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Erzelli (Leonardo Technology Village): un progetto in evoluzione.

Ultimo Aggiornamento: 31/03/2018 09:30
27/11/2006 19:55
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Le torri nel progetto di Piano sono 10, di diverse altezze (150 metri le più alte). Sempre Piano aveva delineato questa ripartizione: 70% della superficie edificata destinata a imprese, laboratori di ricerca e centro per la formazione. 30% adibito a funzioni complementari: residenze, servizi, attività culturali e sportive. In quanto a tempi di realizzazione si parla di tre fasi, per complessivi 8 anni di lavori.


Incollo alcuni dei più recenti articoli del Secolo XIX a proposito del Progetto Leonardo, così da fornire qualche spunto di discussione.

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8/12/2005
Villaggio Erzelli Tursi approva la variante al Puc
HI-TECH Via libera della giunta


Nuovo passo avanti verso la nascita della citta della tecnologica degli Erzelli. La giunta comunale ha approvato nella seduta di ieri la delibera che definisce la nuova variante urbanistica che riguarda l'area degli Erzelli (sulle alture del ponente genovese, tra Cornigliano e Sestri) e stabilisce le coordinate per la realizzazione del «parco tecnologico» promosso dal consorzio Dixet.
La pratica approvata ieri a Palazzo Tursi prevede che il settanta per cento dei volumi venga assegnato al polo tecnologico ed il restante 30 per cento a funzioni residenziali di appoggio al polo stesso.
«Abbiamo preparato la nuova variante - commenta l'assessore comunale all'Urbanistica Bruno Gabrielli - tenendo conto delle indicazioni che sono venute sia dagli operatori interessati al progetto "Leonardo", sia dai cittadini e dagli utenti della zona, attraverso il consiglio di circoscrizione. Il contenuto della delibera, che sarà ulteriormente discusso in una seduta del consiglio comunale, cerca di garantire il successo di una iniziativa che è di natura pubblica ed era prevista dai programmi urbanistici del Comune. Assegna appunto il 70 per cento dei volumi al "polo tecnologico" , ma riserva il 30 per cento a funzioni residenziali di appoggio al "polo tecnologico". Riteniamo che sia del tutto utile al progetto l'esistenza di una quota residenziale che garantisca al nuovo insediamento le caratteristiche di vivibilità ventiquattro ore su ventiquattro. Inoltre è stata prevista una quota residenziale aggiuntiva del 10 per cento, ma rigorosamente collegata agli auspicabili insediamenti di nuove attività produttive. Saranno definite convenzioni capaci di garantire che di questo 10 per cento aggiuntivo possano usufruire soltanto i nuovi addetti di industrie che si insedieranno nel polo tecnologico».
Accanto a imprese a tecnologia avanzata e a residenze, è previsto l'insediamento a Erzelli anche di centri di ricerca e formazione, tra cui la facoltà di Ingegneria, anche se l'Università non ha ancora ufficializzato la sua scelta definitiva e sciolto tutti i dubbi su questa soluzione.
L'iter della delibera con la variante prevede che ora debba esaminata dalla commissione urbanistica e quindi portata in discussione e votazione in consiglio comunale, dove si pensa che possa approdare con il prossimo mese di gennaio 2006, subito dopo la pausa natalizia.

