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[G]Come iniziare a credere in Dio[/G]

  • Messaggi
  • worry
    15/12/2008 17:56
    L'inizio del cammino spirituale
    DA DOVE INIZIA IL CAMMINO SPIRITUALE 


    La fede è un atto di volontà per mezzo del quale si crede in ciò che Gesù ha rivelato e reso credibile con la sua vita. Da questo possiamo ricavarne una verità importante: sono io che decido di credere, è la mia volontà che conta, molto più di qualsiasi insegnamento. Gli impulsi dall'esterno, le testimonianze, l'esempio di altre persone, sono continui stimoli che il Signore ci manda per farci avvicinare a lui, ma la scelta è sempre e solo personale.
    Tuttavia è altrettanto vero che il più delle volte, anche chi desidera avvicinarsi a Dio, non sa da che parte cominciare o a chi rivolgersi. Pensare in termini spirituali diventa sempre più difficile perché il mondo esterno spinge in tutt'altra direzione, rinnegando o addirittura discriminando qualsiasi cosa possa avere origine soprannaturale. Perché mai si dovrebbe cercare di scoprire se Dio esiste, se Dio è buono? Questa curiosità, questa urgenza di indagare sull'esistenza di Dio spesso sorge perché in realtà le cose materiali che tanto cerchiamo non riescono a darci quello che davvero vorremmo: la felicità, la pace. E la nostra anima, che ha costante bisogno di nutrimento, brama così tanto la pace interiore che il suo grido diviene insopportabile. La risposta è nella fede. Avere fede significa amare Dio e per amarlo occorre conoscerlo. Ecco da dove parte il cammino spirutuale: dalla conoscenza di Dio. Chiunque avverta questa fame di verità e voglia incamminarsi, dovrà iniziare, un piccolo passo alla volta, a conoscere Dio. Santa Teresa diceva "Dio non è amato perché non è conosciuto." Nei salmi troviamo in continuazione invocazioni allo Spirito Santo perché esso illumini le menti e le apra alla conoscenza di Dio: O mio Dio, rischiara le mie tenebre (Sal 17,29); Aprimi gli occhi (Sal 118,18); Manda la tua verità e la tua luce (Sal 42,3).
    Quindi, da dove devo partire, che cosa mi occorre per credere in Dio, e soprattutto: perché dovrei credere in Dio? 

    Cerchiamo di rispondere a queste domande un punto per volta, con l'aiuto dei Santi.


    Da dove partire? Che cosa mi occorre?

    Volontà: la prima cosa essenziale per iniziare un cammino è la ferma volontà di percorrerlo. Il lavoro e gli impegni quotidiani spesso non lasciano spazio alla riflessione, e un iniziale slancio di fervore può essere facilmente sopito dalla stanchezza. Ecco che allora la volontà e la fermezza ci vengono in aiuto e ci consentono di superare anche quei piccoli ostacoli che per pigrizia o per i tanti impegni quotidiani pensiamo di non poter superare. Diceva Sant'Agostino "La fede consiste nella volontà di chi crede". Per alimentare la volontà ricorriamo alla preghiera, chiediamo a Dio che ci dia forza. Ribadisce Sant'Alfonso Maria de Liguori: "Per farsi santi è necessario aver desiderio di farsi santi: desiderio e risoluzione. Alcuni sempre desiderano, ma mai cominciano a metter mano all'opera". Non ci si deve quindi scoraggiare se durante il cammino ci sono ostacoli o momenti di difficoltà. Ciò che conta è riuscire a risollevarsi e con determinazione ripartire senza darsi per vinti. (Per approfondire vedi: La volontà, un aiuto nel cammino spirituale).

