Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!


vai al sito www.metrogenova.com
 

AVVISO IMPORTANTE
A partire dal 1° gennaio 2020 il nostro forum è visibile in sola lettura. Per contatti con la nostra Associazione, vi invitiamo a visitare il nostro sito (www.metrogenova.com) o la nostra pagina facebook (www.facebook.com/metrogenova/)
 
Stampa | Notifica email    
Autore

Il nuovo sindaco di Genova

Ultimo Aggiornamento: 26/06/2017 22:30
12/04/2013 20:19
OFFLINE
Post: 15.551
Registrato il: 11/07/2006
Città: GENOVA
Età: 53
Capotreno
da www.primocanale.it


POLITICA

Marco Doria il sindaco di capoluogo meno pagato d'Italia

venerdì 12 aprile 2013

Genova - Con 7.369 euro lordi al mese, circa 4.000 netti, il sindaco di Genova è il meno pagato tra i primi cittadini dei capoluoghi italiani. Il dato è emerso durante la presentazione dello Statistico del Consiglio comunale. A titolo di esempio, il sindaco di Bologna guadagna 9.580 euro lordi, quello di Firenze 7.580 e quello di Milano 9.124

Nella media, invece i gettoni dei consiglieri comunali: 97,61 euro a seduta contro i 72,96 di Bari, i 92 di Firenze, i 120 di Torino e Milano e i 156 di Palermo.

09/06/2013 21:12
OFFLINE
Post: 1.785
Registrato il: 13/05/2006
Città: GENOVA
Età: 44
Sito del Comune-IMU
Ho notato che quest'anno, nonostante le difficoltà croniche di reperimento delle risorse, il Comune ha inserito nel priprio sito internet una sezione dedicata ai tributi locali,con alcune istruzioni-che sembrano,tutto sommato, chiare- ed anche un programma immediatamente eseguibile per i relativi calcoli. Però pare che solo pochissime persone ne abbiano fatto uso e un gran numero di contribuenti si rechi dai patronati, o dal professionista di fiducia, anche per situazioni oggettivamente non complesse.
Si dice spesso che le Istituzioni, Comune compreso, siano distanti, però, in questo caso, il sito c'è,ma se nessuno ci va, non mi sembra giusto lamentarsi.
E' vero che ci sono molti anziani, ma i laureati che non sanno accedervi, che scusa hanno?
19/07/2013 06:25
OFFLINE
Post: 1.786
Registrato il: 06/01/2013
"E' obbligata una maggiore imposizione fiscale per salvare i servizi", ha detto il sindaco Marco Doria. I settori comunali che assorbono più risorse sono, nell'ordine, le politiche sociali, la scuola, la cultura e il turismo, la polizia municipale e lo sviluppo economico.

Sarei curioso di avere l'elenco di queste politiche sociali... già ne ho mezza idea... Genova da questo punto di vista resta inimitabile... [SM=x1710462]

Sarei curioso di capire dove andiamo con aumenti continui di tasse locali e nazionali... ma a quanto pare per la cricca comunale tanto difesa dai genovesi ad oltranza è più importante mantenere i soliti noti che piacciono tanto anche ai genovesi. [SM=x1710462]
19/07/2013 07:52
OFFLINE
Post: 5.834
Registrato il: 12/07/2006
Amministratore
Capotreno
Re:
Freeway4333, 19/07/2013 06:25:

"E' obbligata una maggiore imposizione fiscale per salvare i servizi", ha detto il sindaco Marco Doria. I settori comunali che assorbono più risorse sono, nell'ordine, le politiche sociali, la scuola, la cultura e il turismo, la polizia municipale e lo sviluppo economico.

Sarei curioso di avere l'elenco di queste politiche sociali... già ne ho mezza idea... Genova da questo punto di vista resta inimitabile... [SM=x1710462]

Sarei curioso di capire dove andiamo con aumenti continui di tasse locali e nazionali... ma a quanto pare per la cricca comunale tanto difesa dai genovesi ad oltranza è più importante mantenere i soliti noti che piacciono tanto anche ai genovesi. [SM=x1710462]




Ognuno ha le sue opinioni, ma questo tuo post mi pare un ottimo esempio di populismo superficiale e inconcludente…. [SM=g27992]
Perché non cerchi di attenerti ai fatti? C’è un’emergenza sociale si o no? E di fronte ad un’emergenza sociale tagli ancora i servizi già al lumicino [SM=x1177057] ?
19/07/2013 08:14
OFFLINE
Post: 1.786
Registrato il: 06/01/2013
Visto che quando ero disoccupato nessuno mi ha aiutato o agevolato, non capisco sinceramente perché ora dovrei svenarmi per i soliti noti. C'è poco da attenersi ai fatti, si conoscono bene le spese sociali del comune di Genova.
19/07/2013 08:52
OFFLINE
Post: 2.406
Registrato il: 30/03/2010
Città: ARENZANO
Età: 54
Mi permetto di intervenire con un discorso forse fuori dal coro, ma se non altro dettato da onestà intellettuale perchè scevro da atteggiamenti politici precostituiti.
In Italia, per giustificare e coprire le proprie inefficienze nella gestione del denaro pubblico, si utilizza spesso e volentieri l'alibi della carenza di risorse e si tartassa la cittadinanza.

Mi viene alla mente un parallelismo con AMT.
Analizzando con Luigi (ralco) i bilanci della società, abbiamo convenuto che effettivamente c'è stato un progressivo taglio dei trasferimenti, ma non tale e così drastico da giustificare un tracollo della società di trasporto pubblico, anche tenendo conto delle dismissioni di rimesse ed officine varie e dei rincari tariffari che nel corso del tempo sono andati a gravare sull'utenza.

