Il nuovo sindaco di Genova

Non mi sorprende. Anche io ho cambiato radicalmente opinione sul sindaco. Fino all’anno scorso gli intendimenti erano buoni; nel 2013 i nodi sono venuti al pettine e il sindaco e la giunta si sono dimostrati evanescenti, titubanti, burocrati.

Alcuni aspetti.
Gronda. Se non si vuole fare, si metta la parola fine, anche a costo di mettersi in urto con il PD e minacciare dimissioni. Non si può usare la burocrazia e il procedimento amministrativo (VIA, contro VIA, VAS, studi di fattibilità, ecc) per non decidere.
AMT. Disastro; la linea era quella della vendita della quota. Invece, di fronte all’arroganza delle associazioni sindacali degli autisti si è deciso di prolungare l’agonia e, presumibilmente, di far pagare all’utenza, senza aver la capacità di evitare il fallimento. Qui gioca anche il fatto di avere un’assessore completamente incapace e che non interloquisce con la Regione.
Immigrazione e rapporti interculturali. Dovrebbe essere il cavallo di battaglia e invece anche qui questione moschea ferma e immobile.
Degrado. Sempre peggio la condizione delle manutenzioni e della sporcizia, soprattutto nei quartieri di periferia.
Tasse e imposte. Casini totali sull’imposta rifiuti.

Tralascio altri argomenti che non conosco (es. servizi sociali, commercio, ecc.).