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28/6/2006

Anche se ancora vi stazionano pile e pile di container, da ieri i 380.000 metri quadrati della collina degli Erzelli non sono più in mano ad Aldo Spinelli. Ieri l'impresario del porto, firmando il rogito notarile per la vendita dei terreni, ha sancito ufficialmente il passaggio a Genova High Tech Spa, la società guidata da Carlo Castellano promotrice del parco tecnologico e scientifico "Leonardo" (Genova High Tech ha il 33% della società Leonardo Technology spa, partecipata per il restante 67% da Banca Intesa, Aurora ed EuroMilano). Il costo dell'operazione si aggira intorno ai 35 milioni di euro.
Si mette così in moto in maniera irreversibile la costruzione del parco scientifico e tecnologico sulle aree ora occupate dai container e dove troveranno spazio la facoltà di Ingegneria, numerose società legate all'high tech e diversi laboratori di ricerca. Agli spazi ex proprietà di Spinelli se ne aggiungono altri attigui che portano l'estensione del futuro villaggio tecnologico sopra i 400.000 metri quadrati. Numeri che descrivono l'ambizione di Castellano, così recita il comunicato di Genova High Tech, di costruire "il più innovativo e grande polo nazionale di imprese ad alta tecnologia e formazione". Già cinquanta aziende hanno mostrato interesse nei confronti dell'ipotesi di spostarsi agli Erzelli. Il disegno di fondo si rifà al modello americano della Silicon Valley: mettere accanto, in contiguità fisica, facoltà universitarie tecnico-scientifiche, istituzioni di ricerca pubbliche e private, imprese ed investitori finanziari per stimolare processi virtuosi di sviluppo tecnologico e industriale.
I primi a trovare casa in collina saranno gli studenti di ingegneria: entro gennaio Spinelli libererà gli spazi dove troverà sede la nuova Facoltà, circa 90.000 metri quadrati. A seguire arriveranno le prime 12-13 aziende (top secret per ora i nomi) e quindi a poco a poco verranno liberate tutte le aree, operazione che non si concluderà prima di un paio di anni.
Per Genova si tratta di un gioco a incastro dove alcune tessere sono già sistemate, altre non ancora. Per lo spostamento della facoltà di Ingegneria i fondi sono stati reperiti a novembre dell'anno scorso attraverso uno stanziamento specifico da parte della Regione nel Fir, fondo regionale per gli investimenti.
Una tessera che ancora, almeno parzialmente, non è ancora stata sistemata riguarda i container sfrattati dagli Erzelli: in via provvisoria saranno dirottati, in parte, a Cornigliano, nelle aree ex Ilva dove più in là nel futuro verrà realizzato un distripark su 144.000 metri quadrati (partenza prevista nel 2010). Fino ad allora, e in attesa della bonifica, parte dei container possono restare lì, o almeno questa è la posizione di Comune e Autorità portuale, ente titolare dell'area. Non tutti però: rispondendo a una interrogazione del consigliere Paolo Striano (Margherita), l'assessore Mario Margini ha ieri chiarito in Consiglio comunale che solo i container «legati al circolo dell'attività portuale» possono stazionare a Cornigliano. Gli altri, semplici depositi, devono essere spostati altrove. E comunque, dal 2010, l'area del distripark sarà messa a gara (Spinelli ha già fatto domanda per l'assegnazione).
Un'altra tessera che in parte ha a che fare con il progetto Leonardo è l'Iit: l'Istituto italiano di tecnologia per ora in fase embrionale, e i cui ambiti di ricerca non sono lontani da quelli che saranno sviluppati agli Erzelli, troverà sede a Morego, distaccato rispetto al villaggio Leonardo: «L'importante è che l'Iit si faccia a Genova - mette le mani avanti Castellano - I collegamenti tra i due centri, ad ogni modo, saranno evidentemente numerosi».
Come a dire che non è questo ad ostacolare un processo che sembra ormai definitivamente in moto: l'ambizione di inserire Genova «nel panorama internazionale dei parchi scientifici e tecnologici con una presenza competitiva sul piano mondiale» - così descrivono il proprio obiettivo a Genova High Tech - da ieri cammina sulle gambe di un progetto entrato finalmente nella fase operativa



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21/9/2006
Nuovi scenari per Erzelli: entra in scena lo spagnolo Calatrava

Una serie di incontri strategici si sono accavallati in questi giorni sulla riqualificazione dell'area di Cornigliano e sulle prospettive di sviluppo della collina degli Erzelli. Le novità sono soprattutto relative alla cittadella dell'alta tecnologia che la cordata di Carlo Castellano vuole insediare sulle aree di Spinelli. La prima: potrebbe essere l'architetto spagnolo Santiago Calatrava a firmare parte del progetto, dopo la recente uscita di scena di Renzo Piano, e nel dettaglio l'avveniristica funicolare che Castellano - in accordo con gli enti locali - intende realizzare dalla collina a Cornigliano. La seconda: Spinelli potrà cominciare da dicembre a spostare i suoi container sulle aree in via di bonifica di Cornigliano avviando dunque la cessione degli spazi al villaggio hi-tech.
Mentre il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, volava a Roma per incontrare il management di Anas al fine di risolvere il nodo del groviglio viario che in futuro prenderà corpo a Cornigliano, a Genova i vertici di Società Autostrade incontravano dunque l'architetto spagnolo Santiago Calatrava. Pare sempre più probabile che Calatrava ottenga la commessa del Morandi bis, ovvero l'incarico di disegnare il nuovo ponte sul Polcevera funzionale alla realizzazione della gronda, e del ponte di San Benigno. Il famoso architetto è stato avvicinato da Castellano e dall'assessore alle Infrastrutture del Comune, Mario Margini. Calatrava ha partecipato in via informale alla presentazione di «Leonardo»: all'incontro erano presenti Comune, Regione e Provincia, oltre agli architetti attualmente al lavoro sull'opera. Castellano e Margini vorrebbero coinvolgere Calatrava nella progettazione della funivia di collegamento tra Erzelli e Cornigliano. Recentemente, a New York Calatrava ha vinto l'appalto per la progettazione di una collegamento in funivia tra Manhattan e la Governor Island. Il progetto è scenografico e singolare.
Sempre in questi giorni si è tenuto un incontro del consiglio di amministrazione della società per Conrigliano durante il quale si è fatto il punto dei lavori. Da dicembre comincerà il trasferimento dei container di Spinelli oggi accatastati sulla collina degli Erzelli. Ai contenitori la spa di Cornigliano ha riservato uno spazio di 12.500 metri quadrati, sull'area dell'Autorità portuale. I primi container saranno trasferiti a dicembre e l'operazione proseguirà nei mesi, di pari passo con i lavori di bonifica dell'area la cui durata prevista è di quattro anni.

