Il nuovo sindaco di Genova

Musso ha messo online un pdf con le proposte per risanare AMT con dati e numeri. Ricordando che è un professore di economia dei trasporti (quindi è il suo campo) lascio a voi eventuali commenti.
http://www.mussosindaco.it/index.php?option=com_docman&task=doc_download&gid=31&Itemid=118

non sono un esperto del settore e non posso portare argomenti che avvvaloroino/confutino il documento di Musso,però posso dire che,rispetto alla "competenza" che molti politici, fra cui in pratica non vi è nessuno di formazione scientifica, mostrano, Musso si colloca parecchi gradini sopra,almeno da quello che posso vedere.
Mi sembra di avere capito che il professore non vuole misure come aree blu o simili (=road pricing) ,quanto far pagare maggiormente le persone che,più numerose negliultimi anni, si sono trasferite nei comuni dell'Hinterland ed entrano ogni giorno in città. Però, così facendo non si scoraggerebbe il traffico "interno" di Genova,che attualmente credo costituisca la gran parte del traffico totale.
Musso enfatizzapoi la "certezza" e l'indicizzazione dei contributi pubblici,ma pare che non sappia che l'Italia è impegnata a raggiungere-e mantenere- il pareggio di bilancio entro il 2013,dovrebbe sapere che questi due obiettivi sembrano quantomeno difficili da conciliare

Possiamo fare delle pernacchie?

Oggi c'è un'intervista su Repubblica a Siri, candidato sindaco del PIR o una cosa del genere, quello che ha messo manifesti ovunque. L'intervistatore lo prende in giro tutto il tempo però sto tizio è davvero strambo e pure sospetto... in tanti pensano che dietro ci sia qualcosa di poco chiaro, io sono tra quelli... come può una persona sana di mente di sperare di arrivare senza che nessuno lo conosca, senza essere appoggiato da partiti storici e diventare sindaco? quindi o è un megalomane fuori di testa o la sua candidatura è sponsorizzata da qualcuno che ha interesse a creare confusione togliendo voti (pochi sicuramente) agli altri candidati sperando di diventare l'ago della bilancia in caso di probabile ballottaggio.

Intanto l'intervistatore (Raffaele Niri) con navigata abilità micio micio ha tirato fuori che l'amico faceva il portaborse di Luca Josi che sua volta aveva lo stesso ruolo con Bettino Craxi in esilio ad Hammamet, e che "Silvio la finanzia lautamente": il tipo afferma di non conoscere il cavaliere, ma neanche smentisce. Il guru di Siri è una specie di pazzoide che propina ai suoi seguaci un misto di filosovia orientale e di mitologia zen "credi-in-te-stesso" di ispirazione americana.

Serve altro per far partire la prima selva di pernacchi??

a San Teodoro lo conosciamo in molti ...
e' un ex PSI. Stupisce comunque la quantita' di manifesti in giro con la sua faccia...

la sede del PIN (Partito Italia Nuova) è in Via Cairoli ed è stata aperta da un mesetto... mi pare che abbiano idee molto strambe. Non so che dire, certo devono avere finanziamenti importanti per potersi permettere tutta quella pubblicità.

Sta vincendo Doria! Alla grande!

Ha vinto Doria!!!!!!! Speriamo bene!

Sono molto contento di questa affermazione, anche se non ancora definitiva. Doria viene da area SEL (un bello schiaffo a quel partito di mummie del PD) e poi viene dall'ambiente accademico, insegnante all'università laureato in storia. Speriamo sia la persona giusta!

Alcune sue idee mi garbano [di Doria]... soprattutto quando ha detto di pensare alla progettazione di itinerari per il centro storico che possano condurre i turisti anche nei vicoli più abbandonati per riportare vita ed evitare la ghettizzazione.

Sulla Gronda per ora è l'unico sia a dx che a sx che abbia detto cose intelligenti.

Mi tedia un po' l'attaccamento all'idea di città crogiolo di razze e culture. Saremo sempre lì ad esaltare centri sociali e simili...

Gira che ti rigira quest'anno non so proprio chi votare... posso delegare a chi ha le idee più chiare? Mi sono anche perso il candidato del centro-dx... Musso II la vendetta?

Boh...

Abbiamo un primo grande risultato: la Vincenzi in ogni modo ce la siamo tolta dai piedi.
Quindi avremo una sfida tra due prof. universitari che rappresentano due filosofie direi in molti casi agli antipodi, liberista e meritocratico Musso, di estrema sinistra e assistenzialista Doria. Almeno le differenze saranno chiare. Conoscendo i genovesi è anche abbastanza chiaro chi vincerà...

In questi mesi lacampagna elettorale, forse anche per via della situazione economica che ha portato al Governo di Larghe Intese "di emergenza", è stata molto meno accesa rispetto alle altre occasioni, tanto che ,secondo me, molte persone non particolarmente attive politicamente non hanno ritenuto importante partecipare alle Primarie.
Questo risultato mi fa pensare che ,fra chi simpatizza per l'area progressista, le persone più attive, quelle che "animano" la politica appartegano all'area di sinistra radicale,più che a quella "di centro". Infatti già nel 2008 ,senza l'apporto attivo dell'entusiasmo dei giovani e meno giovani di sinistra, il solo pd di Veltroni risultava poco convincente e "falso".
Però, a mio parere, questa affermazione potrebbe far riversare tantissime persone di una certa età verso partiti e candidati conservatori,credo proprio che se il centrodestra troverà un candidato unico che sa parlare come un televenditore di successo potrebbe davvero vincere le elezioni

L'unica cosa che mi consola è che la Vincenzi si è tolta dai piedi. Per il resto...meglio che non dica niente...

sul corriere della sera.it un articolo interessante di aldo cazzullo dedicato a genova

ciaoo

lordtiranus, 12/02/2012 22.37:

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Sono molto contento di questa affermazione, anche se non ancora definitiva.

