da Affaritaliani.it
Roberta Pinotti: avrebbero dovuto chiedere a Marta Vincenzi di farsi da parte
Martedì, 14 febbraio 2012 - 11:40:00
Di Tommaso Cinquemani
"A Genova c'era un problema tra l'amministrazione e la città. Bisognava fare agire la politica prima di arrivare alle primarie. Se si dà un giudizio negativo su una amministrazione si può chiedere anche un passo indietro". Roberta Pinotti, senatrice del Pd ed ex candidato sindaco ufficiale del partito al capoluogo ligure, sceglie Affaritaliani.it per criticare la strategia del Pd, ma avverte: "Io credo nello strumento delle primarie. Sono un ottimo modo per scegliere i candidati. Ma occorre fare prima delle scelte in modo da arrivare con un unico candidato".
Dopo la sconfitta del Pd a Genova secondo lei le primarie devono comunque essere fatte ovunque?
"Io ci credo allo strumento delle primarie perché penso che siano un ottimo modo per scegliere dei candidati, soprattutto quando si parla dei sindaci e delle altre cariche monocratiche. Poi è ovvio che se si decide di affidarsi agli elettori si sa che questi scelgono i candidati che in quel momento interpretano maggiormente il vento".
Ma il Pd non dovrebbe proporsi con un solo candidato?
"Il problema è appunto capire se all'interno del Pd abbia senso fare prima delle scelte in modo da arrivare alle primarie di coalizione con un unico candidato. Ma certamente non bisogna rinunciare alle primarie".
Perché è stata sconfitta?
"Io quando metto la faccia in una competizione mi assumo anche le mie responsabilità e dico che sicuramente io avevo interpretato una esigenza della città".
Quale?
"Che la città non era soddisfatta dell'amministrazione. Politicamente mi sono sentita di spendermi perché ci potesse essere un ricambio. Purtroppo non sono stata scelta io come ricambio preferito. Detto questo mi sono assunta la responsabilità mettendoci la faccia e individuando un problema che in città c'era. Forse, il partito, avrebbe dovuto ragionare perché il dato dello scollamento tra l'amministrazione e la città era evidente fin da prima".
Quindi?
"Quindi le primarie non possono sostituire la politica. In una situazione in cui c'era un problema tra l'amministrazione e la città bisognava fare agire prima la politica che arrivare alle primarie".
Che cosa intende?
"Se si da un giudizio negativo su una amministrazione si può chiedere anche un passo indietro".
Bersani avrebbe dovuto chiedere 'la tesa' della Vincenzi?
"Il partito è un partito federalista. Non si può pensare che Bersani intervenga. Ma la sede locale...".
Fra poco si voterà anche in altre città. Il Pd, proponendosi ai cittadini insieme ad altri partiti, dovrebbe individuare un solo candidato?
"Sono già avviate quindi a seconda delle regole non si può tornare indietro".
Se si potesse?
"Io sono convinta che gli elettori sappiano scegliere. Se a Genova hanno scelto Marco Doria non è perché c'erano più candidati del Pd. E' stato piuttosto interpretato come la persona più nuova. Non è vero quello che si sente dire in giro, che sommando i voti miei e della Vincenzi avrebbe vinto il Pd. Chi ha sostenuto me riteneva che la Vincenzi non dovesse essere sindaco. Non si possono fare le somme in questo modo