03/05/2009 23:54
"CRUDELE DOLCISSIMO AMORE", è il titolo di un libro scritto da Chiara M.



Ma chi è Chiara M.?

E' una persona semplice e umile che ha accettato la "crudele ma dolce" volontà di Dio su di lei.
Il libro parla di dolore, dolore fisico e morale cui la protagonista si vede investita per colpa di "lei", la malattia che piano piano si è impadronita del suo corpo fino a renderla su una sedia a rotelle.
Chiara parla del suo rapporto con Gesù, il suo Amore cui non sà rifiutare nulla, nemmeno le sofferenze più atroci, perchè ha compreso che la sua situazione, che umanamente è inacettabile, in realtà è un privilegio che Gesù concede ai suoi prediletti.

Non mancano i momenti di sconforto sempre superati con forza e coraggio dando così una forte testimonianza sulla potenza della preghiera e dell'abbandono alla volontà di Dio.
Dio che la vuole spogliare di tutte le sue imperfezioni e liberare dalle catene umane che le impediscono di unirsi completamente a Lui.


Chiara racconta il suo Calvario, la dura realtà del dover convivere con una "lei" (la malattia) che la sta distruggendo sia dentro che fuori ma che, lentamente e senza che se ne renda forse conto, le sta facendo percorrere una strada in compagnia di Gesù, quel Gesù abbandonato che Chiara vuole consolare.

Una grande energia si sprigiona dalle righe di questo libro, una forza prorompente che invita a non mollare mai nonostante le difficoltà del vivere.

L'importante è aver la forza di ricominciare ogni giorno assaporando della propia vita i lati più belli, quelli che ti fanno sentire viva perchè, ciò che realmente conta, è il "dentro" di ognuno di noi.
Questo libro è dolcissimo, non si può non rimanere incantati di fronte alla dolcezza della protagonista mentre narra la storia della sua vita, fatta di dolore ma anche di immense gioie che il Signore le fa provare.


E' una lettura che possono comprendere tutti. Coloro che hanno dovuto convivere con la sofferenza ma anche quelli che non l'hanno ancora incontrata sulla loro strada.
Perchè, se per i primi diventa un conforto rispecchiarsi in Chiara e trarre da lei l'esempio per convivere con il dolore, per tutti gli altri è motivo di riflessione su come la vita vada vissuta, di come tante volte non si sappiano apprezzare le cose veramente importanti mentre si dà peso a tutto ciò che rende infelici.

Il talento che Chiara sà di aver ricevuto è la sua malattia e ha deciso di farlo fruttare per essere di aiuto agli altri e poter un giorno restituirlo a Gesù trasformato in un mazzo di rose ma senza spine, per l'Eternità.
[Modificato da Conny1810 04/05/2009 00:10]