2008 01:47
 
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Re:
doncsi, 25/04/2008 12.06:

Da un Crocifisso che ci giunge dall'antichità ad un Crocifisso capolavoro dell'arte moderna...
Non sono particolarmente amante dell' arte moderna,ma dinanzi alla fotografia del Crocifisso realizzato dallo scultore Enrico Job,sono rimasta senza parole.Posso immaginare quale intensa emozione si possa provare nel vederlo dal vivo...
La particolarità di questo Crocifisso è la sua forma ricurva.Da un'altezza di circa trenta metri,Cristo sembra affacciarsi sulla valle sottostante,ispirando un senso di amorevole protezione nei confronti degli abitanti della vallata.
L'opera è dedicata al Papa Giovanni Paolo II in visita a Brescia negli anni 90 e si trova a Cevo,un paesino a piu' di mille metri di altitudine,nella provincia di Brescia.




Che opera originale! [SM=x58971] [SM=g6454] [SM=x1520209]
09/11/2008 14:55
 
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Si' hai ragione Pietro,è un'opera davvero originale. Ne rimasi incredibilmente colpita quando,non molto tempo fa,un mio amico lombardo me la fece conoscere.
Mi fa piacere che il Crocifisso abbia trovato la sua definitiva collocazione in Valle Camonica. Pare che la comunità di questa valle sia stata particolarmente religiosa sin dall'antichità: a testimonianza di ciò vi è un vasto patrimonio di arte sacra,che la vallata custodisce e protegge con grande devozione.
Un esempio ne è la settecentesca Via Crucis del Santuario di Cerveno,con ben 198 stupende statue in legno e gesso, realizzate a grandezza naturale dallo scultore Beniamino Simoni.
Un ulteriore esempio di religiosità è la commovente rappresentazione scenica della Salita al Calvario di Cristo,la famosa "Santa Crus",straordinaria celebrazione,nella quale è coinvolta tutta la popolazione di Cerveno lungo le vie del paese.

Penso proprio che la gente della Valle Camonica abbia meritato il bellissimo dono del Crocifisso di Cevo,che veglia amorevolmente su tutta la popolazione!
09/11/2008 21:49
 
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Sono interessantissime le statue di cui parli Doncsi, [SM=x58968] per il realismo con cui sono state scolpite trasmettono in maniera veramente intensa sentimenti di disperazione, angoscia e paura, ma anche di rassegnazione e cattiveria, che sono le espressioni che ricorrono maggiormente nei volti dei personaggi. [SM=g6795] [SM=g6795]

Questo realismo sembra abbia influenzato il regista Mel Gibson nella realizzazione del film “The Passion of the Christ”, del 2003, dove la crudezza di alcune scene sembra effettivamente ricordare certe stazioni della monumentale Via Crucis di Cerveno. [SM=x58517]
[Modificato da Conny1810 09/11/2008 21:56]
11/11/2008 15:18
 
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A Roma esiste un famoso museo delle Anime del Purgatorio. Questo museo così singolare è situato fra le mura della chiesa del Sacro Cuore del Suffragio e fu fondato da Padre Victor Juet, sacerdote del Sacro Cuore .La chiesa è molto nota a Roma per le testimonianze assai inquietanti che conserva e per la sua architettura in stile gotico transalpino che ricorda il Duomo di Milano.



La facciata, in cemento armato, è irta di guglie, nicchie e statue. L'interno è a tre navate, divise da pilastri a fascio con altissimi archi a sesto acuto. Nelle pareti si aprono le vetrate policrome che creano un'atmosfera piuttosto suggestiva. Particolarmente notevole è la cura estrema dei dettagli, tra i quali la grande quantità di lavori in bronzo.

Dalla sagrestia si accede al piccolo museo delle anime del Purgatorio dove sono raccolti documenti e cimeli relativi all'esistenza delle anime del Purgatorio ed alla loro presenza nel mondo terreno sotto forma di apparizioni che in più occasioni lasciarono impronte infuocate su vestiti, stoffe, libri ecc.



Queste singolari testimonianze, raccolte in armadi, sono oggi molto ridotte per la selezione effettuata in tempi recenti allo scopo di eliminare testimonianze ritenute spurie, oltre al desiderio di non suscitare una curiosità morbosa riguardo fenomeni su cui la Chiesa non ha espresso una posizione ufficiale.
[Modificato da Conny1810 11/11/2008 16:52]
13/11/2008 16:51
 
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Davvero impressionanti queste testimonianze! Capisco che la Chiesa sia un pò titubante dato che verificarne l'autenticità risulta a volte difficile, ma certo sono molto suggestive!
18/11/2008 19:23
 