    Preghiera: a molti non piace l'idea della tradizionale preghiera, ritenendola noiosa e ripetitiva. Eppure è il mezzo che Dio ci ha dato per avvicinarsi a Lui. Nella preghiera Dio ci parla, ci illumina attraverso lo Spirito Santo, ci dona pace. Non si può progredire senza preghiera. La preghiera non è il semplice ripetere frasi a memoria. Per pregare davvero occore aprire il proprio cuore a Dio, meditare sulle parole, concentrarsi con fiducia. A quel punto la preghiera non sarà più una vuota ripetizione, ma sarà vero dialogo. Per cominciare si possono dire tre ave maria al giorno, per poi man mano progredire. Contrariamente a quanto si pensa aumenterà così tanto la gioia che la preghiera diverrà indispensabile. Dice Sant'Agostino:"Nella preghiera avviene la conversione del cuore verso Colui che è sempre pronto a dare se noi siamo in grado di ricevere. Nella conversione poi avviene la purificazione dell'occhio interiore, quando si escludono le cose che si bramavano temporalmente, e ciò affinché la pupilla del cuore possa sopportare la luce semplice che risplende senza tramonto o mutazione; e non solo sopportarla ma anche abitare in essa; e abitarvi non solo senza fastidio ma anche con ineffabile gaudio, nel quale consiste la vita veramente e genuinamente beata."
    (Per approfondire vedi: La preghiera, il nutrimento dell'anima).

    Amore: amore e conoscenza di Dio sono un tutt'uno. Più lo si ama e più lo si conosce, più lo si conosce e più lo si ama. Il Santo Curato d'Ars teneva molto all'importanza della preghiera e dell'amore: "Figliuoli miei, il vostro cuore è piccolo, ma la preghiera lo dilata e lo rende capace di amare Dio". "L'opera più bella dell'uomo è quella di pregare e amare". "Se voi pregate ed amate, ecco, questa è la felicità dell'uomo sulla terra." Chi ama vuole compiacere l'amato, ecco dunque che amare Dio significa fare la sua volontà, anche quando essa sembra portare sofferenza. Nel suo immenso amore, Dio fa tutto per il nostro bene, per la nostra salvezza. 

    Ricordiamo sempre che "Dio non non si stanca mai di perdonare, siamo noi che ci stanchiamo di chiedere perdono" (Papa Francesco). Qualunque sia il nostro peccato, questo non ci impedirà di avvicinarci a Dio se noi abbiamo la volontà di farlo e la forza di chiedere perdono. Dio infatti è sempre in attesa del nostro arrivo e non vede l'ora che ci si rivolga a Lui. Non smettiamo mai questa continua ricerca. Non pretendiamo che le cose ci giungano senza alcuno sforzo. Abbiamo il libero arbitrio per decidere, per scegliere se amare o se non farlo, se incamminarci o meno. Se decidiamo di incamminarci, lasciamoci allora guidare.

    Perché dovrei credere in Dio? 
    Ancora una volta è Sant'Agostino che ci regala la risposta: "Comprendi dunque, se lo puoi, o anima tanto appesantita da un corpo soggetto alla corruzione e aggravata da pensieri terrestri molteplici e vari; comprendi, se lo puoi, che Dio è Verità. È scritto infatti che Dio è luce (1Gv 1, 5), non la luce che vedono i nostri occhi, ma quella che vede il cuore, quando sente dire: è la Verità". La ricerca della felicità è il nostro obiettivo, ma il mondo e le cose materiali raramente ci regalano sensazioni che vadano al di là della gioia momentanea, subito rimpiazzata da un altro desiderio, un'altra passione, un altro cruccio da soddisfare. Per il corpo è naturale farsi dominare dalle passioni, e queste inevitabilmente tengono incatenati in un luogo dove la vera felicità non c'è. Dio è invece verità, ed è a Dio che l'anima anela per essere libera. 
    Dice il Santo Curato d'Ars: "l'uomo è stato creato per il Cielo".
    La quotidianità spesso impedisce di riflettere su cosa sia veramente la felicità. Ma arriva sempre un momento in cui l'anima, assopita e stanca, manifesta la sua insoddisfazione. C'è chi la mette a tacere e cerca il benessere nelle cose materiali, chiedendone sempre di più e fabbricandosi una prigione con le proprie mani. Non è facile ascoltare se stessi o ammattere che qualcosa internamente non funziona. È molto più comodo e sbrigativo attribuire la colpa a fattori esterni, al caso o alla sfortuna; e così si perde l'occasione di rinnovare la propria vita e trovare finalmente la pace.
    Più difficile, ma enormemente più saggio, è fermarsi e prendersi del tempo per riflettere su cosa proviamo davvero. Le persone sono spesso talmente infelici da pensare che la gioia nemmeno esista, smettendo quindi di cercarla, accontentandosi di cose piccole. Quando si avverte questa insopportabile frustrazione, Dio ci sta già aspettando per rivelarci la Sua realtà, farci provare la vera gioia che si trova solo nella fede. È un richiamo di amore che invita a guardare ben al di là dei propri occhi, oltre il proprio orizzonte.
     