Qui è la stessa identica cosa, con le tasse che vanno ad aumentare.

Sotto certi profili, la carenza di risorse è un dato positivo, perchè ci permette di distinguere tra chi è veramente un bravo amministratore e chi non lo è.
[Modificato da brioskj 19/07/2013 08:55]
19/07/2013 09:36
Freeway4333, 19/07/2013 08:14:

Visto che quando ero disoccupato nessuno mi ha aiutato o agevolato, non capisco sinceramente perché ora dovrei svenarmi per i soliti noti



Ammazza quanta umanità... Per me non hanno fatto un cazzo quindi che si fottano. Parole degne di 10,000 anni di recente storia umana.
19/07/2013 09:48
OFFLINE
Post: 520
Registrato il: 03/02/2011
Città: GENOVA
Età: 58
lordtiranus, 19/07/2013 09:36:

Freeway4333, 19/07/2013 08:14:

Visto che quando ero disoccupato nessuno mi ha aiutato o agevolato, non capisco sinceramente perché ora dovrei svenarmi per i soliti noti



Ammazza quanta umanità... Per me non hanno fatto un cazzo quindi che si fottano. Parole degne di 10,000 anni di recente storia umana.



Tipico atteggiamento italiota, non importano le cause, le motivazioni, il perchè e il percome, chiunque esso sia DEVE fare miracoli in fretta e bene, altrimenti è un coglione...
Prepotenza e pretese... basta che siano gli altri ad agire... la rivoluzione digitale...
19/07/2013 10:16
OFFLINE
Post: 4.379
Registrato il: 09/01/2008
Capotreno
Il qualunquismo dilagante si accentua nei tempi di crisi, per questo bisogna tenere alta la guardia.
E' opinione diffusa che le tasse aumentino per tutelare gli extracomunitari, basta un idiota che lo dica e altri mille gli vanno dietro.
Il problema è che in questo paese spesso spendiamo troppo e male per i servizi, questo perchè ci portiamo dietro scelte sbagliate di anni fa e che nessuno ha coraggio di affrontare.
La sanità ad esempio, nelle regioni che funziona meglio costa un terzo rispetto a regioni dove invece non funziona per niente, come è possibile questa assurdità?
E' chiaro che di fronte a queste situazioni il malcontento dilaga e chi ha meno senso di solidarietà finisca col fare discorsi pessimi come quello di qualche post fa.
In questi anni, per diminuire la spesa e non aumentare le tasse si è ricorso a tagli lineari, penalizzando regioni come la nostra che rientra tra le virtuose, per questo Doria è costretto ad aumentare l'IMU.
Il federalismo fatto per correre dietro alla Lega si è dimostrato un fallimento, o si ritorna al centralismo e si danno regole nazionali ferreee per cui i costi siano uguali in tutto il paese o si finisce per consegnare il paese al populismo totale di Grillo e della Lega.

19/07/2013 10:36
OFFLINE
Post: 5.834
Registrato il: 12/07/2006
Amministratore
Capotreno
Re:
Freeway4333, 19/07/2013 08:14:

Visto che quando ero disoccupato nessuno mi ha aiutato o agevolato, non capisco sinceramente perché ora dovrei svenarmi per i soliti noti. C'è poco da attenersi ai fatti, si conoscono bene le spese sociali del comune di Genova.




I soliti noti chi sarebbero? Immigrati, disabili, anziani, bambini?

Evviva il Marchese del Grillo: IO SO’ IO E VOI NUN SIETE ‘N CAZZO
[SM=g27988]
19/07/2013 22:13
OFFLINE
Post: 9.053
Registrato il: 01/06/2003
Capotreno
Da sindaco o avrei trovato idee nuove per ottimizzare le risorse e non aumentare l'IMU o mi sarei dimesso, un po' di dignità ci vuole.

Ma tanto Doria sa benissimo che se si ricandidasse verrebbe rieletto domani, quindi di sicuro non teme di sentirsi in discussione.

A questi signori è concesso tutto, quindi testa bassa e pedalare. Giusto così.

Io sto ancora aspettando i 35 km di idee....anzi sto aspettando ancora i primi 100 metri...
20/07/2013 16:04
OFFLINE
Post: 15.551
Registrato il: 11/07/2006
Città: GENOVA
Età: 53
Capotreno
da www.primocanale.it


POLITICA

PD all'attacco sul bilancio: "O lo cambia Doria, o lo cambierà il Consiglio"

sabato 20 luglio 2013

Genova - “Il progetto di bilancio predisposto dalla Giunta Doria non va bene e dovrà essere modificato”: a dirlo il consigliere comunale PD Gianni Vassallo, che attacca in particolare l’aumento dell’aliquota Imu sugli affitti in canone concordato. “Non ve bene neppure l’aumento dell’Imu sulla prima casa, sarebbe meglio che il Comune prevedesse un risparmio sulla spesa”, aggiunge il consigliere comunale.

“In realtà le azioni di riordino della spesa sociale e investimenti sulle aziende del Comune erano impegni che sindaco e giunta si erano già formalmente assunti lo scorso anno – continua Vassallo, che aggiunge – al riguardo però sono mancate azioni concrete”. “C’è una sola alternativa per approvare il Bilancio - conclude Vassallo, che lancia un ultimatum alla squadra di Doria – o la giunta modifica questi aspetti o lo farà il Consiglio comunale”

21/07/2013 07:44
OFFLINE
Post: 1.786
Registrato il: 06/01/2013
Per ottenere la residenza o il permesso di soggiorno, qualunque straniero, extracomunitario e comunitario, dovrebbe avere un lavoro oppure dimostrare di avere mezzi di sostentamento pari alla pensione minima mensile, che è di circa 470 euro. Chi ha tali mezzi di sostentamento, non dovrebbe quindi ricevere un sussidio da parte di un ente pubblico. Invece, a Genova gli stranieri «beneficiari di provvedimenti di natura economica» nel 2010 sono stati oltre mille per un costo complessivo di oltre un milione e 130mila euro.

