TRASCRIZIONE DEL DISCORSO PER L'ITALIA
di Valter Weltroni
Spello – 10 febbraio 2008
Il destino dell'Italia
Comincia da qui, da 'sta piazza, con alle spalle 'sto magnifico panorama italiano. E' un modo per dire a cosa pensiamo: non al destino di questo o quel leader ma al mio personale destino. Il destino di un comunista che un bel giorno ha scoperto che non è mai troppo tardi per cambiare bandiera. E' questo il finale di un lungo tragitto che è passato dal citare i discorsi di Josif Stalin a copiare paro paro, cacchio, cacchio i discorsi di Clinton, Tony Blair e Obama. Insomma n'idea originale non ce l'ho è già questo rappresenta una sicurezza per gli italiani".
L'ambientalismo del fare
Io credo ad un nuovo ambientalismo, un "ambientalismo del fare", come lo abbiamo chiamato, io ed il mio amico Antonio Bassolino.
"Fare il meno possibile avendo il massimo profitto possibile" è infatti una delle leggi fondamentali della termodinamica a cui entrambi abbiamo strenuamente ubbidito.
Il Partito Democratico vuole affrontare nuove sfide ambientaliste: come la costruzione di un moderno impianto di termovalorizzazione in Campania che sarà dedicato al riciclaggio dei candidati che verranno trombati alle prossime elezioni.
Il futuro, il tempo in cui dobbiamo andare
Non bisogna aver paura del nuovo. Il futuro è l'unico tempo in cui possiamo andare. Per cui chiedo a voi militanti del Partito Democratico di pensa' a me come a una persona proiettata nel futuro. Non me chiamate più Valter e invece apostrofatemi con il nome che io ritengo a me più consono: Obi-Wan-Kenobi.
L'Italia che vogliamo
Una nuova generazione di italiani chiede una Italia più aperta e dinamica, più giovane e mobile. A questa generazione dico: prendete un bel volo della Ryanair e annatevene a fa' na bella vacanza de venti o trent'anni che fate prima.
Lo spirito da ritrovare
Viviamo più a lungo perché viviamo meglio. Non restiamo con la testa rivolta all'indietro, come il dio romano Giano, l'unico dio che riusciva a guardarsi l'ano. Viviamo pienamente il presente e volgiamo lo sguardo al futuro.
Vi è infatti una grande energia che avvolge il nostro paese e il nostro partito, ed anche l'universo intero. Quest'energia si chiama: "Forza". Berlusconi rappresenta il lato oscuro della Forza. Noi rappresentiamo il lato buono della Forza. Per cui a voi tutti dico: "Che la Forza sia con Voi!"
Quale politica?
Na politica come quella di Josif Obama... Molti mi hanno detto che io non posso essere come Obama. A quelli che dubitano dico che ho comprato una lampada abbronzante della Philips che è la fine del mondo. Datemi tempo tre mesi e non solo sarò come Obama ma mi metterò pure a ballare l' Hip-Hop.
Na politica come quella di Josif Obama... Io l'ho incontrato. Lui mi ha detto "Yes! We can!"
Io gli ho risposto: "I can, you can, he can, she can, it can, we can, you can, they can" declinandogli tutto il verbo modale can.
Josif Obama mi ha detto "Can you?". Io gli ho risposto "I can can-can!" e lui mi ha regalato un biglietto gratis per uno spettacolo del Mulin Rouge di Parigi dove avrò l'onore di entrare dalla porta degli artisti in qualità di assoluto protagonista.
Un progetto per cambiare il Paese
Noi siamo pronti. E' all'Italia vera, che noi parliamo. Oggi, grazie al lavoro del governo Prodi, possiamo fare quello che non è mai stato fatto. Molti consumatori si lamentano infatti del costo della vita. Un costo della vita che ha alzato il prezzo delle mutande ed abbassato indecentemente il prezzo delle canottiere. Ed io faccio una promessa solenne agli italiani. Il Partito Democratico farà in modo che ogni italiano trovi le mutande abbassate e le canottiere alzate di modo che possano godere "profondamente" della nostra politica fiscale ed economica.
Gli italiani sanno che le nostre non sono promesse al vento. Avevamo fatto un programma di 252 pagine che poi abbiamo portato, dopo un anno di governo Prodi, a 'na paginetta scarsa. Oggi il nostro programma è invece limpido e chiaro e riassumibile nello slogan: "Più vaselina per tutti!"
Il tempo del coraggio e del cambiamento
Come dice la mia amica Rosa Russo Jervolino è arrivato il tempo della decisione e della responsabilità. Gli occhi degli italiani hanno visto troppo odio e divisioni in questi anni. Le divisioni non sono buone. Le divisioni portano rancore. Per questo io dico che dalle divisioni dobbiamo passare alle moltiplicazioni, alle addizioni, alle sottrazioni e se è necessario pure alle radici quadrate.