    - l'azione dello Spirito Santo
     
    - come avvicinarsi a Gesù con la preghiera del cuore

    - libri per intraprendere e proseguire il cammino spirituale
    [Modificato da worry 03/10/2015 11:46]
  • OFFLINE
    Conny1810
    Post: 1.683
    Amministratore
    18/12/2008 09:37
    Aver fede nel senso cristiano , vuol dire credere in ciò che non si vede e credere nelle Scritture.

    in senso puramente umano, per aver fede bisogna che la persona cui vorrei aprire il mio cuore, si sveli per quello che è in modo che io possa valutarne l'essenza e decidere se fidarmi o meno.

    E' necessario perciò che vi sia la conoscenza di quella persona, uno scambio di confidenze e dopo del tempo e verificato attraverso i fatti che quella persona è buona, posso decidere di fidarmi e aprirle il mio cuore.

    allo stesso modo per aver fede in Dio dobbiamo prima imparare a conoscerlo e a questa conoscenza si arriva attraverso la lettura delle Scritture. Leggendo si sa quello che è stato rivelato e posso attraverso la mia volontà decidere di fidarmi.

    Così nella vita di tutti i giorni quando un problema si presenterà potrò verificare che ciò che Gesù ha insegnato è verità, ad es. quando dice venite a Me voi tutti affaticati e oppressi ci invita a fidarci in modo che il peso del problema non ci schiacci e noi potremo così verificare attraverso la speranza che lui susciterà in noi, che quanto afferma è verità e una sensazione di tranquillità ci invaderà.

    Si impara così a poco a poco attraverso l'aiuto concreto che noteremo nella nostra vita, a fidarci e a trovare la serenità sempre, nonostante le prove, e avremo la certezza di essere amati e aiutati da Dio in ogni circostanza perchè il Suo amore ci è stato rivelato e lo abbiamo sperimentato.

    per credere perciò non è sufficiente avere la conoscenza di Dio ma poichè Lui è amore e ce lo rivela per attirarci a sè, dobbiamo anche noi decidere di aprire il nostro cuore al Suo amore attraverso la volontà di volerci fidare di Lui, in pratica, la nostra mente adesrisce a quanto è rivelato dalle Scritture e indirizza la volontà a credervi.

    Bisogna imparare ad aprire il nostro cuore al Suo amore liberandolo da tutto ciò che toglie la pace per poter accoglierlo e arrivare a credere.

    E' una lotta tra la nostra umanità che si basa su conoscenze umane e la nostra parte spirituale che vuole che riponiamo la nostra fiducia solo in Dio, sapendo che a Lui nulla è impossibile.






    [Modificato da Conny1810 15/09/2015 16:31]
  • 83pico@live.it
    19/01/2009 15:58
    Anche io sono convinto dell'intima connessione tra amore e Cristianesimo. La Chiesa si rivolge non solo ai cristiani perchè sulla strada dell'amore, secondo la dottrina cristiana, è aperta a tutti la possibilità di salvezza.
    Purtroppo a volte è difficile essere amorevoli nel mondo del lavoro, ma anche fuori (a volte addirittura dentro la chiesa), dove ci sono persone che sembrano provare piacere nel fare del male al prossimo.
  • OFFLINE
    Conny1810
    Post: 1.683
    Amministratore
    19/01/2009 16:16
    come dici bene Pico alle volte è difficile essere amorevoli con coloro con cui dobbiamo avere rapporti, specie se dal loro comportamento scopriamo che non sono buoni. Dobbiamo però riuscire a ringraziare Gesù anche per questo perchè se Lui permette è per far sì che noi ci perfezioniamo nelle virtù.
    La santità è propio questa, cercare di migliorare se stessi e come si fa se non abbiamo con chi rapportarci? Per questo Dio pernmette che veniamo "disturbati" dalle persone che siamo obbligati a frequentare...
  • OFFLINE
    edesapam
    Post: 281
    12/02/2009 18:25
    Eva
    Sono una nuova iscritta, sono di Bolzano e mio nome Eva.
    Sono felice di stare con Voi, ho grande bisogno di Vs. parole
    ho tanto bisogno di consolazione.