1 milione e 130 mila euro... fate voi...

«I soldi sono erogati per questioni di sicurezza sociale - replica l'assessore Roberta Papi

[SM=x1710462]

"Saladin Sejdic nel 2010 ci è costato 21618 euro. Natasa Sejdic ne ha presi 8000. In pratica 2500 euro al mese. Esentasse. Secondo i dati pubblicati online grazie alla «trasparenza»."

Dov'è il qualunquismo quando si scopre che hanno speso 1 milione e 130 mila euro solo per lor signori? E siccome sono anni, decenni che queste spese ci sono e sono spese consistenti ora noi dobbiamo farcene carico perché Doria poverino è obbligato? Giambo tocchi sempre il ridicolo...

22/07/2013 08:23
OFFLINE
Post: 5.834
Registrato il: 12/07/2006
Amministratore
Capotreno
Re:
Freeway4333, 21/07/2013 07:44:

Per ottenere la residenza o il permesso di soggiorno, qualunque straniero, extracomunitario e comunitario, dovrebbe avere un lavoro oppure dimostrare di avere mezzi di sostentamento pari alla pensione minima mensile, che è di circa 470 euro. Chi ha tali mezzi di sostentamento, non dovrebbe quindi ricevere un sussidio da parte di un ente pubblico. Invece, a Genova gli stranieri «beneficiari di provvedimenti di natura economica» nel 2010 sono stati oltre mille per un costo complessivo di oltre un milione e 130mila euro.

1 milione e 130 mila euro... fate voi...

«I soldi sono erogati per questioni di sicurezza sociale - replica l'assessore Roberta Papi

[SM=x1710462]

"Saladin Sejdic nel 2010 ci è costato 21618 euro. Natasa Sejdic ne ha presi 8000. In pratica 2500 euro al mese. Esentasse. Secondo i dati pubblicati online grazie alla «trasparenza»."

Dov'è il qualunquismo quando si scopre che hanno speso 1 milione e 130 mila euro solo per lor signori? E siccome sono anni, decenni che queste spese ci sono e sono spese consistenti ora noi dobbiamo farcene carico perché Doria poverino è obbligato? Giambo tocchi sempre il ridicolo...





Vedo che continui su questa linea di populismo a piene mani….
Benissimo.
Non voglio difendere i rom a tutti i costi perché sappiamo tutti i loro difetti e i problemi che danno, però
1) Fai confusione mettendo tutto in un calderone: rom, spesa sociale all'immigrazione, ecc.
2) Queste cifre mi sembrano un po’ eccessive;
3) Se anche fossero giuste, 1 milione di Euro per le spese sociali agli immigrati (circa 50.000 persone) su un bilancio di quasi un miliardo di Euro ti sembra tanto?
A me no. Quindi fai un po’ due conti, prima di sparare le solite manfrine stantie stile Lega-PDL....
22/07/2013 09:41
OFFLINE
Post: 1.786
Registrato il: 06/01/2013
Non sarà tanto, ma non è nemmeno poco. È una spesa futile che a me personalmente non interessa sostenere. Preferirei che questo milione fosse destinato a qualcosa che sia utile per tutta la comunità e non ad una minoranza. Specificando che questa spesa si riferisce al 2010, sarebbe interessante poter avere le spese 2011/2012 in materia. Potrebbe essere anche destinato per creare posti di lavoro con una ricaduta sull'economia locale ben più ripagante. Soprattutto lo trovo uno spreco di risorse in un periodo tutto tranne che di abbondanza. Meglio togliere l'esenzione del ticket per fasce reddituali, aumentare le tasse locali, rimuovere un po' qua e là qualche servizio, ma a mantenere persone che non andrebbero mantenute non se ne può proprio fare a meno. Per principio sono soldi spesi male ed è assurdo difendere una spesa del genere, anche se fossero 10.000€. Perché mantenere qualcuno con un compenso mensile ben lontano da noi poveri miserabili da 800€ al mese invece di farlo lavorare? Ti mantengo, ok però produci qualcosa. No, io devo con i miei 800€ mensili mantenere i tuoi 1.500€ e tuoi puoi anche non fare una ceppa da mane a sera. Uno sputo totale alla meritocrazia.
22/07/2013 10:57
OFFLINE
Post: 520
Registrato il: 03/02/2011
Città: GENOVA
Età: 58


Non sarà tanto, ma non è nemmeno poco. È una spesa futile che a me personalmente non interessa sostenere. Preferirei che questo milione fosse destinato a qualcosa che sia utile per tutta la comunità e non ad una minoranza.



Tanto per cominciare leggere tutte queste pseudo lamentele da parte di un italiano già mi lascia perplesso su quanto stiamo cadendo in basso, se ti vai a leggere "L'orda, quando gli albanesi eravamo noi di Gian Antonio Stella" comincerai a capire com'era la percezione da parte dei nativi riguardo agli sporchi italiani immigrati...


Potrebbe essere anche destinato per creare posti di lavoro con una ricaduta sull'economia locale ben più ripagante.



