Erzelli (Leonardo Technology Village): un progetto in evoluzione.

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Anche il Cnr si trasferirà agli Erzelli

Anche il Cnr si trasferirà agli Erzelli. La notizia è stata ufficializzata dal presidente del Consiglio nazionale di ricerca Luciano Maiani anche lui presente questa mattina sulla collina di Sestri Ponente dove si sta costruendo il villaggio high-tech di Genova. «Abbiamo voluto sottolineare il nostro interesse in questa impresa - ha detto Maiani - naturalmente siamo agli inizi di questa partecipazione. Abbiamo messo in movimento i ricercatori dei nostri istituti che hanno creato una piattaforma di iniziative che prenderebbero corpo qui agli Erzelli. È in definizione un accordo quadro con la Regione. Ci aspettiamo che ciò significhi un coinvolgimento concreto per promuovore questo insediamento. I prossimi anni vedrà un approfondimento di questa relazione. Spero - ha concluso Maiani - che questo vada a buon fine e porti al trasferimento dei nostri istituti in questo parco bellissimo. Dalla regione ci aspettiamo un sostegno non solo morale e io credo che sia compito della Regione coinvolgere le risorse per favorire questi insediamenti. Nei prossimi anni il Cnr investirà anche in Liguria una cifra considerevole e quindi ci aspettiamo questo quadro di collaborazione molto positivo». Immediata la risposta del governatore ligure Claudio Burlando, anche lui presente al sopralluogo per fare il punto sull’avanzamento dei lavori agli Erzelli: «Noi abbiamo messo qui tantissime risorse, 200 milioni in tutto.Siamo in un momento non felicissimo per le finanze pubbliche, quelle regionali in particolari, tuttavia chiunque verrà qui ad investire sarà ben accolto e riceverà ciascuno, in base alle nostre possibilità, un aiuto per favorire questi investimenti e questi insediamenti».

I lavori sulla collina degli Erzelli procedono spediti. Il palazzo che dovrà ospitare la Ericssonn è più che uno scheletro. Tra le aziende pronte ad insediarsi sulle alture del ponente genovese anche Siemens e Esaote. Prevista la creazione di una succursale dell’Iit i cui locali di Morego ormai fnon sono più sufficienti ad ospitare ricercatori e laboratori. Oltre alla facoltà di Ingegneria dell’università di Genova per il cui trasferimento, ha detto il rettore dell’ateneo Giacomo De Ferrari «i tempi tecnici parlano del 2014-2015. Entro il mese prossimo incontreremo gli organi di governo per decidere quale sia la soluzione migliore per avviare il processo che porterà ingegneria agli Erzelli».

Presente sulla collina di Sestri Ponente anche l’arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco : «In un momento di particolare difficoltà, pensare a un progetto tra soggetti di cultura, scienza e tecnologia fa ben sperare per la città di Genova e per il suo futuro. Nel suo insieme - ha aggiunto il porporato - questo progetto fa sperare per l’occupazione e per i giovani, che non dovranno più andare solamente fuori Genova». Bagnsco ha concluso auspicando che tra i palazzi dell’high-tech possa trovare collocazione un luogo di culto dove poter celebrare la messa o raccogliersi in preghiera: «Una chiesa, certamente, ma anche una cappella andrebbe bene».

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Genova - L’ateneo frenato dalle molte perplessità del trasferimento e dai conti che in via Balbi vorrebbero “tondi” e a favore dell’inquilino più corteggiato del costituendo reame di Erzelli. All’Università l’ipotesi di andare in affitto per anni nella parte dei locali che non riuscirebbe ad acquistare subito dal consorzio di Genova High Tech non piace, e al tempo stesso ipotizzare di vendere subito e bene gli immobili di Albaro appare una chimera. Ne consegue che il rinvio della decisione sul trasferimento di Ingegneria al 13 ottobre, deciso ieri, sembra servire più che altro a ottenere gli ultimi sì dai nuovi finanziatori che nei giorni scorsi hanno dato la loro disponibilità di massima. La storia del potenziamento dei trasporti, in questo scenario, appare un equivoco di poco conto colto come un pretesto per prendere tempo. Però dall’altra parte il rischio è di quelli che pesano. Claudio Burlando nei giorni scorsi l’ha detto a chiare lettere: «con l’aria che tira, si rischia che i finanziamenti per Erzelli saltino». Anzi, in parte è già successo: 10 dei 110 milioni nel portafogli dell’operazione sono stati cancellati e poi, in seguito a pressioni della Regione, riscritti. Per finire come in ogni maxi-operazione che si rispetti, non possono mancare le maxi-sviste. Come quella delle imposte di registro: l’Università ha realizzato soltanto nei giorni scorsi di dover calcolare un esborso,dal notaio, tra i 5 e i 6 milioni di euro.

Non è solo una minaccia: i tentennamenti potrebbero solleticare, a Roma, gli appetiti di qualche funzionario incaricato da Giulio Tremonti di rastrellare denari nelle pieghe di operazioni finanziate ma incapaci di compiere passi in avanti. Il parco tecnologico con annesso trasferimento della Facoltà di Ingegneria è scritto in un accordo firmato da gli enti, l’spa delle aziende high tech e l’Università la bellezza di quattro anni fa. Un semplice benché articolato spartito, il documento del 2007, per l’orchestra di elementi chiamata a costruire la sinfonia dell’altopiano delle nuove tecnologie. Salvati nelle scorse settimane 10 degli 85 milioni di euro ottenuti durante la “finestra” del secondo governo Prodi (2006-2008), la difficilissima situazione del Paese pone a rischio l’intero finanziamento da 110 milioni fino a oggi assicurato.

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GENOVA
Erzelli, si attende il trasferimento della facolta' di ingegneria
12/12/2011 16:51
"Il progetto degli Erzelli sta andando avanti. Adesso aspettiamo che l'Università prenda le sue decisioni, augurandoci che lo faccia in tempi molto brevi", questo quanto dichiarato da Carlo Castellano, presidente del Dixet. Sempre secondo Castellano, il consorzio delle aziende ad alta tecnologia sta portando avanti il progetto nell'attesa del trasferimento delle facoltà di ingegneria dell'ateneo genovese. Ericsson e i suoi mille dipendenti, si trasferirà già a metà del prossimo anno mentre anche Esaote ha annunciato la volontà di trasferimento nel complesso hi tech degli Erzelli.

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