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LA MANO DI DIO - CARL MILLES -Carl Milles(nato Carl Emil Andersson:1875-1955)è uno scultore svedese molto conosciuto,un eclettico,cultore dei modelli classici ai quali si è ispirato nel creare delle sculture moderne,molto particolari,raffiguranti personaggi mitologici,angeli musicanti oppure motivi biblici.Sappiamo che viaggiò molto,ma Parigi e Roma furono,forse,le due città a lui più care. A Parigi conobbe lo scultore Auguste Rodin,che ebbe un ruolo fondamentale nella sua formazione e Roma esercitò su di lui un fascino seducente.La villa in cui visse a Lidingo,nella contea di Stoccolma,è ora un museo all'aperto con sculture,in gran parte delle copie,giardini e terrazze all'italiana,colonnati,scalinate,fontane,il tutto con una vista splendida sul mare,che si estende fino a Vartan.A mio parere l'opera più significativa è LA MANO DI DIO (GUDS HAND),scultura realizzata nel 1954.Consiste in una grande mano sulla quale è posta la statua di un uomo i cui piedi poggiano sul pollice e sull'indice della mano di Dio.C
Come ci spiega lo scultore,l'opera rappresenta "l'uomo compiuto,sotto la sicura protezione di Dio".E sicuramente Milles è riuscito nel suo intento,poichè effettivamente guardando l'opera si può facilmente cogliere il messaggio dell'amorevole protezione di Dio e della sicurezza che la sua presenza può infondere.L'opera si può ammirare nel Parco Cittadino (Stadsparken) dell'antica città di Eskilstuna,nella contea svedese di Sodermanland,in un luogo di pace,vicino al fiume,non lontano dalla Klosterkyrka.
[Modificato da Conny1810 19/11/2008 09:08]
19/11/2008 09:20
 
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Doncsi ho inserito l'immagine di questa scultura che è veramente particolare e ho dato un'occhiatina anche alla cittadina di Eskilstuna che è un gioiellino, varrebbe la pena visitarla mi dà l'idea di un luogo tranquillo dove non c'è frenesia [SM=x1459667] [SM=x1459667] [SM=x1459667]

19/11/2008 14:15
 
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Ti ringrazio tantissimo,Conny!

La foto di Eskilstuna è stupenda! E' vero,i ritmi di vita in Svezia mi sembrano più umani...
E'un paese al quale mi sento vicina, anche perchè vi abitano delle persone che mi sono molto care.
09/01/2009 22:19
 
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CONVENTO DI SANTA CATERINA DEL SASSO - LEGGIUNO (VARESE)



Non conoscevo questo complesso monastico cosi'particolare,venni a sapere della sua esistenza grazie ad un interessante documentario trasmesso in televisione.
La posizione del convento è assai spettacolare,poichè sorge su di una roccia calcarea sulla sponda orientale del Lago Maggiore,affacciandosi sulle Isole Borromee.
Lo si può raggiungere dalle acque del lago oppure attraverso un sentiero che sale,fiancheggiato da maestosi castagni.


E' un luogo di fede molto antico,risalente ai secoli XIII e XIV.
Secondo la leggenda,il Beato Alberto Besozzi condusse una vita eremitica in quel luogo,per un voto da lui fatto a Santa Caterina d'Alessandria,trovandosi in pericolo durante un naufragio.
Venne costruito dapprima il sacello e quindi l'intero complesso,che risulta costituito da tre edifici:il Convento meridionale,il Conventino e la Chiesa.
Il Conventino presenta un porticato con degli affreschi davvero singolari,ispirati alla danza macabra,come "memento mori" o forse come tentativo di stabilire un legame con i defunti.
Nelle "danze macabre"generalmente un'intera processione appare raffigurata,dove ogni scheletro invita una persona viva a danzare e lo fa in modo quasi beffardo. I personaggi vivi rappresentano tutte le estrazioni sociali e sono possibilmente raffigurati secondo un ordine gerarchico. Gli scheletri ovviamente sono la personificazione della morte e della sua inesorabilità.
All'interno del Convento meridionale si può ammirare la stupenda Sala Capitolare,con il bellissimo camino in marmo policromo.
Anche la Chiesa è suggestiva,con affreschi di notevole rilievo,ma forse ciò che colpisce maggiormente il pellegrino giunto sulle rive del lago lombardo è la veduta d'insieme e l'atmosfera un pò magica che il luogo ispira.
[Modificato da Conny1810 15/01/2009 21:54]
15/01/2009 21:56
 
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come sempre Doncsi ci fai conoscere dei luoghi meravigliosi, suggestivi e che come hai scritto con una atmosfera magica!!!

[SM=x62670] [SM=x58968] [SM=x58968] [SM=x58968] [SM=x63064] [SM=x63063] [SM=x1761149] [SM=x1761149]
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