Creare posti di lavoro... solite balle...
1. come?
Convincendo gli imprenditori (quali?) ad assumere gente inutile a costi esorbitanti? I posti di lavoro non si creano con la bacchetta magica solo perchè si viene eletti sindaci...
2. che tipo di lavoro piace agli italiani moderni?
Personalmente credo che a parte stare in un triste ufficetto ad annoiarsi sognando la spiaggia ad Agosto, con un pezzo di carta igienica come Laurea ci siano ben poche tipologie di lavoro ambite dai giovani italiani... lavorare (nel vero senso della parola) stanca!
Tanto per fare un esempio, perchè le famiglie che hanno un'attività storica ereditata non proseguono la stessa? Facile dare addosso ai cinesi che aprono negozi e ristoranti nel centro storico adducendo la scusa che il commercio muore, meno facile è acchiappare i figli dei proprietari e chiedergli perchè invece di rimboccarsi le maniche e darsi da fare preferiscano andare (in auto) a lavorare in un ufficio...


Perché mantenere qualcuno con un compenso mensile ben lontano da noi poveri miserabili da 800€ al mese invece di farlo lavorare? Ti mantengo, ok però produci qualcosa. No, io devo con i miei 800€ mensili mantenere i tuoi 1.500€ e tuoi puoi anche non fare una ceppa da mane a sera.



Caro mio, se invece di costruirti una realtà leggendo certi giornaletti e guardando certi canili televisivi vivessi con una moglie straniera come il sottoscritto, che pur essendo in Italia dal 1993 e avendo sempre lavorato ancora aspetta che qualche solerte impiegato gli elargisca la cittadinanza... sapresti che:
1. I cari nonnini che mantengono stuoli di figli e figlioletti tra pensioni ed assegni di accompagnamento erogati dallo Stato vengono affidati al 99% a donne straniere impiegate quasi sempre in nero, chissà perchè?
2. quando chiami un muratore, un idraulico, un elettricista, un imbianchino, il corriere che ti consegna il pacco o la pizza ti trovi davanti al 99% uno straniero (e voglio vedere mò come lo neghi questo...), anche qui spesso in nero non perchè è lui il mariuolo ma perchè sono gli "onesti" italiani che lo assumono così...
3. gli spacciatori marocchini o le prostitute nigeriane ci sono perchè qualcuno (indovina chi?)gli compra la droga e/o se le scopa...
E' la legge della domanda e dell'offerta, caro...
4. Molti si lamentano che ci sono più bambini stranieri di italiani negli asili, forse è perchè tra una donna madre sola che viene assunta in nero e che per poter sopravvivere è costretta a condividere un appartamento con altre persone e la medesima coppia con un figlio che guadagna almeno 3.000 euro al mese + tredicesima, TFR e quant'altro e possiede due auto, due scooter, l'ultimo i-phone, ecc. ecc. e che assume in nero la donna straniera a far da badante alla nonnina, tra le due situazioni qual è la più debole?
5. Non tutti gli stranieri sono dei santi ed è giusto che chi commette reati venga punito ma allora anche 3/4 di italiani dovrebbero essere in gabbia... penso al tizio che affitta il posto auto senza ricevuta... ai "tecnici" che vengono a ripararti la lavatrice e gonfiano la fattura... al dentista che costa più di un tesoro dei musei vaticani... al negoziante che non fa lo scontrino... ecc. ecc.

Anch'io comunque mi chiedo sempre perchè devo mantenere con quello che mi trattengono come lavoratore dipendente milioni di pensionati che mantengono a loro volta altrettanti bamboccioni che fino a 40 anni bighellonano in auto o scooter rompendo i coglioni a tutta la comunità tra università e seratine in P.zza delle Erbe...


Uno sputo totale alla meritocrazia.



Meritocrazia... in Italia? [SM=x1405312]





22/07/2013 22:21
OFFLINE
Post: 520
Registrato il: 03/02/2011
Città: GENOVA
Età: 58

Così... tanto per rinfrescare la memoria...

«Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura.
Molti puzzano perché tengono lo stesso vestito per settimane.
Si costruiscono baracche nelle periferie.
Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti. Si presentano in 2 e cercano una stanza con uso cucina. Dopo pochi giorni diventano 4, 6, 10.
Parlano lingue incomprensibili, forse dialetti. Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l'elemosina; spesso davanti alle chiese donne e uomini anziani invocano pietà, con toni lamentosi e petulanti.
Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti tra di loro. Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti. Le nostre donne li evitano sia perché poco attraenti e selvatici, sia perché è voce diffusa di stupri consumati quando le donne tornano dal lavoro.
I governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare tra coloro che entrano nel paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, di attività criminali».


Fonte: Relazione dell'Ispettorato per l'immigrazione del Congresso degli Stati Uniti sugli immigrati italiani, ottobre 1919.
22/07/2013 22:51
OFFLINE
Post: 4.379
Registrato il: 09/01/2008
Capotreno
Robik, a volte litighiamo sulla TAV o sui terremoti, ma su questi tuoi intervento non posso che stringerti la mano ed applaudire. [SM=g8431]

Freeway, cosa avrei detto di tanto ridicolo?




24/07/2013 12:43
OFFLINE
Post: 520
Registrato il: 03/02/2011
Città: GENOVA
Età: 58

genova.mentelocale.it/53671-genova-marco-doria-sindaco-deve-saper-sognare-restando-pied...

