25/02/2010 19:11
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DANTE ALIGHIERI

Paradiso, XXXIII,1-21


La sublime preghiera a Maria, pronunciata da San Bernardo di Chiaravalle,apre l'ultimo canto del Paradiso,preludio al gaudio riservato al sommo poeta a conclusione del suo viaggio:la visione di Dio,il"fine di tutti i desii".

Per poter giungere alla luce di Dio,Dante si affida a Maria,non più a Beatrice,"la creatura più alta delle creature",che sola può impetrare affinchè il"Sommo Piacere" si dispieghi a lui.
La santa orazione è un canto magnifico,quasi una parafrasi dell'Ave Maria in cui la figura della Madonna s'innalza sublime.




"Vergine Madre,figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d'etterno consiglio,
tu se' colei che l'umana natura
nobilitasti si',che 'l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.

Nel ventre tuo si raccese l'amore,
per lo cui caldo ne l'etterna pace
cosi' è germinato questo fiore.
Qui se' a noi meridiana face
di caritate,e giuso,intra 'mortali,
se'di speranza fontana vivace.

Donna,se' tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia e a te non ricorre,
sua disianza vuol volar senz'ali.
La tua benignità non pur soccorre
a chi domanda,ma molte fiate
liberamente al dimandar precorre.

In te misericordia,in te pietate,
in te magnificenza,in te s'aduna
quantunque in creatura è di bontate
."
[Modificato da Conny1810 26/02/2010 22:15]