CURIOSITA' ARTISTICHE E ARTE SACRA

IL CUBICOLO DELLE CATACOMBE DI SANTA TECLA A ROMA




E' recente la scoperta delle antichissime icone degli Apostoli in un cubicolo delle Catacombe di Santa Tecla a Roma,vicino alla via Ostiense e non lontano dalla Basilica di San Paolo fuori le Mura.

Il ritrovamento è avvenuto in due riprese:nel 2009 il volto di San Paolo e nel 2010 le immagini dei Santi Pietro,Andrea,Giovanni.
Si tratta delle più antiche immagini per quanto riguarda Andrea e Giovanni,risalenti al IV secolo dopo Cristo.

Nella volta del cubicolo è venuta alla luce anche l'immagine di una matrona romana che presumibilmente aveva voluto nel cubicolo la riproduzione delle immagini degli apostoli da lei viste durante un viaggio in Terra Santa.

Il ritrovamento è stato recentemente illustrato da Mons. Gian Franco Ravasi,Presidente della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e dal professor Bisconti,Sovrintendente Archeologico delle Catacombe.

"Il cubicolo emula un mausoleo o una basilica" riferisce il professore ed è testimonianza della vita religiosa cristiana di Roma in quel tempo.

Su richiesta alla Commissione Pontificia di Archeologia è possibile chiedere di visitare il cubicolo.

(dal Corriere della Sera - Internet - 22 giugno 2010,con modifica 23 giugno 2010)

IL CROCIFISSO DELLE CLARISSE A NOVAGLIE IN VALPANTENA (VERONA)






Il Monastero di S.Maria Mater Ecclesiae è facilmente raggiungibile da Verona se si è in macchina.
Si trova in cima ad un colle all'inizio della Valpantena in un luogo di pace e di incontro con Dio.
Terminate le domeniche di Quaresima si può avere un colloquio con le suore Clarisse sacramentine nel parlatorio e quindi contemplare - nel corridoio esterno del Monastero - il Crocifisso venerato per un evento miracoloso.

Come risulta da uno scritto,il Crocifisso apparteneva un tempo alla famiglia Sanguenè e un giorno fu colpito in maniera irriverente da un giovane studente tedesco che all'epoca soggiornava presso la famiglia veronese allo scopo di imparare la lingua italiana.
Per evitare i colpi di una cerbottana Gesù ritirò le gambe e così rimase per secoli,come si può vedere ancora oggi.
Il Crocifisso fu tenuto con venerazione dal figlio del Signor Alberto Sanguenè e nell'anno 1605 fu donato alle Reverende Madri di S.Chiara.

Dopo aver subito un atto di vandalismo in tempi recenti e dopo essere stato scrupolosamente ricomposto,il Crocifisso è ora protetto da un vetro all'interno di un capitello.

In un silenzio assoluto mi ritrovai immedesimata nel sacrificio di Gesù. Quanto è grande e perfetto l'Amore di Gesù per noi uomini!

Gesù Mio Misericordia!

IL PAVIMENTO DELLA BASILICA DI SAN MARCO - VENEZIA







Ho letto sulla rivista "L'Ottimista" una notizia curiosa che potrebbe interessare gli appassionati di storia e di arte sacra,ma anche i turisti di tutto il mondo che ogni giorno visitano la Basilica di San Marco a Venezia.


Lo storico dell'arte Raffaele Paier avrebbe proposto una nuova lettura in chiave religiosa dei misteriosi disegni geometrici che decorano il pavimento della Basilica di San Marco (una splendida pavimentazione marmorea con un'estensione che supera i duemila metri quadrati). In uno studio il Paier sostiene infatti che le geometrie pavimentali, tutte diverse, non costituiscono un semplice elemento decorativo,ma sono l'espressione di una logica molto precisa.
Ci sarebbe quindi una relazione tra il pavimento (parte terrena), i mosaici superiori(volte e cupole - parte celeste) e l'intera struttura della Basilica. L'incredibile e misterioso disegno avrebbe dovuto rivelare un percorso di iniziazione cristiana per giungere alla salvezza e dunque all'incontro con Dio.


(notizia tratta da "L'Ottimista" - Internet,13 gennaio 2012)

LA MIRACOLOSA IMMAGINE DEL CRISTO CHE SI VENERA IN SAN GIORGIO IN BRAIDA A VERONA







Nell'immagine miracolosa di San Giorgio in Braida a Verona,Gesù è raffigurato mentre porta la croce lungo la via dolorosa e solleva la mano destra nell'atto di benedire.
Si tratta di un'immagine che ha destato la curiosità nel corso dei secoli in quanto realizzata in modo molto singolare,usando soltanto "succo di erbe",come si legge nella storia di Verona.
La sacra immagine,dipinta intorno all'anno 1445,è custodita in una cappella che si apre sul lato sinistro della chiesa,accanto all'altare di San Giuseppe,e lì sono conservati anche gli ex-voto,quelle tavolette votive donate a testimonianza delle prodigiose guarigioni avvenute.
Le "Notizie Istoriche"(Verona - edit.G.Zannoni)ci forniscono dei particolari interessanti. Un soldato della Repubblica Veneta,molto devoto,avrebbe dipinto questa immagine sulle vecchie mura della città e vi sarebbe tornato molte volte per pregare. I devoti avrebbero seguito il suo esempio accorrendo sempre più numerosi dopo essere stati guariti da malattie incurabili.
L'immagine è rimasta miracolosamente intatta nei secoli,nonostante la demolizione di parte delle mura e del baluardo di San Giorgio.
La si può ammirare entrando nella bellissima chiesa di San Giorgio in Braida,ingresso in piazzetta San Giorgio.