Genova
Lunedi 22 luglio 2013 ore 8:26


Marco Doria: «Il sindaco deve saper sognare, restando con i piedi per terra»

Zainetto sulle spalle, camminata veloce e sguardo serio. Se lo si incontrasse per caso per strada e non lo si conoscesse, sarebbe difficile credere che è proprio lui il sindaco di Genova. Marco Doria, primo cittadino, ma che vuole essere considerato innanzitutto un cittadino, è venuto a trovarci nella redazione di mentelocale.it per raccontarci com’è e com’è cambiata la città - ma anche la sua vita - a poco più di un anno dall’inizio del suo mandato.

Il sindaco non è mai stato un allegrone, vederlo sorridere è raro, come ha confessato a Laura Guglielmi durante l’intervista: «Oggi sono anche meno allegro di prima, perché fare l’amministratore non è semplice e non c’è molto spazio per l’allegria. Però sono sereno perché so di impegnarmi fino in fondo, perché sono onesto con me stesso e la collettività che rappresento e non tradisco i miei valori».

Laura Guglielmi: «La tua vita si è scombussolata parecchio nel passaggio da professore universitario a sindaco. Adesso riesci a dormire la notte, oppure l’agitazione ti tiene sveglio?»

Marco Doria: «Se di giorno sono costantemente in tensione e preoccupato, con una giornata lavorativa che è diventata di tredici ore, di notte per il momento riesco a staccare la spina. Quando vado a letto crollo subito. Fortunatamente non sono entrato nel circolo dell’insonnia».

Laura Gugliemi: «Un altro grosso cambiamento che hai dovuto fare è quello tecnologico e comunicativo. All'inizio della campagna elettorale eri una persona schiva, uno dei pochi rimasti senza cellulare, ora sei sempre inseguito dai giornalisti, tra telefonate, mail e impegni. Hai nostalgia della tua vecchia vita?»

Marco Doria: «Sì, molto. Mi manca la riservatezza. La possibilità di avere momenti privati è diventata sempre più rara. Però effettivamente ho recuperato un gap tecnologico: quando mi sono candidato alle primarie ho comprato il primo cellulare, poi, quando sono diventato sindaco, sono stato dotato di uno smartphone di servizio e di un I-Pad con cui vedo l’agenda degli impegni e controllo la posta elettronica».

Laura Guglielmi: «A poco più di un anno dalla tua entrata in carica come sindaco di Genova, qual è il bilancio del tuo operato? Sei soddisfatto dei risultati ottenuti o avresti voluto fare di più?»

Marco Doria: «Non sono mai soddisfatto, perché mi devo misurare con impegni complicati e con innumerevoli problemi, che non dipendono solo da me. Anche se qualcosa viene risolto vorrei sempre trovare una soluzione per uno, due, tre questioni in più rispetto a quelle che di giorno in giorno affronto».

Chiara Pieri: «Quali sono secondo te i migliori interventi realizzati dal Comune durante il tuo mandato?»

Marco Doria: «Innanzitutto il bilancio pulito: i conti che presentiamo rispecchiano la realtà e noi amministriamo con rigore e serietà. Poi, per quanto riguarda i diritti e le battaglie ideali, quest’anno sono stati approvati due regolamenti diversi, ma che hanno un significato importante: il Registro delle Unioni Civili e il Regolamento Comunale sulle sale da gioco. Un altro elemento di rilievo è stato il cambiamento di destinazione d’uso per l’ex Ospedale Psichiatrico di Quarto. Quando l’amministrazione si è insediata esisteva un progetto di vendita, invece, grazie al dialogo del Comune con la Regione e con tanti gruppi attivi sul territorio, è stata trovata una soluzione diversa, il complesso sarà destinato a funzioni pubbliche e servizi sanitari, mantenendo l’equilibrio urbanistico complessivo».

Laura Guglielmi: «C’è, invece, qualcosa che non è andato per il verso giusto?»

Marco Doria: «Avrei voluto che il Comune e la Giunta potessero essere più incisivi nel risanare in modo strutturale alcune realtà aziendali che stanno soffrendo, come Amt e Carlo Felice. Il nostro impegno è stato molto forte, ma non basta evitare il tracollo, bisogna garantire una prospettiva futura per un’azienda risanata».

Laura Guglielmi: «Se avessi a disposizione fondi illimitati, qual è la prima cosa che vorresti realizzare per Genova?»

Marco Doria: «Un grande piano di interventi per la manutenzione del territorio e per la messa in sicurezza idrogeologica, ma anche degli edifici pubblici e delle strade. Sarebbe un modo per creare posti di lavoro, migliorando anche la qualità del verde urbano».

Laura Guglielmi: «Marco, abbiamo una domanda per te da parte dello scrittore e tuo sostenitore, durante la campagna elettorale, Bruno Morchio: Per il mio Sindaco ho una domanda, una sola. Provo a formularla in due parole, dopo una premessa telegrafica. La premessa: in città sta montando una campagna contro questa giunta e contro la sua persona. Gli si imputa un degrado che viene da molto più lontano, guardando l’albero senza vedere la foresta. Marco Doria, come i sindaci outsider che hanno vinto a Milano, Cagliari, Napoli, ecc. si trova in una situazione difficilissima, determinata da una crisi che sta facendo a pezzi il modello di società europeo e da una sinistra che ha accettato supinamente i dettami del mercato finanziario. A Marco non si perdonano le sue posizioni sulla Gronda, su uno sviluppo eco-compatibile e su una mobilità moderna, sostenibile, che privilegi il trasporto su rotaia a quello su gomma e i mezzi pubblici a quelli privati. La difficoltà più grande è determinata dal fatto che senza risorse non si può imprimere una svolta percepibile dai cittadini. Durante la campagna elettorale hai detto: piuttosto che tagliare servizi, aumenterò le tasse. Il rischio è che tu sia costretto a fare entrambe le cose. La domanda: esistono oggi le condizioni politiche generali, con questo governo che ricorda capolavori horror come Frankenstein e La strana storia del dottor Jekill e Mr Hyde, per governare una città in crisi senza subire i ricatti e le pressioni dei grandi interessi che perseguono le vecchie logiche, i vecchi modelli di sviluppo e un’idea di società dove i servizi sono efficienti per pochi privilegiati e inesistenti per la grande maggioranza della popolazione?»