    Grazie
  • worry
    12/02/2009 18:28
    Re: Eva
    edesapam, 12/02/2009 18.25:

    Sono una nuova iscritta, sono di Bolzano e mio nome Eva.
    Sono felice di stare con Voi, ho grande bisogno di Vs. parole
    ho tanto bisogno di consolazione.

    Grazie



    Ciao Eva! Sono felicissima che tu ti sia iscritta e spero davvero che questo forum possa aiutarti! Se vuoi lasciare una piccola presentazione scrivi nella cartella di BENVENUTO -CLICCA QUI'

    Benvenuta!!!! [SM=x58969] [SM=x58969] [SM=x58969] [SM=x58969] [SM=x58970] [SM=x58970] [SM=x58970] [SM=x58970] [SM=x58970]


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    Celeste-70
    Post: 28
    07/08/2009 15:52
    Mi reputo una cristiana-cattolica, ma vorrei partire proprio dal concetto di credere, di sentire una fede piena, di non avere certezze sul reputarsi tale, ma ascoltare il sentire piu' intimo, che resta sempre aperto, per quanto mi riguarda, a domande, a ricerche, al perfezionamento di cio' che definiamo con la parola amore.
    Spero di fare esperienza anche attraverso questo forum, dei concetti principali ed essenziali che fanno parte del cammino della vita.
  • worry
    07/08/2009 17:53
    Re:
    Celeste-70, 07/08/2009 15.52:

    Mi reputo una cristiana-cattolica, ma vorrei partire proprio dal concetto di credere, di sentire una fede piena, di non avere certezze sul reputarsi tale, ma ascoltare il sentire piu' intimo, che resta sempre aperto, per quanto mi riguarda, a domande, a ricerche, al perfezionamento di cio' che definiamo con la parola amore.
    Spero di fare esperienza anche attraverso questo forum, dei concetti principali ed essenziali che fanno parte del cammino della vita.



    Trovo il tuo punto di vista molto positivo. La fede è un continuo stato di crescita. A volte ci sono degli alti e dei bassi, ma un vero credente non smette mai di credere, perchè arriva alla certezza e alla percezione assoluta di Dio. Questo è uno stadio che credo si raggiunga solo dopo una serie di esperienze e anche, come dici tu, di un processo di perfezionamento interiore che si ottiene anche con la conoscenza.


  • OFFLINE
    Celeste-70
    Post: 28
    08/08/2009 12:20
    Si Sofy, il credente non puo' che credere, ed io sento questo mio stato perenne, senza capire in modo razionale da cosa possa dipendere, allo stesso tempo do fede a tutto e niente...in realta' non ho alcuna certezza, se non un mio sentire e le ricerche che possano aiutarmi a non farmi condizionare soltanto dall'istinto, che mi porta naturalmente a credere, ma anche a cosa prestare fede, se tutto e' genuino cio' che impariamo dalla religione, se ci sono civilta' piu' avanzate noi (l'idea non mi sconvolge ne' mi stupisce), che potrebbero,

    numero uno prendersi gioco di noi [SM=x58974] per scopi a noi sconosciuti;

    seconda opzione fanno parte di un disegno piu' agrande di salvezza che comprenda l'intero creato [SM=x58970] (preferibile dire);
    numero tre usano iconografie a noi conosciute per insegnarci e guidarci verso un progresso spirituale prima che materiale... [SM=x1761149]
    ...e questa la reputerei forse la peggiore.... [SM=g10257]

    questi sono i miei punti principali di indagine. Al momento non ho certezze, seguo tuttavia in un certo grado la religione cattolica per sentire personale, e per collegamenti logici con le altre possibilita'
    che ho mensionato.

    Capisco che e' un discorso che non tutti possono analizzare ed accettare con serenita', spesso si preferisce e si ha bisogno di certezze assolute, cosa che capita sovente anche a me... [SM=g10707]


    ciao [SM=x63063]
    [Modificato da Celeste-70 08/08/2009 12:29]
  • OFFLINE
    Celeste-70
    Post: 28
    08/08/2009 13:08
    Ho letto alcuni passaggi di Valtorta, ho avuto la sensazione di una spaccatura...(mi voglio scusare ma e' la mia impressione)
    intuizione dello Spirito geniale, e racconti che scaturiscono dalla propria fede, evidentemente senza avere coscienza, lei, di questi due aspetti...

    riguardo la nascita dell'anima, dell'anima antica, ricordo che ho avuto un momento, da bambina, in cui ho sentito la certezza di un contatto con Dio antecedente e diverso dal momento terreno.