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Da "spettatore", devo dire che il personaggio piace anche a me, e almeno è una faccia nuova (anche se discende da una famiglia già legata alla politica genovese).

lordtiranus, 12/02/2012 22.37:

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(un bello schiaffo a quel partito di mummie del PD)

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...che per evitare probabili risultati imbarazzanti, qui a Spezia si è ben guardato da organizzare primarie....

da www.primocanale.it

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Crisi PD, dopo sconfitta alle primarie Basso e Rasetto si dimettono
lunedì 13 febbraio 2012 ore 17.38
Genova - Lorenzo Basso e Victor Rasetto, rispettivamente segretario regionale e provinciale del partito democratico si dimettono.

Dopo la sconfitta di Marta Vincenzi e Roberta Pinotti, le due candidate del PD alle primarie di Genova, i leader del partito hanno deciso di fare un passo indietro.

Il successo di Marco Doria, ora divenuto candidato ufficiale del centro sinistra a Genova, apre ora una serie di riflessioni sulle possibili alleanze.

Il segretario nazionale del PD Pierluigi Bersani ha detto che la ragione della sconfitta è stata la divisione alle primarie e che ora è importante sostenere Doria..

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da www.primocanale.it

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POLITICA
Quando Doria uscirà dall'isola che non c'è
lunedì 13 febbraio 2012 ore 17.18

Genova - Con la vittoria di Marco Doria si riapre la partita delle elezioni comunali di Genova. Fino a domenica sera, nonostante i segnali forti di lacerazioni all’interno di un Pd che non ha saputo decidere e che è stato debole (e ora abbiamo i dati clamorosi) nel mollare il suo sindaco, non si aprivano molti spazi concreti di vittoria per il centro/centro destra.

Oggi tutto potrebbe cambiare. Fino ad ora Marco Doria ha mantenuto un forte connotato di sinistra, ma può portare via consensi anche ai “grillini”. Presto, probabilmente, si approprierà di una visione della città più legata a quello che sta succedendo davvero: pochi soldi, quasi niente, servizi pubblici (bus) allo sfascio, manutenzioni che devono essere continuate, idea di una città che non è “l’isola che non c’è” , ma un luogo chiuso, stretto da piccole lobbies un po’ maligne che non riescono a guardare oltre il loro naso e che hanno contribuito pesantemente a sfibrare un Pd già non brillantissimo.

Personalmente non credo che Doria potrà andare avanti sostenendo che non si fa la gronda, non si fa il terzo valico. Non potrà rispondere sempre: “Ma io a questo non penso”, tutte le volte che un giornalista gli chiede quali potrebbero essere le alleanze. Sono convinto che Doria non è Pisapia, ma di Pisapia ha l’intelligenza, l’eccezionale onestà, il buon senso.

Doria non è un antipolitico, anzi. Non lo è come non è tecnico il governo Monti. Genova è una città isolata. Dovrà dirci, il nuovo leader che la sinistra, Pd compreso, ha scelto come bandiera, se vuole un’isola di magnifici intellettuali che viaggiano in monopattino o riuscirà, almeno, a farli marciare in motorino, se non altro per valicare senza troppo affanno il passo dei Giovi.

Mario Paternostro

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Come al solito Paternostro ha espresso al meglio la voce del padrone, visto che primocanale è da sempre molto sensibile ai tiramenti di Assoindustria e compagnia.

Finora Genova ha mantenuto un profilo politico di pura sopravvivenza, grazie anche ad una classe imprenditoriale imbelle, incapace di rischiare ed abbarbicata sulle proprie rendite di posizione (questo, ovviamente, Paternostro non lo nota).
Il centro destra è inesistente da anni (malgrado il furbetto Siri che sta uscendo dal cilindro del prestigiatore, con un programmino che sembra la fotocopia del Contratto con gli Italianidi berlusconiana memoria), il centro - sinistra è lacerato da correnti ed ammiccamenti centristi, con fighette piacione come Rasetto a rappresentare la politica à la page, giovane e non conflittuale.

Adesso sembra che il problema dei problemi sia rappresentato da Doria, evidentemente poco utilizzabile per i soliti tatticismi, e da un eventuale governo cittadino come un "isola di magnifici intellettuali" che viaggiano in monopattino e incapaci di comprendere la magnifiche sorti e progressive dello sviluppo a prescindere, delle infrastrutture a babbo, della gronda che è il volano indispensabile per il rilancio della città,delle colate di cemento a vantaggio dei soliti noti, e via di questo passo.

Sciapo, e prevedibile, come i motti da cartoncino per San Valentino.

Ovviamente sono molto contento per Doria: perchè è un intellettuale tutto di un pezzo, uno che non ha buttato le sue idee in un angolo, perchè non è un populista nè un piacione, e Dio sa quanto se ne sentiva il bisogno.
Certo, il futuro è impegnativo e non mancano le insidie nella costruzione di un'alleanza vincente. Ma francamente non se ne poteva più di quel soffocante basso profilo, gabellato come "arte del possibile" che ha attanagliato la politica genovese negli ultimi anni.