01/11/2011 16:39

Accettare se stessi per proseguire nel cammino spirituale


Spesso non è facile riuscire ad accettarsi quando commettiamo errori e, se è vero che la ragione ci chiede di esserne dispiaciuti è altrettanto vero che non bisogna rammaricarsene in maniera distruttiva, che porta a disperare o ad avere collera contro noi stessi. Questo per non scoraggiarsi e interrompere il cammino intrapreso.

Per avanzare nel conseguimento delle virtù e specie in bontà e dolcezza, è bene avere dolcezza con noi stessi, mentre ci sono persone che sono prese dalla collera e poi si infuriano perchè si sono infuriate, diventano tristi per essersi rattristate e così via.
Il loro cuore si ritrova immerso nell'amarezza e non si rendono conto che a lungo andare, questo atteggiamento li può portare ad inorgoglirsi e a nutrire l'amor propio che è inquieto perchè non accetta le imperfezioni.

La cosa migliore da fare e che Dio gradisce molto quando commettiamo qualche mancanza, è quello di provarne un dispiacere sereno che è bene ponderare per potersi ravvedere.
La serenità fa vedere con più obiettività il nostro intimo e le nostre inclinazioni, molto più dell'aggressività.

Per questo, se ci accorgiamo di aver agito male e vogliamo correggerci, dobbiamo usare delle correzioni non troppo aspre che rischiano di non essere proporzionate alle colpe che abbiamo commesse e, con dolcezza e serenità, guardare in faccia i nostri difetti e con determinazione, decidere di correggerli con l'aiuto di Dio.

San Francesco di Sales incoraggiava se stesso e gli altri alla correzione dicendo queste parole: "Coraggio mio povero cuore, eccoci caduti nella trappola da cui avevamo promesso di stare lontano; alziamoci e liberiamocene per sempre, invochiamo la misericordia di Dio e speriamo in essa; d'ora in poi ci darà la Sua assistenza per renderci più decisi,rimettiamoci in cammino con umiltà.
Coraggio, d'ora in poi stiamo in guardia, Dio ci aiuterà e ce la faremo".


Con questa dolce correzione si è disposti a costruire un fermo e solido proposito di non ricadere più nello stesso peccato e a prendere i mezzi più idonei a questo fine.

Accettare se stessi con i propi limiti, senza persersi d'animo nelle cadute, aiuta ad essere più umili perchè è naturale che chi è pieno di debolezza sia anche debole, non per questo bisogna abbattersi ma con l'aiuto di Dio riprendere il cammino della virtù che si era momentaneamente abbandonato e che aveva fatto perdere la serenità e il desiderio di Dio.
[Modificato da Conny1810 01/11/2011 16:42]