03/08/2009 17:31
"L'Imitazione di Cristo"




Questo libro è stato scritto da un autore del Medio Evo. Molti critici ritengono che si tratti di Giovanni Gersen, abate del Monastero di Santo Stefano a Vercelli agli inizi del XIII secolo.
Altri ritengono che l'opera sia stata realizzata da Tommaso di Kempis, che sembra tuttavia essere solo un emanuense.
L'anonimato dell'autore non ha però ostacolato la diffusione di quest'opera. Si sa per certo che l'autore era un monaco che conosceva bene il mondo e il cuore dell'uomo, una persona che, nella solitudine, cercò la pace e la serenità lasciando a noi questo meraviglioso scritto che può essere considerato un diario spirituale.

Il libro è comprensibile a tutti e la Chiesa stessa lo tiene in alta condiderazione per l'aiuto che dà all'ascesa spirituale.
L'Imitazione di Cristo è il libro di fede più letto dopo il Vangelo ed ha il merito per la sua semplicità,di essere una traccia di ascesi cristiana molto attenta al quotidiano dell'uomo.
Chi legge trova, nelle parole del libro, consolazione, pace e serenità per ogni situazione della vita.
Pone molti interrogativi di revisione della propria esistenza, fornendo anche gli elementi per il miglioramento e la crescita personale.
Il titolo non deve ingannare, non propone un modello-Gesù da imitare ma delinea una via di ascesa alla scoperta di Dio.
Il contrasto tra il mondo e il Cielo, tra l'umanità e la santità è uno dei temi maggiormente approfonditi e su cui riflettere.
Non è un invito ad estraniarsi dal mondo bensì, un'analisi critica sulle molte certezze del cristiano.

In sintesi, l'Imitazione di Cristo è un invito ad abbandonare l'umanità che fa del cristiano una persona debole per arrivare a trasformarsi nell'uomo interiormente nuovo che si rinnova di giorno in giorno e va alla ricerca delle cose del Cielo attraverso la mortificazione di quanto umanamente appartiene al mondo per raggiungere la felicità quì, sulla terra.

[Modificato da worry 11/10/2015 12:25]