Marco Doria: «Condivido la premessa di Bruno, che con la sua analisi pone in evidenza quanto sia difficile essere il sindaco di una grande città in un momento di crisi come questo. Un pensiero condiviso unanimemente dalla maggior parte dei sindaci italiani, con cui abbiamo discusso pochi giorni fa durante una riunione dell’Anci. Le condizioni per fare politica sono da costruire, non esistono di per sé: bisogna saper amministrare bene e con onestà, spendendo il giusto e risparmiando il possibile per non creare condizioni pessime per chi verrà ad amministrare dopo. Un sindaco deve sempre prestare grande attenzione alle fasce deboli della popolazione, sapendo che può rispondere ai loro bisogni con le risorse che ha, senza promettere l’impossibile. Deve anche avere una capacità di visione per un modello di sviluppo, equilibrato e sostenibile, in cui i servizi siano accessibili. Chi fa il sindaco deve essere realista, deve riuscire a sognare, ma restando sempre con i piedi per terra».

Laura Guglielmi: «Grandi opere. Da Burlando a Merlo, ma anche Ilaria Bonacossa, curatrice del museo di Villa Croce, oltre alla maggior parte degli intervistati per questa rubrica sul futuro di Genova, hanno parlato della necessità e dell’urgenza di creare migliori collegamenti verso la Liguria, soprattutto a livello ferroviario. Come stanno procedendo i lavori per il Terzo Valico?»

Marco Doria: «È vero. La città ha bisogno di potenziare la sua rete di infrastrutture ferroviarie sulla direttrice Genova-Milano e verso la Pianura Padana. Quindi dico sì a un Terzo Valico, che sia funzionale allo spostamento delle persone, delle merci e dei container. Tuttavia non possiamo solo aspettare la fine dei lavori, previsti per il 2015, perché già adesso la linea strategica Genova-Milano dovrebbe essere dotata di treni e collegamenti migliori. La questione ferroviaria non è limitata solo al Valico: è fondamentale che vengano ultimati i lavori del Nodo di Genova con un ampliamento delle litoranee, per dedicarne alcune al potenziamento della lunga percorrenza e altre al traffico urbano, senza dimenticare il miglioramento della linea ferroviaria costiera verso la Francia».

Chiara Pieri: «Per la Gronda la questione è ben diversa. A che punto siamo con il progetto?»

Marco Doria: «La Gronda è essenzialmente una bretella autostradale che potremmo chiamare Voltri –Varenna- Bolzaneto, che a mio giudizio sarebbe assai meno risolutiva delle opere che ho appena ricordato. Si tratta di un segmentino in aggiunta a una rete autostradale che andrebbe, al contrario, alleggerita, puntando sul traffico ferroviario e sul miglioramento della viabilità urbana. La Gronda è un intervento che in ogni caso non sarebbe pronto prima del 2023. Più significativa è, invece, la Strada a Mare del Ponente cittadino che andrà a ridisegnare il tratto di Lungomare Canepa e Sampierdarena, proseguendo fino all’Aeroporto e agli Erzelli, dando un grande respiro alla circolazione automobilistica».

Laura Guglielmi: «Restando in tema di viabilità, ultimamente si sta parlando della pedonalizzazione di via XX settembre, con l’aggiunta anche di una pista ciclabile, una questione molto cara sia a me che ormai da più di un anno sono diventata una ciclista urbana, sia a mentelocale.it che ha fatto della ciclabilità una delle sue battaglie. Sono anni che si parla delle modifiche al traffico, ma poi, a parte qualche breve esperimento, non ci sono stati effettivi cambiamenti. Questa volta è un progetto che si realizzerà? E se sì, quando?»

Marco Doria: «Condivido l’idea di una città sempre più fruibile dai ciclisti ed effettivamente su questo punto Genova è in ritardo. Attualmente stiamo facendo alcuni passi per utilizzare fondi europei destinati alle piste ciclabili. Non sono operazioni a costo zero, ma stiamo cercando di fare piccole pedalate nella direzione giusta, per esempio anche distribuendo rastrelliere di parcheggi-bici in città. Con il bike sharing elettrico, invece, ci sono stati problemi di vandalismo, che hanno danneggiato la buona riuscita dell’esperimento. Però ammetto che la mobilità sostenibile è un punto su cui l’amministrazione deve ancora fare un salto di qualità».

Laura Guglielmi: «Speriamo che questo salto sia fatto e anche che il Comune sostenga una campagna che promuova l’uso delle biciclette. Perché non è vero che non si può andare in bici a Genova, con quella elettrica si può andare ovunque, basta che chi guida le auto e i motorini impari a rispattare i ciclisti».

Marco Doria: «Grazie. Accetto la raccomandazione e riconosco che effettivamente è necessario».

Chiara Pieri: «In tema di mobilità sostenibile, però, qualche passo avanti è stato fatto, penso per esempio alle colonnine di ricarica per le auto elettriche. Tu stesso ti sposti per Genova con l’auto elettrica, dando il buon esempio ai cittadini».