Gli italiani vogliono una stagione nuova
Gli italiani non "appartengono" a nessuno, se non a se stessi. Appartengono alla propria coscienza, alla propria mente, al proprio cuore. Ma il loro culo no! Il loro culo è nostro! E prenderli per il culo è una cosa che sappiamo e dobbiamo fare.
Ed è così che decideranno, il 13 aprile. Di una cosa sono certo: gli italiani vogliono uscire dalla confusione, dall'instabilità e dall'immobilismo. Vogliono una stagione nuova. Io propongo la Primainverno o l'Estateautunno, oppure la quinta stagione usata nel calendario degli indiani Sioux. Qualunque cosa. Basta che ci votino.
Poche righe, un pezzetto di storia
L'altro giorno, la sera stessa in cui abbiamo presentato il nuovo sito internet del Partito democratico, è arrivata una mail. Poche righe, a raccontare un pezzetto della nostra storia. La mail diceva "Il suo conto banco posta è stato bloccato – per cortesia vada a questo link ed immetta i suoi dati personali per sbloccare il conto." Un giovane militante del Partito Democratico mi ha detto era immerso da questi Pishing. Io gli ho detto: "Non ti preoccupare. Hai la mia benedizione. Se devi andare a pisciare non devi chiedere il permesso!"
La politica si deve rialzare
L'Italia non si deve rialzare L'Italia è in piedi. E' la politica che deve cambiare. Non possiamo cambiare gli uomini, non possiamo cambiare la squadra, non possiamo cambiare il nostro pressappochismo, ma possiamo e dobbiamo cambiare la "parola" POLITICA. Io ci ho lavorato tutta la notte, anche perché mi piacciono gli anagrammi, e vi faccio queste proposte: LIPOCATI, LIPOTICA, CATILIPO e OCATIPOLI. A me piacciono tutte, ma qualcosa qui dovete pur fare... per cui scegliete voi.
Il Partito democratico
Per questo è nato il Partito Democratico. Ho chiamato Josif Obama ieri e gli ho detto "I have made the Democratic Party! I am the leader of the Democratic Party! I am the numero uno of the Democratic Party!" E lui mi ha risposto "Cristo Hillary ma quanti comizi hai fatto? Ti è completamente cambiata la voce! Hai lo stesso accento di John Gotti!"
Una politica nuova
E' la politica intesa come lotta per grandi principi e grandi valori: la libertà, la giustizia, la pace, il vitalizio di 14.000 euro al mese, superstipendio mensile, voli aerei gratis, le ferie pagate, champagne, barche a vela, veline e grandi trombate. Ideali grandi, per i quali si può dare la propria vita, donandola ogni giorno nella fatica dell'impegno quotidiano.
Cambiare la politica, cambiare l'Italia
Il Partito Democratico nasce per questo. Per far riamare la buona politica, quella che in uno straordinario giorno di ottobre tre milioni e mezzo di persone hanno animato con la loro passione, con la loro partecipazione. Io a questi italiani prometto una politica allegra, paciona ed ottimista e per questo ho scelto di far girare i nostri spot elettorali a Nanni Moretti.
Voltare pagina
Noi ci presentiamo agli italiani con una chiara proposta di governo: stipendi più alti, tasse più basse, un vasetto di nutella ed un lecca lecca per ogni bambino, meno pioggia, più sole, più ore di sonno, lo sbarco su Marte entro il 2040.
Quelli della destra, d'altra parte hanno già governato l'Italia per sette anni, e propongono solo di tornare a farlo, esattamente come prima. Noi vogliamo voltare pagina. Noi diciamo: non governare per sette anni ma governare per 7 mesi 17 giorni 14 ore e 23 minuti. Cazzo! Non saremo seri come i tedeschi ma saremo precisi com un orologio svizzero.
Si può fare
Insomma, come dice Josif Obama "We can" o come dico io: "Se po' fa'!" . Na politica nuova, pulita, decorosa, igenica e trasparente che la sinistra ha sempre fatto. E se non credete a me andate a chiederlo ai cittadini di Napoli che sono quattordici anni che vivono nella più completa pulizia.
Un Paese grande e lieve
La speranza, la fiducia nel futuro, è il motore del cambiamento che serve all'Italia. E' per questo che io mi candido. E se Martin Luther King ha detto "I have a dream, ho un sogno", io vi dico che di sogni ne ho fatti un sacco. Mi sono fatto delle dormite straordinarie in questi ultimi dieci anni a botte di Melatonina. Insomma come sogno io non sogno nessuno. Come ho detto a Vladimir Putin "Io magari non sono russo come te, ma dovresti vedere quando dormo che concerti!"
E vi chiedo, nei prossimi mesi, di pensare non a quale partito, ma a quale Paese. Facciamo un Paese grande e lieve. Un paese che non pianga. Perché se il paese piange non si tratta di un Bel Paese. Se c'è la goccia: è Gin.
(Tom Corradini –
www.tomcorradini.it)
Non ho anima, non ho amore... peso ventuno grammi meno delle altre persone...