    Ho letto un libro, ma non voglio mensionarlo perche' non ha, almeno al momento, ricevuto nessun riconoscimento ufficiale, di una mistica cattolica, attuale, che parla appunto di anime che fanno delle scelte riguardo Dio, gia' prima del concepimento...

    ecco un collegamento con la Valtorta, entrambi parlano di un un creato molto piu' vasto da quello conosciuto...
    le indagini non finiscono qui...ehm Watson.... [SM=x58521]

    Mentre sulle impressioni a me succede in modo incisivo, mi sta capitando con alcune persone di famiglia perfino, in genere le piu' lontane, o indecise o critiche verso un certo tipo di spiritualita', non soltanto un'invocazione vuota, e quando mi succede non ne sono soddisfatta e benedico queste persone,quando me ne ricordo [SM=g6421], perche' non mi piace provare queste sensazioni e a dire il vero cerco perfino di evitare di incontrarle, non sapendo come comportarmi, perche' mi e' difficile interessarmi davvero a cio' che dicono, parole in genere prive di carita'ma di opportunismo...e mi ci sento a disagio.... [SM=x58986]

    ciao per ora e
    buon pranzo [SM=x1761149]
    [Modificato da Celeste-70 08/08/2009 13:28]
  • OFFLINE
    Conny1810
    Post: 1.683
    Amministratore
    08/08/2009 15:03
    Re:
    Celeste-70, 07/08/2009 15.52:

    Mi reputo una cristiana-cattolica, ma vorrei partire proprio dal concetto di credere, di sentire una fede piena, di non avere certezze sul reputarsi tale,




    Sai Valentina, è molto bello che tu ti faccia tante domande. Da quanto capisco a te non basta appartenere alla famiglia dei cattolici ma vuoi provare nel tuo intimo la sensazione che ti dia la certezza di essere nel giusto.

    Forse non te ne rendi conto ma hai già capito quale è la strada per arrivare a capire, è quella del perfezionamento nell'amore.

    Il cammino spirituale che è quello che dobbiamo percorrere per arrivare ad incontrare Gesù, non è altro che un continuo sforzo per perfezionarci nell'amore, (vincendo l'orgoglio e l'egoismo che sono la principale causa della nostra infelicità e un grande impedimento per Gesù che non riesce a farsi sentire), per renderci capaci di amare e provare così,la vera gioia interiore.

    [Modificato da Conny1810 18/12/2010 10:41]
  • worry
    04/09/2009 22:43
    Certo hai ragione, ma io penso che ognuno di noi abbia un modo suo per arrivare alla fede. Non esiste una "via standard". Alcuni ci arrivano, come tu hai detto, con la ragione e la conoscenza. Ma la fede è una cosa che tocca l'anima nel suo profondo, che la eleva e che la inebria. E' vero, probabilmente non può esserci fede senza la reale consapevolezza di ciò che essa comporta, ma allo stesso modo non si può avere fede solo per una constatazione razionale. La fede è anche e soprattutto sentimento. Se questo manca, si ottiene poco...




  • OFFLINE
    Ghergon
    Post: 16
    05/09/2009 14:45
    Re:
    Sofi810, 04/09/2009 22.43:

    Certo hai ragione, ma io penso che ognuno di noi abbia un modo suo per arrivare alla fede. Non esiste una "via standard". Alcuni ci arrivano, come tu hai detto, con la ragione e la conoscenza. Ma la fede è una cosa che tocca l'anima nel suo profondo, che la eleva e che la inebria. E' vero, probabilmente non può esserci fede senza la reale consapevolezza di ciò che essa comporta, ma allo stesso modo non si può avere fede solo per una constatazione razionale. La fede è anche e soprattutto sentimento. Se questo manca, si ottiene poco...