Marco Doria: «Sì, è un segnale positivo. Abbiamo installato diverse colonnine per le ricariche di mezzi elettrici e cerchiamo di promuovere anche il Car Sharing. Per quanto riguarda le auto del Comune a disposizione del sindaco e degli assessori per il lavoro d’ufficio, su tre vetture, una è ibrida e una è interamente elettrica».

Laura Guglielmi: «Crisi economica. Tra le iniziative del Comune di Genova c’è quella della social card per aiutare le famiglie più disagiate. Quali, invece, i progetti per i giovani e per evitare la fuga di cervelli?»

Marco Doria: «Il progetto è quello di costruire la Genova del Futuro, una Genova in cui l’economia funzioni, in cui ci siano attività diverse che creino lavoro, ricchezza e occupazione anche giovanile. I settori su cui puntare sono il porto, la logistica e i trasporti, sia di merci che di passeggeri, ma anche il turismo culturale, principalmente familiare, facendo conoscere Genova e le sue bellezze, dal Porto Antico all’Acquario, dai Palazzi dei Rolli a Palazzo Ducale. Il terzo punto, non meno importante, è quello dell’industria, come Ansaldo, Selex, Esaote, Ericsson, attività che a Genova esistono e che devono essere sempre più connesse con università e ricerca».

Chiara Pieri: «In tema di lavoro e università, a che punto è il progetto del Parco scientifico tecnologico di Erzelli?»

Marco Doria: «È un impegno a cui l’amministrazione si è dedicata con energia e con risultati parzialmente positivi. Il Comune aveva un ruolo specifico: creare una serie di collegamenti infrastrutturali e garantire un progetto di accessibilità all'area. Cose che sono state fatte. Ora la decisione finale spetta all’Università e agli attori in gioco».

Laura Guglielmi: «Cultura e crisi. Come viene promossa la cultura e lo sviluppo del turismo a livello comunale, nonostante i tagli ai finanziamenti?»

Marco Doria: «Facciamo di tutto per tutelare il sistema che abbiamo. Puntiamo su alcuni poli di attrazione, anche se bisognerebbe essere in grado di valorizzare un intero tessuto. I Poli sono il Porto Antico, che riesce ad attrarre un milione di visitatori all’anno. Inoltre la nuova vasca dei delfini è un investimento importante al quale la Porto Antico Spa ha dato un grande contributo. Poi c’è il lavoro che facciamo sui palazzi dei Rolli e sul Ducale. Tenere in piedi Palazzo Ducale, come polo centrale della cultura cittadina e garantirgli finanziamenti adeguati è una scelta precisa».

Laura Guglielmi: «Quando ti abbiamo intervistato, ancora prima che vincessi le primarie, abbiamo parlato di moschea. Oggi a oltre un anno di distanza è un progetto che ancora non è stato realizzato. Perché?»

Marco Doria: «Sono partiti i lavori per la creazione di un centro di cultura islamica a Cornigliano, vicino a piazza Massena. Inoltre stiamo continuando a ragionare con la comunità islamica sulla possibile localizzazione della moschea, considerando che la soluzione Lagaccio resta possibile, ma sicuramente non è la migliore e non è condivisa».

Laura Guglielmi: «Pochi giorni fa hai ringraziato i volontari e associazioni che si sono attivati per prendersi cura degli spazi verdi pubblici. Spazi che sono sempre più in sofferenza. Quali sono le azioni concrete che il Comune può fare perché sempre più persone possano adottare aiuole e spazi verdi per riqualificare la città?»

Marco Doria: «Bisogna proseguire su questa strada e coinvolgere i cittadini sulla gestione del verde. Per alcuni parchi, per esempio, dobbiamo pensare a modalità di gestione sempre più coinvolgenti, perché con risorse scarse, la partecipazione dei cittadini diventa fondamentale. Inoltre come nel caso di Valletta San Nicola siamo riusciti a creare un vincolo florovivaistico, cercando di indicare una funzione pubblica per l’area in modo da preservarla».

Chiara Pieri: «Il Registro delle unioni civili che partirà il prossimo 20 luglio è una delle conquiste in materia di diritti ottenute dalla tua giunta. Le coppie di fatto, etero e omosessuali ora potranno accedere parimenti alle coppie sposate ai servizi del Comune. Genova, insieme a poche altre città italiane è stata pioniera su questo tema. Pensi che partendo dai comuni, si riesca anche ad arrivare ad una nuova legge statale per le coppie di fatto?»

Marco Doria: «È una spinta utile, un atto amministrativo che ha un valore simbolico forte perché equipara tutte le unioni. A livello pratico consente di poter accedere a diritti e doveri delle coppie in una serie di rapporti con il Comune, come alle graduatorie delle case popolari. A volte però comporta anche gli stessi oneri, per esempio il reddito familiare viene considerato a coppia e quindi possono venire mutate le quotazioni Isee per gli asili nido, con uno svantaggio rispetto ai genitori single. Per quanto riguarda la legge nazionale non so se e come verranno disciplinati i rapporti tra coppie, sicuramente il Comune può contribuire a far sviluppare nei cittadini una coscienza in tema di diritti».

Laura Guglielmi: «Un’altra battaglia portata avanti dalla tua giunta è quella contro le slot e le sale da gioco. Attualmente il Regolamento entrato in vigore in Comune è stato contestato dai gestori delle slot e sarà dibattuto al Tar il 30 ottobre. Anche in questo caso il Comune arriva prima dello stato in una materia delicata come il gioco d’azzardo. È possibile ottenere di più, rispetto a quanto fin qui raggiunto? Possono cambiare le regole anche a livello nazionale?»