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Ingegneria agli Erzelli, la Regionepronta a pagare l'intero trasloco

Tecnologie Il presidente Claudio Burlando ha deciso di stanziare subito 100 milioni (in cinque "rate" da 20) per finanziare un piano da 140 milioni

La Regione garantisce i fondi per trasferire tutte le sedi della Facoltà di Ingegneria sulla collina degli Erzelli. L'obiettivo è quello di creare un polo della tecnologia, con l'università a convivere con la cittadella delle imprese hi-tech del progetto Leonardo lanciato da Carlo Castellano sulle aree attualmente occupate dai container di Spinelli. L'esborso della Regione può raggiungere i cento milioni di euro, che la giunta erogherà in cinque rate annuali da 20 milioni attingendo dai vari capitoli finanziari (Docup, Fir, Apq... ).
Il rateo annuale studiato dal presidente Claudio Burlando ricalca lo schema siglato nella scorsa legislatura dalla giunta Biasotti per finanziare la metropolitana genovese, con quattro rate da 15 milioni. Lo stanziamento è necessario per consentire all'Ateneo di firmare gli eventuali contratti: perché l'attesa dei fondi statali potrebbe essere troppo lunga e non è scontato sia in ogni caso facile ottenerli. Qualora il governo dovesse sostenere l'inziativa, la Regione potrebbe interrompere il finanziamento e persino recuperare gli investimenti, girandoli su altri capitoli.
E' evidente, ora, che la parola finale spetta all'Università, perlustrata più volte da Burlando che ha visto prima il rettore Gaetano Bignardi poi il preside di Ingegneria Gianni Vernazza. «La Regione si farà comunque carico di finanziare interamente il trasferimento», ha detto Burlando, che in cambio ha chiesto a Ingegneria di cartolarizzare l'immobile di Albaro, di proprietà, da cui si dovrebbero ricavare tra i 30 e i 40 milioni.
«Noi abbiamo ora fatto un passo formale - ha affermato il presidente -. Insomma, se si deciderà di trasferire agli Erzelli la facoltà, ci faremo carico noi dei costi. Proveremo ad avere risorse dello Stato, visto che l'universitàè statale, ma se tuttavia queste risorse non arrivassero o fossero insufficienti, impiegheremo investimenti regionali, o risorse europee che passano comunque attraverso la Regione. Spostare ingegneria a Erzelli - ha detto ancora Burlando - potrà costare 140, 150 milioni di euro, ma dalla valorizzazione degli immobili oggi occupati dalla facoltà, che saranno lasciati liberi, si potrebbero ricavare circa 30, 40 milioni. I costi per la Regione, dunque, saranno di poco superiori ai 100 milioni». E la facoltà sarebbe così riunificata, mentre oggi è dispersa tra diverse sedi tra le quali quella della Fiera, quella di Albaro e diversi laboratori.
D'altra parte, il piano economico per il grande trasloco era pronto nei dettagli da tempo. E già comprendevano una quota regionale, ricavata dal Fir che la giunta ha alzato da 20 a 90 milioni: in un primo momento lo stanziamento era di 40 milioni. Una terza possibile tranche (oltre alla permuta di Albaro, appunto) era stata individuata a carico dell'Inail, che aveva manifestato l'intenzione di acquistare gli stessi immobili degli Erzelli per affittarli alla Facoltà; ipotesi tramontata.
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