11/03/2009 15:36
IL CULTO DI SAN DOMENICO A COCULLO E L'OFFERTA DELLE SERPI




Cocullo è un paesino abruzzese di montagna abbarbicato sulla dorsale appenninica,tra la Valle Peligna e la Marsica,nella provincia dell'Aquila.
Conserva intatto l'aspetto del borgo medievale,con resti delle mura e una torre dominante le antiche vallate.

Cocullo è probabilmente il luogo del culto di San Domenico Abate più conosciuto.
Il monaco,nato a Colfornaro di Capodaqua nel 951 e morto a Sora nel 1031,fu riformatore e taumaturgo e tanto amò la vita da eremita nella solitudine dei monti abruzzesi.
Nella Chiesa Parrocchiale di Cocullo sono conservate due reliquie di San Domenico e una bellissima statua lignea del Santo che regge il pastorale con la mano destra e un ferro equino ,appartenuto alla sua mula,con la mano sinistra.

Incredibilmente pittoresca è la festa dedicata al Santo nel primo giovedi'di maggio,la festa dell'offerta delle serpi,una festa antichissima,sicuramente retaggio di un rito pagano.
Sin dal giorno prima il paese è in festa("festicciola" dedicata alla Madonna) con le danze e i fuochi d'artificio.
I pellegrini provenienti dalle vallate spesso giungono a Cocullo a piedi,impiegando anche due o tre giorni.
Al mattino la banda del paese annuncia l'inizio della grande festa e migliaia di persone si riversano nelle strade per vedere le serpi,tutte innocue,raccolte il giorno prima e poi liberate non appena la festa volge al termine.
I pellegrini e tutti i devoti del paese si recano in chiesa al suono delle tipiche zampogne abruzzesi,cantando l'inno d'ingresso.
Intorno alle ore undici arrivano anche le fanciulle di Cocullo,vestite a festa,nel loro tipico costume. Sul capo portano delle vere e proprie ciambelle,fatte di pasta dolce,i cosiddetti"ciambellati",che vengono poi donate ai ragazzi che portano in processione la statua di San Domenico,ornata da un groviglio di serpi.
Terminata la Santa Messa,la statua viene portata fuori dalla chiesa,viene benedetta e sul sagrato essa riceve l'offerta delle serpi.
Quindi segue la parte più solenne:la processione per le vie del paese con la statua del Santo,i "serpari" con i loro simpatici rettili,i portatori degli stendardi,la banda al completo,i devoti,i pellegrini ed infine le fanciulle con i "ciambellati" sul capo.

Ma perchè i serpenti?
Secondo la leggenda San Domenico avrebbe guarito molte persone dai morsi dei serpenti,evidentemente molto presenti in quei luoghi impervi.
Si narra anche di un prodigio:San Domenico avrebbe trasformato dei pesci in serpenti per sorprendere, e cosi' punire ,un giovane particolarmente ingordo,il quale sarebbe stato poi comunque prontamente perdonato dal Santo.