Marco Doria: «Il Comune è arrivato prima dello Stato, assieme alla Regione Liguria, individuando alcuni principi e regole. La partita, però, è complicata perché siamo andati a colpire interessi economici forti. Anche in questo caso i Comuni possono soprattutto far maturare degli orientamenti nei cittadini».

Laura Guglielmi: «Se dovessi spiegare a qualcuno perché vivere a Genova, cosa diresti?»

Marco Doria: «Direi che a Genova la qualità della vita è alta, perché è una città molto bella dal punto di vista paesaggistico, con questa abbinata mare e monti che si trova raramente. Ma la città è anche bella perché è ricca di un patrimonio artistico, frutto di una storia plurisecolare. In più la sua dimensione urbana con circa 600.000 abitanti, la rende un giusto mezzo tra una città provinciale e una grande metropoli. In ultimo il carattere dei genovesi è complessivamente civile, anche se per chi viene da fuori, almeno inizialmente, è un po’ chiuso».

Chiara Pieri: «Quali sono tre luoghi che consiglieresti a un turista?»

Marco Doria: «Uno è la passeggiata lungo i Magazzini del Cotone per la vista che da lì si ha sulla città. Poi direi via Garibaldi con i Palazzi dei Rolli. Come terzo luogo penso alla passeggiata a Mare dei Nervi, per la dimensione più naturalistica, stretta tra il mare e i parchi».

Laura Guglielmi: «Il tuo quartiere. Cosa ti piace di più della zona in cui abiti?»

Marco Doria: «Il mio quartiere è il centro storico. Mi piace il mix che si incontra tra una storia evidente e il fatto che non sia un quartiere imbalsamato e reso un grande shopping center per turisti. Il nostro centro storico con tutte le sue contraddizioni è un pezzo di città viva, abitato da genovesi di antiche generazioni e nuovi genovesi».

Laura Guglielmi: «Ristorante preferito?»

Marco Doria: «Ce ne sono diversi e non vorrei fare torto a nessuno. Ne dirò alcuni in cui mi trovo molto bene: Baldin a Sestri Ponente, il Bruxaboschi a San Desiderio e Voltalacarta in via Assarotti»

Laura Guglielmi: «L’ultimo libro o un libro che vorresti consigliare ai genovesi»

Marco Doria: «L’ultimo romanzo che ho letto è il Mistero del Mangiabarche di Massimo Carlotto, un noir italiano. Se dovessi consigliare un libro, dico Suite francese di Irene Nemirovsky»

Laura Guglielmi: «Che musica ascolti?»

Marco Doria: «Ne ascolto poca, però mi piace molto Francesco Guccini».

Laura Guglielmi: «Un film importante per te o che ha un significato speciale».

Marco Doria: «Al cinema ora vado pochissimo, anche se prima riuscivo ad andarci più spesso. Come regista ammiro molto il grande Luchino Visconti, mentre tra i più contemporanei apprezzo Nanni Moretti».

Laura Guglielmi: «Domanda personale e politica. Quanto ti manca Don Gallo?»

Marco Doria: «Mi manca tanto. Ci ho pensato molto e credo che per sentire meno la mancanza delle persone bisogna riflettere su quello che ti hanno lasciato, che ti hanno insegnato. Don Gallo l’ho conosciuto quando mi sono candidato alle primarie, ha deciso di sostenermi sostanzialmente a scatola chiusa. Anche se ci siamo frequentati per poco, mi ha lasciato un’ idea molto forte, quella di non dimenticare mai gli ultimi».

Chiara Pieri
25/07/2013 13:57
OFFLINE
Post: 5.834
Registrato il: 12/07/2006
Amministratore
Capotreno
Da quest’inteervista si capisce certamente che Marco Doria è una brava persona, onesto e molto impegnato nell’incarico di Sindaco.
Tuttavia, emerge anche, a mio parere, una sua cecità o trascuratezza rispetto ai problemi quotidiani, alla realtà cittadina [SM=g27992] .

Perché spacciare come grande risultato il Registro delle Unioni? E’ giusto estendere i diritti e quindi la cosa andava fatta; dopo di che però senza grancassa, anche perché la questione non interessa certo decine di migliaia di genovesi.

Non una parola invece, sui problemi quotidiani: mancanza di manutenzioni ordinarie, degrado, sporcizia, disordine [SM=g27996] . Tutte cose che, seppure con risorse limitate, il Sindaco può e deve affrontare, ma che, tuttavia, sono sempre lì a marcire. Cose che interessano a tutti i genovesi.

Sulle infrastrutture invece ha ragione da vendere, soprattutto per la Gronda della quale ci si riempie sempre la bocca trascurando le altre opere viarie (su tutte strada a mare) che la Giunta sta portando avanti.
Sul Terzo Valico, invece, non capisco cosa vuol dire potenziare le attuali linee. Un progetto in questo senso c’è ed è il nodo e i lavori procedono lentissimi. Che sta facendo il Comune per fare pressing su RFI-FS? Nulla, direi [SM=x1177057] .
E gli altri cantieri bloccati per ragioni inspiegabili? parcheggio S Martino, collegamento Metro-Principe FS, tutte cose che dipendono dal Comune.
Insomma emerge, ancora una volta, come i nostri amministratori vivano un po’ al di fuori della realtà quotidiana. Dall’intervista molto compiacente lo si capisce forse poco, ma la sensazione che dà, almeno a me che l’ho votato, è questa [SM=g27992] .
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum
Tag discussione
Discussioni Simili   [vedi tutte]



Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 18:47. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com