    Le vie per arrivare alla fede, giusto, sono infinite...anche un appassionato di ufologia (tanto per rimanere in tema con l'altro 3d [SM=g6804] ) una volta introdotto nel fascino del mistero, può poi, continuando la ricerca, capire come stiano le cose sul serio e diventare un grande cattolico...
    Tanti di noi hanno ritrovato la fede col tempo, dopo essere vissuti di mondo, nei modi più strani.
    La Vergine Maria ti chiama nelle maniere più strane alle volte...ed eccoci qui ad esempio a parlare di fede.
    Cmq sopra citavo il magistero che afferma che è di fede che bisogna arrivare a Dio con il ragionamento e solo dopo aprirgli il cuore per servirlo, perchè dobbiamo capire che Gesù è verissimo... per esempio è davvero presente in corpo sangue anima e divinità nell'Eucarestia, nel Tabernacolo...ha calcato le scene della palestina di duemila anni fa...Dio era qui con noi!!!

    Sai perchè è importante?
    Perchè anche un induista ad esempio potrebbe dirti che ama uno dei suoi tanti falsi dei pagani e magari lo ama di cuore...
    Se il metro di misura è solo l'amore allora, sia tu cattolica che lui induista avete ragione, tu non hai possibilità di dirgli "guarda che solo Gesù è vero"! perchè lui ti direbbe come puoi dirlo?
    Tu diresti perchè lo amo e lo sento nel cuore!
    E lui "anche io lo amo e lo sento in me, ho ragione io"!
    Invece il cattolico ha le prove storiche, i miracoli, i documenti e la FERMA ragione deduttiva (vedi le 5 vie di San Tommaso) che provano che Dio esiste... lui no...





    "Ciascuno deve salvare non solamente la propria anima ma anche tutte le anime che Dio ha posto sul suo cammino.

    Suor Lucia Dos Santos



    TURRIS EBURNEA



    LIBRI CATTOLICI













  • worry
    05/09/2009 14:56
    Re: Re:
    Ghergon, 05/09/2009 14.45:



    Le vie per arrivare alla fede, giusto, sono infinite...anche un appassionato di ufologia (tanto per rimanere in tema con l'altro 3d [SM=g6804] ) una volta introdotto nel fascino del mistero, può poi, continuando la ricerca, capire come stiano le cose sul serio e diventare un grande cattolico...
    Tanti di noi hanno ritrovato la fede col tempo, dopo essere vissuti di mondo, nei modi più strani.
    La Vergine Maria ti chiama nelle maniere più strane alle volte...ed eccoci qui ad esempio a parlare di fede.
    Cmq sopra citavo il magistero che afferma che è di fede che bisogna arrivare a Dio con il ragionamento e solo dopo aprirgli il cuore per servirlo, perchè dobbiamo capire che Gesù è verissimo... per esempio è davvero presente in corpo sangue anima e divinità nell'Eucarestia, nel Tabernacolo...ha calcato le scene della palestina di duemila anni fa...Dio era qui con noi!!!

    Sai perchè è importante?
    Perchè anche un induista ad esempio potrebbe dirti che ama uno dei suoi tanti falsi dei pagani e magari lo ama di cuore...
    Se il metro di misura è solo l'amore allora, sia tu cattolica che lui induista avete ragione, tu non hai possibilità di dirgli "guarda che solo Gesù è vero"! perchè lui ti direbbe come puoi dirlo?
    Tu diresti perchè lo amo e lo sento nel cuore!
    E lui "anche io lo amo e lo sento in me, ho ragione io"!
    Invece il cattolico ha le prove storiche, i miracoli, i documenti e la FERMA ragione deduttiva (vedi le 5 vie di San Tommaso) che provano che Dio esiste... lui no...









    Certo, tu hai perfettamente ragione e non intendevo dire che le tue affermazioni sono sbagliate. Dico solo cha la ragione, a mio avviso, non basta...





  • OFFLINE
    Conny1810
    Post: 1.683
    Amministratore
    05/09/2009 23:05
    Re:
    Ghergon, 03/09/2009 14.20:

    Ciao!
    La Fede è un dono.
    Non tutti la possono avere.




    Questo non è vero perchè se così fosse significherebbe che Dio è ingiusto.
    La fede tutti la possono avere purchè lo vogliano. Il primo atto comunque, deve essere di volontà e cioè decidere di voler fidarsi di Dio. Questo, farà in modo che Dio si manifesti nei fatti facendo aumentare così la nostra fede.

    La fede, però, non può basarsi solo sul sentimento perchè sarebbe una fede fragile che subirebbe cadute alle prime difficoltà perchè, quello che il nostro cuore prova, dipende anche dal nostro stato d'animo. Mentre, se la fede si basa sulla certezza che quanto Gesù ha insegnato è vero, sarà una fede salda che si rafforzerà sempre di più.

    Bisogna avere il desiderio forte di credere, cioè, fare uno sforzo con la mente per indirizzare la volontà a fidarsi di Gesù che è credibile perchè con i fatti ce lo ha dimostrato.
    [Modificato da Conny1810 15/09/2015 16:39]
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    Celeste-70
    Post: 28
    19/09/2009 08:07
    E' anche vero che si sente spesso dire che anche la fede e' un dono...
    forse la fede scaturisce da una coscienza che comprende l'esistenza di Dio, grazie ai dono dello Spirito Santo che conducono inevitabilmente ad acquisire la fede. Poi e' una questione personale se vogliamo ascoltare o meno lo Spirito Santo nel corso della vita, oppure rifiutare i Suoi doni.
  • OFFLINE
    Conny1810
    Post: 1.683
    Amministratore
    19/09/2009 09:06
    La fede è un dono ma lo diventa nel momento in cui io decido di accettare Dio nella mia vita. Perchè è Lui che amandomi per primo mi offre il Suo amore, sta a me accoglierlo o meno. Quello che non è vero è che non tutti la possono avere perchè vorrebbe dire che Dio ha già stabilito chi si salva e questo, oltre ad essere contrario al fatto che Dio è giusto, andrebbe anche contro alla libertà di scelta che abbiamo, il libero arbitrio.
  • OFFLINE
    Celeste-70
    Post: 28
    19/09/2009 09:47
    Infatti, se tutto e' un dono di Dio, perche' da Dio scaturisce ogni bene, in quanto ne e' la Fonte inesauribile, possiamo oltremodo rifiutare i Suoi doni! Non si puo' parlare, per un cattolico almeno, di predestinazione, sarebbe ingiusto, contro la liberta', che e' la facolta' del libero arbitrio.
  • OFFLINE
    Conny1810
    Post: 1.683
    Amministratore
    19/09/2009 10:19
    E' per questo che aver fede dipende da noi, dalla nostra volontà di volerci fidare di Dio. Spesso sento dire, da qualcuno che vive una prova, che la saprebbe affontare meglio e con meno sofferenza se Dio gli avesse dato la fede. Queste persone hanno capito l'importanza del fidarsi di Dio ma, non si rendono conto che la fede è una scelta personale. Dobbiamo con bontà aiutare queste persone a capire che la nostra volontà ha un ruolo molto importante nell'acquisire la fede e che a Dio basta questo per correrci incontro e sollevarci da ogni nostro peso. [SM=x1750468] [SM=x58970]
  • OFFLINE
    Celeste-70
    Post: 28
    19/09/2009 12:43
    Re:
    Conny1810, 19/09/2009 10.19:

    Queste persone hanno capito l'importanza del fidarsi di Dio ma, non si rendono conto che la fede è una scelta personale. [SM=x1750468] [SM=x58970]



    Questo e' il punto cruciale, che ritrovo molto spesso in persone con una morale in se' in sintonia cmq in larga parte con il messaggio di Cristo, ma senza credere che cio' viene da Dio, cioe' senza fede in Dio.Questo limita cmq e rischia di compromettere le scelte secondo il piano di Dio per l'uomo, per la sua vera felicita'. Ci ritroviamo con troppi dubbi, con ansie spesso ingiustificate, con mentalita' confuse e violente...
    Perche' cerchiamo prove secondo il metro di misura umano, che pure Dio in numerose circostanze ci ha dato, ma che non bastano ad una mente esageratamente scientifica che cerca prove riproducibili di laboratorio prima che i doni di sapienza dello Spirito Santo. Non sappiamo dialogare con lo Spirito Santo, oppure tutto ci sarebbe chiaro, cio' che ci e' utile davvero.

    Chiediamo allo Spirito Santo che ci indichera' anche i modi per affermare la fede, secondo le esigenze e la personalita' di ognuno, anche dei piu' scettici... [SM=x58970]
    [Modificato da Celeste-70 19/09/2009 12:44]
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